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http://mir10.mir.it/mani/Quotidiano-archivio/29-Novembre-1998/art26.html
Verso la tregua in Congo
Le parti in conflitto nella Repubblica democratica, a Parigi si sono impegnate con il segretario dell'Onu Kofi Annan a firmare un accordo per il cessate il fuoco
- ANNA MARIA MERLO - PARIGI
E ra cominciato tra le polemiche per la presenza del presidente autoproclamato della Repubblica democratica del Congo, Laurent Désiré Kabila, ma si è concluso su una speranza: il 20.mo vertice franco-africano ha permesso ai sette stati che si stanno facendo la guerra nella regione del Grandi laghi di sedersi a uno stesso tavolo, attorno al segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, e hanno accettato di sottoscrivere, per ora solo a parole, un cessate il fuoco immediato nella Repubblica democratica del Congo.
"L'ambiente era teso, ma non ostile" ha commentato il presidente Jacques Chirac, che si è adoperato per avviare il dialogo, rilanciado l'idea di una "conferenza regionale" dei Grandi laghi. "Ogni protagonista - ha aggiunto Jacques Chirac - ha fatto un passo. Uganda e Ruanda hanno reso chiaramente nota la loro volontà di avere la sicurezza alle frontiere. Esigono certezze e un impegno per la sicurezza. I quattro paesi che sostengono la Repubblica democratica del Congo hanno fatto sapere di essere pronti a trarne le conseguenze se Uganda e Ruanda si ritirano". Un accordo scritto di cessate il fuoco dovrebbe essere firmato prima del prossimo vertice dell'Oua, che si terrà in Burkina Faso, il 17 e 18 dicembre prossimi. Chirac ha ricevuto nel pomeriggio, separatamente, i principali protagonisti della crisi dei Grandi laghi : Robert Mugabe dello Zimbabwe, Yoveri Museveni dell'Uganda, e anche l'imbarazzante Laurent Désiré Kabila.
Nessun invito, invece, per Pasteur Bizimungu del Ruanda, ufficialmente "per mancanza di tempo", ma molto più probabilmente perché considerato non rappresetativo del proprio paese.
"Mai l'Africa è stata altrettanto colpita dalla guerra e dalla miseria come oggi" ha affermato Kofi Annan, che "da africano" ha lanciato un appello alle 49 delegazioni presenti a Parigi : quale Africa volete lasciare alle nuove generazioni?
Laurent Fabius, presidente dell'assemblea, ha ricordato i dati inquietanti : "benché il pil per paese sia aumentato, il reddito per abitante è invece diminuito". Kofi Annan ha ricordato che, nel dopo-guerra fredda, "ciò che succede all'interno degli stati africani condiziona ciò che succede alle frontiere". Non sono più le vecchie guerre africane, condizionate dalla guerra fredda. Adesso prima di tutto è la miseria che spinge alla guerra, vista purtroppo come uno sbocco economico, quando nulla funziona più.
Kabila potrà rientrare nella Repubblica democratica del Congo, senza timore di noie giudiziarie: le due denunce presentate per "violazioni massicce dei diritti dell'uomo" hanno ricevuto risposta negativa dalla Procura di Parigi. Durante il vertice, che ha avuto luogo al Carrousel del Louvre, c'è stata una manifstazione di protesta di Reporters sans frontières, che ha deunciato l'assenza di libertà di stampa in dieci dei paesi rappresentati all'incontro biennale franco -africano. Una ventina di sans papiers di origine africana, che manifestavano, sono stati fermati venerdì sera.