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ARCIVESCOVO DI BUKAVU , 'LA PACE NON È SOLAMENTE UN DONO DI DIO'/ANNUNCIATO
SCHEDA (STANDARD, PEACE/JUSTICE)
Mons.Emmanuel Kataliko, Arcivescovo di Bukavu (Kivu meridionale, Repubblica Democratica del Congo), ha preso posizione a fianco della società civile del Kivu. Nell'odierno "Messaggio ai Fedeli di Bukavu e agli Uomini di Buona Volontà (Sois fort et prends courage, espère le Seigneur - Ps 26.13)", il prelato congolese si riferisce alle associazioni della sua diocesi qualificandole: "vera espressione del pensiero della popolazione". Nella missiva, in cui si rinnova l'invito a confidare in Dio come "Maria, Nostra Signora della Pace" patrona di Bukavu, riporta inoltre alcuni passaggi del Piano per la Pace messo a punto il mese scorso. Sei dei firmatari di tale documento, come reso noto ieri dalla MISNA, sono attualmente prigionieri dello schieramento che il 2 agosto scorso ha dato via alla guerra nell'ex-Zaire e attualmente controlla gran parte del Congo Orientale. Ancora nella parte dedicata al benessere della popolazione, il Messaggio di mons.Kataliko sottolinea le principali cause dell'attuale situazione nel Kivu: "*) il riversamento in Congo della lotta etnica ruandese e burundese; ) le 'dinamiche di occupazione' attuate col pretesto di rendere sicure le frontiere; ) l'emergere di movimenti autoctoni di resistenza armata all'occupazione straniera; ) le lotte intercongolesi per il potere portate avanti sotto la copertura di movimenti di 'liberazione'; ) il tentativo di una ridelineazione geopolitica delle frontiere orchestrata dai grandi ed eseguita per procura" incurante della Carta dell'Onu, dell'Oua" e della disperazione della gente. "Tutti i protagonisti del conflitto pretendono di agire - rileva quindi l'Arcivescovo - in nome del popolo, per il popolo e per la libertà. Ma quale ruolo gli riservano nei loro dibattiti, nelle loro iniziative e nelle negoziazioni? Tutto viene fatto" sulla pelle della popolazione "senza chiederle alcun parere!" (BL)