I
Corpi Civili di Pace sono articolazione della società civile.
Motivazioni/obiettivi dell'intervento dei CCP sono:
- fermare la violenza;
- proteggere i civili;
- favorire il dialogo tra le parti in conflitto.
Pre-condizioni all'intervento sono:
- il radicamento nella società civile;
- la capacità di produrre relazioni;
- la valutazione/coscienza delle motivazioni personali dei partecipanti
alle missioni (pre-condizione soggettiva).
Modalità dell'intervento > esclusivo utilizzo del
metodo non violento.
Obiettivo è ridurre la quantità di violenza esercitata
e le sofferenze subite dalla popolazione
L'intervento avviene:
- di norma su richiesta di una o più parti in conflitto;
- previa conoscenza/analisi della situazione sul terreno, attraverso
missioni esplorative;
- non imponendo la propria cultura, bensì attraverso la ricerca
di dialogo/conoscenza interculturale;
- con l'utilizzo del proprio corpo, valutando i rischi, riducendoli
al minimo ed accettandoli;
- non
prendendo parte in alcun modo al conflitto, sia pur collaborando
con gli esponenti della società civile locale in modo compatibile
con gli obiettivi della missione
Strumenti di intervento
> Monitoraggio
- preventivo (in zone "calde" a rischio
esplosione conflitto)
- in itinere, valutando il risultato dell'intervento
in corso step by step.
Si ritiene indispensabile sviluppare il coordinamento con le ONG/organizzazioni
che già svolgono autonomamente opera di monitoraggio sulle
violazioni dei diritti umani, al fine di identificare possibili
aree di intervento preventivo.
> Interposizione
- utilizzazione dei propri corpi a protezione
degli obiettivi civili;
- accompagnamento delle persone a rischio.
> Diplomazia dal basso
- favorire l'elaborazione di soluzioni al conflitto
da parte delle società civili coinvolte.
> Forza
- azione su più livelli (istituzionale,
culturale, politico);
- riconoscimento, nella società civile
e verso le istituzioni;
- sinergia;
- utilizzazione di forme di pressione (boicottaggio,
violazione embarghi, lobbing, etc).
> Riconoscibilità
- visiva, in modo che i membri dei CCP siano immediatamente
identificabili come tali;
- attraverso l'adozione di stili di vita e comportamenti
idonei.
I Corpi
Civili di Pace attuano sul terreno una presenza continuativa,
prima durante e dopo la fase acuta del conflitto.
Elemento caratterizzante la loro azione è la creatività/indipendenza,
intesa come
- capacità di immaginare ed agire modalità non convenzionali
di approccio ai problemi;
- disobbedienza, cioè capacità di non far proprie
regole/norme disfunzionali alle missioni o eticamente inaccettabili.
Particolare cura viene posta nell'opera di rottura dell'isolamento,
ove sussista.
L'intervento dei CCP viene articolato in modo differenziato, con
l'utilizzo di uno o più strumenti tra quelli sopra elencati,
a seconda delle caratteristiche del conflitto.
A titolo esemplificativo, sono fattori che influenzano le modalità
di intervento:
- conflitti etico/religiosi;
- conflitti territoriali;
- occupazioni militari;
- presenza o meno di eserciti regolari;
- sensibilità delle parti in conflitto al deterioramento
della loro immagine.
Rapporti
con le istituzioni
- riconoscimento reciproco;
- accreditamento, richiesto ma non conditio sine qua non per l'intervento.
Professionalità
- importanza della formazione;
- educazione/formazione diffusa, al fine di estendere l'accesso
ai CCP a tutta la società civile.
La autoformazione/autocertificazione viene ritenuta condizione a
salvaguardia dell'indipendenza dei Corpi Civili di Pace.
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