Lettera agli scout
Il 19 marzo prossimo saranno trascorsi 15 anni da quando ho perso mio figlio, don Peppe, ucciso nel giorno del suo onomastico per mano crudele della camorra di Casal di Principe.
Molti di voi erano presenti il giorno dei suoi funerali, molti c'erano ancora a colorare di azzurro le strade di Casale ad un mese dalla sua uccisione.
In tanti ancora oggi, da tutte le parti d1talia, vengono a trovarmi per ascoltare dalla mia voce la storia di mio figlio, della sua semplice vita fatta di impegno quotidiano e di amore per la sua terra, nella sua parrocchia, per le strade del suo paese, fra i giovani.
Cinque anni fa siete tornati qui in tremila per gridare con gioia che la vita di mio figlio, il significato della sua esistenza, non è finito con la sua morte ma che anzi si è moltiplicato dentro ognuno di voi. In questi lunghissimi 15 anni sono stata invitata a tante manifestazioni in nome di mio figlio e so che il nome di don Peppe, un giovane parroco di un piccolo paese, è ora conosciuto in tutta Italia: trasmissioni televisive e rappresentazioni teatrali... mio figlio è diventato un simbolo: simbolo di impegno e legalità... e Dio solo sa quanto bisogno abbiamo di esempi, soprattutto in questo territorio dove perfino sperare non è tanto facile.
Come madre orgogliosa e come tutti voi in questi anni mi avete incoraggiato a continuare a credere, NON DOBBIAMO LASCIARE SPEGNERE LA SPERANZA e proprio nei momenti più difficili occorre unirei per dare il meglio di noi e cambiare il nostro mondo, senza paura.
Negli ultimi tempo Casal di Principe è tornata a far parlare di se per il sangue versato sulle strade ma io so che qui c'è tanta voglia di riscatto, che tante persone da anni si impegnano ogni giorno per il bene, per la legalità; e voglio sperare, voglio credere insieme a voi che un giorno non lontano la nostra terra sarà conosciuta come la terra di Don Diana, simbolo di impegno, di legalità e di pace... e so che insieme a voi tutto ciò è possibile.
Allora eccomi qui ancora una volta ad invitarvi nella terra di Don diana per gridare di nuovo che la memoria è un valore, che non abbiamo dimenticato, che dalla sua morte è nata una più forte coscienza civile, che più passano gli anni e più si moltiplica la voglia di riappropriarci delle nostre terre.
In questi anni l'AGESCI non mi ha mai lasciato sola, LIBERA non mi ha mai abbandonato; il 19 marzo 2009 vorrei vedere di nuovo il mio paese pieno dei vostri volti sorridenti, delle camicie azzurre degli scout e di quelle variopinte di tante associazioni che fanno parte di LIBERA, mi piacerebbe che fossimo più di 5 anni fa, e ogni volta sempre di più a testimoniare che con il passare degli anni sempre più persone si impegnano nel nome di don Peppe.
So che ci sarete, so che vi state già organizzando, come sempre avete fatto in questi anni.
E per questo vi dico di cuore il mio "grazie" nell'attesa di abbracciarvi ad uno ad uno il 19 marzo 2009.
Vi aspetto.
Iolanda Diana
Casal di Principe, 09 settembre 2008