Si è tenuta a Viareggio il
13 e 14 maggio 2000 l’assemblea nazionale dei Berretti Bianchi
durante la quale si è fatto il punto della situazione. Ecco
di seguito un elenco di quello che è stato già fatto e di quello
che si intende fare.
COSE
FATTE: I PROGETTI
Aleksinac
Dal 16 ottobre 1999 l'Istituto
Comprensivo di Seravezza (LU) si è gemellato con la Scuola di
Aleksinac. Il Collegio dei docenti delle scuole del territorio
di Seravezza ha deliberato di:
- tenere una corrispondenza
fra alunni-alunni e docenti-docenti delle scuole di Seravezza
e Aleksinac;
- prendere contatti con le
autorità del luogo, tramite i Berretti bianchi, per concordare
un eventuale gemellaggio tra le due città;
- prendere contatti per uno
scambio di visite di delegazioni delle scuole/città.
Per una serie di problemi organizzativi
e di timori sorti all’interno del corpo docenti, l’iniziativa
è al momento congelata e non sappiamo se potrà riprendere il
suo cammino a settembre.
Il gemellaggio di Seravezza prima offerto e poi praticamente
ritirato ha creato dei problemi. Per questo motivo sarebbe estremamente
importante che altre scuole di città italiane si gemellassero
con Aleksinac. Chiediamo a tutti di segnalarcene la possibilità.
Successivamente, si è gemellata
con Aleksinac la Scuola Elementare FRATI,
Via S. Francesco-55040 CAMAIORE (LU)
Email:leporelicio@hotmail.com,
oggetto: "All’attenzione dell’insegnante Silvia Dotti"
I bambini della scuola di Camaiore
hanno già inviato lettere e disegni ai bambini serbi.
Bogutovac
Per la Scuola di Bogutovac ad
oggi abbiamo già provveduto all'acquisto del gasolio da riscaldamento
(6000 DM) e all'acquisto di 104 paia di scarpe invernali (5000
DM). L'acquisto è avvenuto tramite la Croce Rossa, alla quale
abbiamo anche consegnato 1.200 DM per l’acquisto di materiale
scolastico. Questa cifra non è sufficiente per le necessità
della scuola per questo anno scolastico. Era quanto ci eravamo
impegnati a dare come aiuto umanitario. Ma il lavoro più importante,
che in grossa parte dobbiamo ancora fare, è costruire una solidarietà
umana basata sul rispetto e la conoscenza reciproca. Su questo
terreno, la scuola elementare di Tremezzo (Lago di Como)
e l'Istituto Comprensivo "Levi" di Verona si sono gemellati
con la scuola di Bogutovac. Siamo inoltre in contatto con alcune
scuole italiane (in Toscana e Sardegna) interessate a gemellarsi
con la scuola di Bogutovac.
I bambini della scuola elementare
di Bogutovac avevano espresso il desiderio di scrivere ai bambini
di una scuola italiana. Siamo contenti che ora possono farlo!
Valjevo
Per quanto riguarda l’aiuto umanitario
per Valjevo, sono stati comprati i materassi per una spesa di
4.000 DM. Per l’occasione della consegna la direttrice della
scuola ha organizzato una piccola festa. C’erano anche una giornalista
della stampa, una della radio e un cineoperatore. A fine gennaio
poi sono stati consegnati altri 5.750 DM per l’acquisto di mezzi
audiovisivi (televisori, videoregistratori, registratori) di
cui la scuola aveva bisogno.
Rimangono ancora alcune necessità a cui stiamo cercando di fare
fronte: in uno degli asili non funziona il riscaldamento e ci
sarebbe bisogno di giocattoli educativi per i bambini fino a
sei anni. E questo è tutto sul piano degli aiuti. Per l’aspetto
più importante, per Valjevo è in avanzato corso d’opera un
gemellaggio con le scuole elementari di Scandicci (FI).
Banja
Koviljaca
Per il progetto che riguarda l'orfanotrofio
di Banja Koviljaca, per il quale non si è aperta ancora alcuna
prospettiva, abbiamo chiesto aiuto alla Tavola Valdese. Siamo
in attesa di una loro decisione. Qui servono molti soldi, perché
i bisogni sono grandi. Servono 5000 DM per materassi, lenzuoli
ecc.. C’è poi il problema degli arredi per una ventina di camere.
Per quello da fare poi, ospitalità, scambi ecc.., si accettano
idee e proposte.
Orfanotrofio
di Belgrado
Non rientrava nei primi progetti.
Oggi per questo orfanotrofio abbiamo allo studio un programma
di borse di studio. Invitiamo tutti a partecipare, chiedendoci
chiarimenti e precisazioni.
Campo
profughi di Chardak
(Deliblatska Peshchara, zona di Panchevo)
E' difficile portare avanti questo
progetto dal momento che il campo è completamente isolato: questo
dimostra anche l'urgenza di un aiuto. Il posto era un campo
estivo per la gioventù e i primi profughi vi hanno trovato accoglienza
nel 1992. Abbiamo una lista di tutti i minorenni ospitati nel
campo, con la data di nascita e il luogo di provenienza, e presto
avremo anche la lista di tutte le famiglie. In questo modo possiamo
avviare progetti di gemellaggio di scuole con i ragazzi del
campo di età corrispondente e di adozione di famiglie di profughi
da parte di famiglie italiane.
Come contattare l’ambasciata
di pace:
L’indirizzo dell’ufficio e’: Bokeljska ul., 1- 11000 Belgrado
(c/o Maurizio Renesto)
Telefono: 00381.11.3440983 - Cellulare: +381.63.592068
Indirizzi di posta elettronica: belgrado_berretti@yahoo.com
- mavarz@libero.it
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ATTIVITA'
a BELGRADO
L’attività dei Berretti Bianchi
a Belgrado continua attualmente in due direzioni:
- conoscere realtà sociali
bisognose di uscire da un isolamento pericoloso;
- costruire contatti e creare
momenti di incontro necessari per un percorso di riconciliazione
tra le parti.
Le due direzioni, ovviamente,
spesso si intrecciano. In questo senso si sta proseguendo il
lavoro con i gemellaggi diretti verso le scuole. Si sta lavorando
ad una triangolazione effettuata in due tempi: si realizza prima
un doppio gemellaggio tra una scuola italiana e due scuole yugoslave:
una serba e una kossovara. Solo successivamente è nostra intenzione
cercare di mettere in contatto la scuola serba con quella kossovara,
facendo leva proprio sulla comune amicizia con la scuola italiana.
Nello stesso tempo sono emersi nuovi bisogni nelle scuole già
contattate e aiutate, a cui abbiamo ritenuto di cercare di far
fronte.
Segnaliamo queste necessità e chiediamo aiuto a tutti coloro
che ritengono utile il nostro lavoro.
Scuola di
Valjevo
Il complesso di Valjevo comprende
più istituti, perciò, anche il preventivo di spesa varia notevolmente
se consideriamo solo la sede M. Nozica o tutte le scuole materne
collegate. In realtà è un po' artificioso separare i vari istituti,
proprio perché qui il sistema è centralizzato e la direttrice
è una sola per tutti gli istituti del comune. Gli stessi pupazzetti,
inviati dagli amici inglesi e consegnati a Valjevo, sono stati
distribuiti fra le diverse sedi.
Questi sono i bisogni attuali:
- Lettini per i bambini
A Belgrado c’è un'impresa nazionale che fornisce e produce
l’arredo alla maggior parte delle scuole yugoslave, il "zavoz
za ekonomiku domacinstva". Il costo di un singolo lettino
si aggira intorno ai 145 DM. Questo per il modello più economico,
fornito anche di materassino abbinato.
I bambini che frequentano tutto il complesso scolastico
sono 2100. Servirebbero lettini per almeno 170 bambini per
un costo di 24.650 DM.
- Giocattoli educativi
Non siamo in grado di fare un preventivo di spesa, perché
sta a noi decidere quanti e quali giocattoli comprare.
La direttrice vorrebbe che fossero della Chicco (qui a Belgrado
la Chicco ha un suo punto vendita), ma al "zavoz..." producono
anche giocattoli educativi e vedremo come sono.
- Computer
Il costo di un computer è simile a quello in Italia. Siamo
sui 1500 DM. Moltiplicato per sei, la cifra e' di 9000 DM.
Forse si potrebbe spendere meno passando attraverso la Croce
Rossa, ma non di molto trattandosi comunque di merce di
importazione. Sono stati offerti da Empoli dei PC dismessi,
ma ancora perfettamente funzionanti. Il problema sarebbe
il sistema operativo. Questi computer non hanno installato
Windows (che comunque dovrebbe essere nella versione in
inglese, non quella in italiano che abbiamo noi). Il problema
si può facilmente risolvere installando noi il sistema operativo
(chiunque, con un po' di esperienza nel settore, lo può
fare). Verificheremo che non si tratti di modelli troppo
obsoleti.
Scuola di
Bogutovac
La scuola, che era andata distrutta
nei bombardamenti, è stata rifatta.
Queste sono le necessità segnalateci:
- Manca la pavimentazione
Il costo previsto e' di 35.000 DM per rifare i pavimenti
dell'intero istituto, che sono, effettivamente, in condizioni
tremende. Se non ce la facciamo, potremmo comunque tentare
di risistemare solo uno dei due piani, per dimezzare la
spesa, portandola a 17.500 DM. Il direttore cercherebbe
poi di contattare qualche altra associazione per la sistemazione
dell'altro piano dell'edificio: il nostro sarebbe comunque
un aiuto prezioso.
- 4 PC
Per i 4 pc la spesa e' sempre di 1500 DM x 4 = 6000 DM.
Però, se i pc offerti da Empoli andranno bene, il caso è
risolto!
- Banchi scolastici
Sarebbero 60 banchi con sedie (15 per classe, quattro classi
in tutto). La spesa prevista e' 10.000 DM.
CONTATTI
I Postpessimisti
Abbiamo preso contatto con i
Postpessimisti di Belgrado. Questo gruppo è in realtà una rete
di associazioni, della quale fanno parte ragazzi di età compresa
fra i 16 e i 20 anni. Altre sedi dei postpessimisti, oltre a
quelle di Belgrado e di Pristina, sono a Zagabria, Mostar, Tuzla,
Subotica, Sarajevo, Nis, Kikinda (YU), Mestinje (SLO). Nati
nel ’94, a tre anni dalla disgregazione dell’ex Yugoslavia,
hanno per scopo dichiarato quello di "COSTRUIRE PONTI, ATTRAVERSARE
FRONTIERE" e le frontiere che intendono attraversare sono
quelle "della diffidenza, del pregiudizio e dell’odio". Lavorano
soprattutto su un piano artistico e di cultura, si rifanno ai
principi della nonviolenza e del pacifismo, ma rifiutano un’etichetta
politica (in questo c’è forse un dato generazionale che vale
anche per i giovani in Occidente, sommato alla sfiducia della
gente verso le proprie istituzioni politiche, tipica della Yugoslavia)
e si difendono dalle accuse di "Yugonostalgia" come se fosse
un peccato capitale. Sta di fatto che tentare di costruire legami
tra giovani appartenenti a repubbliche ufficiamente nemiche,
ha già una valenza chiaramente politica e che queste repubbliche
sono quelle della ex-Yugoslavia. Non sarà la nostalgia della
vecchia Yugoslavia come entità politica, ma sicuramente è la
nostalgia di uno spazio culturale e sociale più ampio dei piccoli
orticelli autoreferenziali serbo, croato, kosovaro, sloveno,
etc.
Ad ogni modo, i ragazzi del gruppo di Belgrado sono fortemente
interessati a incontrarsi con i loro omologhi di Pristina.
A questo proposito, stiamo lavorando, unitamente alla Campagna
Kossovo, che ha contattato il gruppo dei Postpessimisti di Pristina,
ad un progetto che vede il coinvolgimento diretto del Comune
di Riccione. Dodici postpessimisti, sei di Belgrado e sei di
Pristina, verranno in Italia, ospiti del Comune di Riccione
e del comune di Maglie (Otranto) dal 21 agosto al 3 settembre
2000. La finalità è fare incontrare in terra "neutrale" giovani
kossovari-albanesi, giovani kossovari-serbi e giovani serbi
tra di loro per un soggiorno riflessivo sulle cause della guerra
e formativo sulla nonviolenza, sul dialogo interreligioso, sulla
riconciliazione.
Zdravo da
ste
Abbiamo ripreso i contatti con
gli operatori dello Zdravo da ste (Hi neighbour), con cui nei
mesi scorsi già Riccardo Lucio aveva stabilito un primo contatto.
L’associazione è nata nel ’92 su iniziativa di un gruppo di
psicologi yugoslavi per dare sostegno ai rifugiati dei campi
profughi distribuiti un po’ in tutta la Serbia e la Repubblica
serba (di Bosnia). Il loro lavoro si divide in tre programmi
principali:
- programma di sostegno agli
anziani,
- programma rivolto ai bambini
e ai giovani,
- programma etnico (laboratori
artistici nati con lo scopo di offrire possibilità di realizzazione
alla creatività individuale e, contemporaneamente, di conservare
e arricchire attraverso lo scambio di esperienze il patrimonio
di tecniche e tradizioni artigianali locali).
Proprio in virtù di questa loro
impostazione "antropologica" le possibilità di collaborazione
e di scambio di esperienze con Zdravo da ste sono praticamente
infinite. Vanno dallo scambio di volontari che potrebbero
offrire il loro sostegno all’attività nei campi profughi dove
sia presente il team di Zdravo da ste, al gemellaggio con cooperative
rivolte al disagio giovanile in Italia, allo scambio di esperienze
fra insegnanti e psicologi italiani interessati e i volontari
dell’associazione yugoslava.
Attualmente, Zdravo da ste collabora già con un gruppo di volontari
giapponesi che ha fatto loro visita nelle settimane scorse.
Come contattare l’ambasciata
di pace:
Peace White Berets / BERRETTI BIANCHI ONLUS
Mirovna Delvanja Protiv Rata, Glasinacka 6/101 -
11000 BEOGRAD
Tel. 00381-11-4882508 Cell. 0333-7136818
E-mail: berretibelg@sezampro.yu
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