[22] Arriva Il Medico In Un Villaggio Del Congo Sarà...

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Arriva il medico in un villaggio del Congo Sarà stipendiato dai colleghi palermitani

L'ospedale di Makaw è il punto di riferimento per 30 mila persone Prima c'erano solo due infermieri

(lbu) La solidarietà arriva da lontano. E non a parole, ma con i fatti. Parte da Palermo un progetto umanitario per aiutare gli abitanti di Makaw, uno sperduto villaggio del Congo. La sezione provinciale di Palermo della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) ha infatti deciso di pagare per un anno lo stipendio di un medico congolese, che si occuperà di dirigere il piccolo, ma indispensabile, ospedale del villaggio. Ospedale finora nelle mani di due infermieri generici che operavano a 360 gradi: dalle visite ambulatoriali alle analisi di laboratorio, dalle terapie mediche ai piccoli interventi chirurgici. Già l'estate scorsa di Makaw si era parlato su tutti i giornali. Accadde, infatti, che un gruppo di palermitani, andato lì per conoscere le condizioni di vita della gente del luogo, rimase bloccato per dieci giorni prima di poter fare rientro in Italia. Il motivo? La guerra civile, che nel frattempo era scoppiata nel paese centroafricano. 'L'anno scorso a Natale - dice Giampaolo Reina, un dottore che faceva parte di quella comitiva - avevo conosciuto Jean Marie Ntesa, il prete del villaggio, che era venuto in Italia per raccogliere aiuti per gli abitanti di Makaw. Sono rimasto colpito dai suoi racconti e ho deciso di organizzare una spedizione in Africa per sviluppare progetti di aiuto mirati a quella popolazione'. Durante i venti giorni di permanenza si registrò un vero pellegrinaggio: tutti volevano farsi visitare da un 'vero' medico. L'ospedale del villaggio, infatti, è il solo punto di riferimento per 30 mila persone, provenienti da tutta la diocesi di Makaw che si estende su un territorio il cui diametro è di 100 chilometri. 'Non appena si diffuse la notizia del nostro arrivo - ricorda Reina - il numero delle visite aumentò notevolmente. Dalle venti di ogni giorno si passò alle 150. C'era gente che percorreva 50 chilometri a piedi per venire a trovarci. Da questo capimmo quanto fosse necessaria la presenza in pianta stabile di un medico. Esigenza, fra l'altro, che era stata anche manifes tata da padre Ntesa. Allo stesso tempo sarebbe necessario ristrutturare l'ospedaletto che è carente da tutti i punti di vista. Mancano i farmaci, le attrezzature e quelle poche che ci sono funzionano male'. Non appena rientrato in Sicilia Reina si prodigò per raccogliere aiuti. Poi pensò di lanciare un Sos per trovare qualcuno che si facesse carico del pagamento dello stipendio di un dottore per un anno. 'Padre Ntesa - afferma il medico palermitano - mi ha assicurato che dopo questo periodo saranno in grado di provvedere personalmente'. A distanza di qualche mese quell'appello è stato raccolto. A farsi carico di quelle spese sarà infatti la Fimmg di Palermo. 'Come medici di famiglia - precisa Vincenzo Scarbaci, segretario provinciale del sindacato - ci sentiamo molto vicini ai problemi che vivono gli abitanti di Makaw. La presenza di un dottore nel villaggio potrebbe infatti contribuire a risolvere molte delle patologie manifestate da quella gente. Questo è il motivo che ci ha dato l'input per fare qualcosa per loro'. Ma l'azione umanitaria della Fimmg di Palermo non si ferma solo a questo. 'Abbiamo contattato - dice Scarbaci - tutti i 1.100 medici della provincia per raccogliere farmaci e materiale sanitario da inviare a Makaw. Contiamo di spedirli entro la primavera. Il nostro obiettivo è quello di creare una struttura duratura, che sia in grado di gestirsi da sola'. Luigi Butera ---- - Elaborazione del 28/02/99 Ore: 07:30:18 Ora locale italiana/Italy local time

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