Homepage
 
I Berretti Bianchi in Iraq


Messaggio da Baghdad

22 luglio 2003

 

Go to the English version    

Questo e' il primo messaggio da Baghdad.
Ieri sera, appena arrivati, siamo stati accolti con un bicchiere di cola dai vicini di casa e siamo stati invitati a cena dai dirimpettai. Rosa ha cucinato degli spaghetti e loro ci hanno offerto della verdura. Un buon inizio.

La casa e' ottima. Una villetta di due piani con giardino davanti e sul retro un bellissimo parco nel quartiere Adamiyah, Il nome della strada e' Sel-ifi Islami, numero 10. Una cucina molto ampia, una sala da pranzo, due sale di ricevimento, una camera matrimoniale, un soggiorno, un ampio atrio al piano terra e al primo tre camere molto ampie e un bagno. ampi poggioli davanti e dietro.

La situazione, al primo impatto è difficile da capire. Avendo girato relativamente poco ed essendo la città enorme, i posti dove sono stato non sembrano essere stati luoghi di guerra.
Rosa e Tusio mi hanno detto che stanotte ci sono state sparatorie, ma io non ho sentito niente, nonostante un impatto con il letto piuttosto pesante, a causa del caldo.

La presenza dei soldati americani nella zona da cui vi scrivo non è particolarmente evidente, ogni tanto passa qualche mezzo leggero e qualche camionetta staziona di fronte a qualche negozio, non si sa nemmeno a che fine. Si lasciano anche fotografare.
Il coprifuoco scatta alle 11, ma non è prudente uscire dopo le 8 o quando fa buio.
Ieri sera una pattuglia di soldati americani è passata di fronte a casa, come pare faccia tutte le sere.

Abbiamo ancora problemi con i telefoni satellitari, ma stiamo cercando di risolverli.
I telefoni satellitari costano da 650 USD (se acquistati da queste parti) o 1500 USD in Italia.
Funzionano come i GSM, solo devi cercare il satellite puntando l'antenna del telefono verso Sud. Devi acquistare una scheda prepagata e poi puoi operare. Al momento sono l'unico mezzo di comunicazione funzionante, se non li hai sei fuori dal mondo. I GSM funzionano solo con una linea gestita dagli americani, che pero' viene solo concessa a rappresentanze diplomatiche e utenti del genere.

Oggi siamo stati al Circolo degli Artisti dove Tusio ha incominciato a lavorare per organizzare questa mostra di artisti iracheni in Italia. Ieri sera ha telefonato a Gianna Nannini.

Saluti
Angelo

 

----English version-----------

Here is my first message from Baghdad.
Yesterday, in the evening at our arrival, we have been welcomed by some neighbours who offered us a glass of cola and others who invited us for a dinner. Rosa cooked spaghetti and they offered us vegetables. A good start.

The house is very nice. It's a two floors cottage with a garden entering and a wonderful park on the backside. It's in Adamiyah area, in a street named Sel-ifi Islami, at n. 10. It's composed by a large kitchen, a great dining room, two large parties room, a comfort room and a wedding room at the ground floor, three large bedrooms and a bathroom at the second with large terraces on the front side and on the backside.

When you arrive here, it's difficult to understand the real situation. I went around some places in the city, which is huge, and I can tell you I could not see any signs of war.
Rosa and Tusio told me that last night there have been some shootings, but I didn't hear anything, inspite of a very difficult night, because of the very hot weather.

The presence of American soldiers seems very discreet, sometimes a lorry crosses the road or you can see a jeep in front of a store. And you wonder why. They even allow you to take pictures.
The curfew starts at 11 pm, but it's better to avoid walking in the streets from 8 or after sunset.

We are experiencing many problems with the satellite phone, but trying to solve them. The price is 650 USD (if you buy it in Iraq or in Jordan) or 1500 USD (in Italy).
You use them as you use as a GSM cell phone. You buy a card and then can use the phone. Now they are the only available communication means here. If you don't have them, you are out of the world. The GSM can operate only on anmobile network managed by the American local establishment, but they only provide access to diplomats or the likes.

Today we visited the Artists' club where Tusio is starting to work for an exhibition for Iraqi artists in Italy. Yesterday he called Gianna Nannini.

Saluti
Angelo