DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA
ART. 1) - È costituita l’associazione denominata “Centro Sociale
S. Francesco Saverio”.
ART. 2) - L’associazione ha sede in Palermo - Rettoria S. Francesco
Saverio, Via Vesalio n. 1. Gli amministratori hanno la facoltà di
istituire altrove sedi secondarie e rappresentanze, oltreché sopprimerle;
ART. 3) - L’associazione ha durata indeterminata. L’assemblea degli
associati ne delibera lo scioglimento.
SCOPI
ART. 4) - L’associazione non ha fini di lucro, è apartitica e
si propone il conseguimento dei seguenti scopi:
a) realizzare forme concrete di inserimento sociale e di promozione
umana per gli handicappati ed emarginati in genere, per i bambini, gli
anziani, i giovani, per gli ex detenuti, mediante prestazioni di servizi
assistenziali e sanitari, di inserimento lavorativo ed abitativo, di recupero
umano-culturale, di professionalizzazione, di specializzazione e similari,
rivolte prioritariamente al quartiere;
b) prevenire, rimuovere e combattere le cause di disagio che inducono
alla tossicodipendenza, alla devianza, all’alcoolismo, alla disoccupazione,
alla emarginazione;
c) promuovere ogni azione tendente al superamento delle forme di emarginazione;
d) creare e gestire servizi, rivolti prioritariamente al quartiere,
di carattere culturale, artistico, teatrale, sportivo, sociale, assistenziale,
di formazione professionale, di inserimento e di avviamento al lavoro,
necessari agli scopi suddetti;
e) gestire ricerche territoriali nel campo dell’emarginazione, della
disoccupazione e della sicurezza sociale;
f) recuperare il patrimonio culturale ed artigianale del quartiere.
L’associazione può anche gestire direttamente attività
lavorative, senza scopo di lucro, tendenti al recupero dei soggetti in
difficoltà, e al recupero dell’ambiente umano, sociale, culturale
ed artistico del quartiere per una migliore qualità della vita.
Essa può inoltre compiere tutte le operazioni finanziarie, mobiliari
ed immobiliari, aventi pertinenza con gli scopi associativi.
L’associazione può utilizzare l’opera del volontariato e degli
obiettori di coscienza in servizio civile.
Per il raggiungimento degli scopi, l’associazione potrà usufruire
di contributi erogati da Enti Pubblici e Privati e da singole persone.
Potrà stipulare delle convenzioni con enti pubblici. Potrà,
inoltre rendersi promotrice per la costituzione di comitati, centri, cooperative
ed altro, tecnicamente e specificatamente idonei secondo il diritto positivo
vigente.
FONDO COMUNE ASSOCIATI
ART. 6) - Il fondo comune è costituito da:
a) contributi degli associati, nelle misure stabilite dal Consiglio
Direttivo;
b) beni acquistati con i contributi degli associati;
c) contributi di Enti Pubblici e Privati e di privati cittadini.
SOCI
ART. 7) - Il numero dei soci è illimitato.
ART. 8) - I soci sono distinti nelle seguenti categorie:
a) SOCI EFFETTIVI;
b) SOCI SIMPATIZZANTI.
ART. 9) - SOCI EFFETTIVI:
a) sono soci effettivi le persone che partecipano personalmente alla
vita dell’associazione fornendo un contributo fattivo di lavoro e di idee
per il raggiungimento degli scopi sociali;
b) possono far parte dell’associazione in qualità di soci effettivi
le persone che verranno ammesse dal Consiglio Direttivo in base alle loro
qualità morali ed umane.
Le domande di ammissione debbono essere presentate al Consiglio Direttivo,
il quale decide il merito, a suo insindacabile giudizio;
c) il contributo stabilito dal Consiglio Direttivo per i soci effettivi
deve essere versato all’atto dell’ammissione dell’associazione;
d) la qualità di socio effettivo non è trasmissibile;
e) il socio effettivo può recedere dall’associazione. La dichiarazione
di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo con
un preavviso di almeno tre mesi;
f) l’esclusione del socio effettivo è deliberata dal Consiglio
Direttivo per gravi motivi e per gravi inadempienze alle norme del presente
statuto;
g) il socio effettivo receduto od escluso, o che abbia comunque cessato
di far parte dell’associazione, non può ripetere i contributi versati
al fondo comune, né ha alcun diritto sul patrimonio della associazione.
I soci effettivi rinunciano espressamente a qualsiasi pretesa a carico
della associazione, intendendo devolvere qualsiasi loro eventuale diritto
sul fondo comune e sul patrimonio, a vantaggio dell’associazione medesima;
h) i soci fondatori sono tutti soci effettivi.
ART. 10) - SOCI SIMPATIZZANTI.
a) sono soci simpatizzanti le persone che, pur non potendo partecipare
alla vita attiva dell’associazione, ne condividono gli scopi ideali e desiderano
aiutarla a raggiungere detti scopi con contributi in danaro od in natura;
b) possono far parte dell’associazione, in qualità di soci simpatizzanti,
le persone che versano contributi in denaro od in natura a favore dell’associazione.
Il Consiglio Direttivo stabilisce le misure e le modalità di versamento
dei contributi, oltre che la durata di appartenenza all’associazione, cui
i vari versamenti danno diritto;
c) i soci simpatizzanti hanno il diritto di ricevere ogni anno una
relazione sulle attività sociali svolte dall’associazione;
d) la qualifica di socio simpatizzante si perde automaticamente per
decorso del termine indicato al 2° capoverso della lettera “b” precedente;
e) i soci simpatizzanti non hanno alcun diritto sul fondo comune né
sul patrimonio dell’associazione. I loro contributi sono sempre versati
a titolo di liberalità.
ORGANI SOCIALI
ASSEMBLEA DEI SOCI:
ART. 11) - L’associazione è diretta dai seguenti organi:
L’Assemblea dei Soci;
Il Consiglio di Amministrazione;
Il Collegio dei Sindaci.
ART. 12) - L’assemblea dei soci rappresenta la universalità
degli associati e le sue deliberazioni, prese in conformità alla
legge ed al presente statuto, obbligano tutti gli associati, ancorché
non intervenuti o dissenzienti.
Le eventuali impugnative debbono essere proposte ai sensi e nei termini
di legge.
L’assemblea è ordinaria e straordinaria ai sensi di legge.
L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno due volte l’anno:
la prima entro il mese di dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo
e la seconda, per l’approvazione del bilancio consuntivo, entro quattro
mesi ovvero entro sei mesi, qualora particolari esigenze lo richiedano,
dalla chiusura dell’esercizio sociale.
L’assemblea straordinaria è convocata per le deliberazioni di
sua competenza quando il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno.
L’assemblea deve inoltre essere convocata quando gli amministratori
ne ravvisano la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata
da almeno tre soci effettivi.
ART. 13) - Ogni socio effettivo ha diritto a un voto in assemblea.
I soci simpatizzanti non hanno diritto di voto in assemblea.
ART. 14) - L’assemblea può essere convocata anche fuori dalla
sede sociale.
Le convocazioni delle assemblee devono essere fatte a cura del Consiglio
Direttivo con raccomandata spedita ai soci effettivi almeno otto giorni
prima della adunanza nel domicilio risultante dal libro dei Soci. L’assemblea
però potrà validamente deliberare, anche in mancanza di tali
formalità, qualora siano presenti o rappresentati tutti i soci effettivi
e siano pure presenti tutti i membri del Consiglio Direttivo.
ART. 15) - Hanno diritto di intervenire alla assemblea solo i soci
effettivi che risultino iscritti nel libro dei Soci almeno un mese prima
di quello fissato per l’assemblea.
Ogni socio che abbia diritto ad intervenire all’assemblea può
farsi rappresentare per delega scritta da altro socio.
Ogni socio non può avere più di due deleghe.
I soci simpatizzanti non hanno diritto di intervenire all’assemblea.
ART. 16) - L’assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio
Direttivo o, in mancanza, da altre persone designate dall’assemblea.
Il Presidente dell’assemblea nomina un segretario anche non socio e
sceglie, se del caso, sue scrutatori tra i soci.
Le deliberazioni dell’assemblea debbono constatare da verbale sottoscritto
dal Presidente e dal segretario o dal notaio e, eventualmente, dagli scrutatori.
Nelle assemblee straordinarie o quando il Consiglio Direttivo lo ritenga
opportuno, il verbale è redatto da un notaio in funzione di segretario.
ART. 17) - L’assemblea ordinaria è regolarmente costituita in
prima convocazione con la presenza della maggioranza dei soci effettivi
e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
In seconda convocazione l’assemblea ordinaria è validamente
costituita qualunque sia il numero dei presenti e delibera con il voto
favorevole della maggioranza dei presenti.
L’assemblea straordinaria delibera sia in prima che in seconda convocazione
con il voto favorevole di almeno tre quarti dei presenti.
CONSIGLIO DIRETTIVO
ART. 18) - Il Consiglio Direttivo è composto da cinque membri
nominati dall’assemblea.
Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed è rieleggibile.
ART. 19) - Il consiglio Direttivo elegge fra i suoi membri il Presidente,
Vice Presidente, un Tesoriere ed un Segretario.
Può nominare inoltre fra i suoi membri un amministratore delegato
fissandone i relativi poteri.
Il Consiglio può pure nominare procuratori e direttori tecnici,
anche estranei al Consiglio, per determinare atti, categorie di atti o
funzioni, fissandone i compensi.
ART. 20) - Al Presidente del Consiglio Direttivo spetta, con firma
sociale libera, la rappresentanza legale dell’associazione di fronte a
terzi ed in giudizio, con facoltà di promuovere azioni ed istanze
giudiziarie e amministrative, per ogni grado di giurisdizione ed anche
per giudizi di revocazione e cessazione e di nominare all’uopo avvocati
e procuratori alle liti.
Il Presidente del Consiglio. Convoca l’Assemblea e il Consiglio Direttivo.
Presiede le sedute del Consiglio Direttivo. In sua assenza è sostituito
dal Vicepresidente. Propone la nomina del Segretario. In caso di urgenza
e di necessità, assume i provvedimenti di competenza del Consiglio
Direttivo, sottoponendoli a ratifica nella successiva riunione dello stesso.
Firma, insieme al Tesoriere, le autorizzazioni di spesa e le erogazioni.
ART. 21) - Il Vicepresidente sostituisce il Presidente, su delega di
quest’ultimo o in caso di assenza del Presidente.
ART. 22) - Il Tesoriere dispone, entro il trenta marzo ed il trenta
settembre di ogni anno, i bilanci consuntivi e preventivi e li sottopone
all’approvazione del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea generale.
Firma, insieme al Presidente o al Vicepresidente, le autorizzazioni
di spesa e le erogazioni.
ART. 23) - Il Segretario esegue gli atti del Consiglio Direttivo, redige
i verbali delle sue sedute e di quelle dell’Assemblea.
ART. 24) - Il Consiglio Direttivo si riunisce anche fuori dalla sede
sociale, tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o quando
ne sia fatta domanda da almeno tre dei suoi membri.
ART. 25) - Il Consiglio Direttivo viene convocato dal Presidente con
raccomandata da spedirsi ai membri almeno tre giorni prima dell’adunanza.
Nei casi d’urgenza, la convocazione può essere fatta con telegramma
da spedirsi almeno un giorno prima. Qualora siano presenti tutti i membri
in carica, non sono richieste formalità di convocazione.
ART. 26) - Per la validità delle deliberazioni del Consiglio
Direttivo, è necessaria la presenza effettiva della maggioranza
dei suoi membri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta
dei membri in carica.
ART. 27) - Il Consiglio Direttivo è investito dei più
ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione
ed ha facoltà do compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per
il raggiungimento degli scopi associativi, esclusi quegli atti che la legge
e lo statuto riservano tassativamente all’assemblea.
COLLEGIO DEI SINDACI
ART. 28) - Il Collegio dei Sindaci è composto da tre membri.
I Sindaci durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Vengono nominati
dall’assemblea che nomina il Presidente dello stesso Collegio.
GESTIONE E BILANCIO
ART. 29) - Per far fronte alle spese di gestione i soci effettivi sono
tenuti a versare un contributo annuale che sarà fissato dal Consiglio
Direttivo.
ART. 30) - Gli esercizi sociali si chiudono il 31 dicembre di ogni
anno. Il Consiglio Direttivo provvederà a redigere il bilancio consuntivo
per l’esercizio successivo nei termini previsti dall’articolo 12 dello
Statuto corredandoli della relazione sull’andamento della gestione dell’associazione.
SCIOGLIMENTO E DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO
ART. 31) - L’assemblea degli associati dichiara lo scioglimento dell’associazione
quando lo scopo è stato raggiunto o è divenuto impossibile
e negli altri casi previsti dalla legge. Nomina inoltre uno o più
liquidatori fissandone i poteri.
ART. 32) - I fondi e i beni che residuano dopo il pagamento di tutte
le passività sono devolute, a fini di pubblica utilità, conformi
allo spirito ed agli scopi dell’associazione.
DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 33) - Per quanto non espressamente previsto nel presente statuto
si fa riferimento alle norme dettate in materia dal Codice Civile e dalle
leggi in materia.
Esemplare di convenzione
tra il Comune di Palermo e il Centro Sociale “San Francesco Saverio”
per l’organizzazione e la gestione dell’assistenza a minori in età
di scuola dell’obbligo (scuola primaria) del Quartiere II Palazzo Reale-Monte
di Pietà
Tra il Comune di Palermo, rappresentato dal Sindaco pro-tempore,
domiciliato per la carica presso il Palazzo di Città, sito in Piazza
Pretoria - Palermo, a ciò autorizzato con deliberazione n.
del
esecutiva a norma di legge, e il Centro Sociale “San Francesco Saverio”,
con sede in via Vesalio, 1, - Rettoria San Francesco Saverio, Palermo,
rappresentato dal Presidente Sac. Cosimo Scordato, docente, nato a Bagheria
il 30.9.1948, domiciliato, ai fini della presente, presso la sede del Centro
stesso, si conviene e si stipula quanto appresso:
1) Il Centro Sociale “San Francesco Saverio” promuove una iniziativa
in favore dei minori indigenti del Quartiere II Palazzo Reale-Monte di
Pietà e, più particolarmente, della zona più degradata
di detto Quartiere (Albergheria), finalizzata all’assistenza ed alla integrazione
della azione educativa delle famiglie e della scuola.
2) Il Centro accoglierà presso i locali del “Ritiro San
Pietro”, di proprietà dell’Opera Pia Reclusori Femminili 2°
Gruppo-Palermo, siti nella Piazza Ritiro San Pietro - Palermo, già
messi a disposizione dalla predetta Opera Pia, tutti i giorni, esclusi
il sabato ed i festivi, dalle ore 15 alle ore 19, n. 60 bambini indigenti,
residenti nel predetto Quartiere, d’ambo i sessi, in età di scuola
dell’obbligo (scuola primaria), ai quali verrà fornita assistenza
finalizzata al recupero socio-culturale, ai fini, cioè, di favorire
la loro socializzazione, oltrechè di recupero educativo per un migliore
adattamento ambientale.
3) Detta iniziativa il Centro si propone di attuare con l’impiego
di n. 3 équipes socio-educative, raccordate da un coordinatore,
ciascuna destinata ad un gruppo di 20 minori e composta da n. 2 assistenti
e n. 1 animatore.
4) Nelle ore pomeridiane sopraindicate i minori accolti presso
il Centro Sociale saranno impegnati in attività socio-culturali
e di animazione, attraverso la drammatizzazione, la musica, il disegno,
il giardinaggio, l’educazione sanitaria, l’attività ludica, ecc.,
secondo un progetto elaborato da alcuni esperti e presentato alla Amministrazione
Comunale.
5) Nei giorni di attività il Centro somministrerà
ai minori una merenda.
6) Il programma delle attività di cui sopra avrà
la durata di mesi otto a partire dalla data di esecutività del provvedimento
approvativo della presente convenzione e, comunque, dalla data di comunicazione
del provvedimento stesso al Centro Sociale, che verrà curata dalla
Ripartizione Attività Sociali della Amministrazione Comunale.
7) Il Centro provvederà alla regolarizzazione sotto ogni
aspetto del personale necessario, esentando formalmente l’Amministrazione
Comunale da ogni e qualsiasi responsabilità. L’Amministrazione Comunale
viene, inoltre, esentata da ogni responsabilità per eventuali danni
a cose e persone che dovessero verificarsi nello espletamento delle attività.
8) Per dette attività che il Centro Sociale “San
Francesco Saverio” svolgerà nell’interesse degli abitanti del Quartiere
sopra indicato, l’Amministrazione Comunale erogherà a detto Centro
la somma di L. 80.000.000 (ottanta milioni), pari all’ammontare delle spese
che dovrà sostenere, giusta preventivo esibito e allegato alla presente,
comprensivo delle spese di attrezzatura e materiale didattico, merendine,
assicurazione, impianti di energia elettrica e acqua, e personale.
Detta somma verrà erogata per il 30% all’atto della stipula
della convenzione, per il 30% entro il 15/2/1987, per il 30% entro il 15/5/1987
e il 10% a saldo, a conclusione del ciclo di attività, a presentazione
di rendiconto approvato dagli organi statutari del Centro, che dovrà
essere accompagnato da una relazione della Ripartizione Attività
Sociali circa il compiuto espletamento del ciclo di attività previste.
9) L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di
esercitare ogni forma di controllo ispettivo sulle prestazioni effettivamente
rese dal Centro Sociale “San Francesco Saverio” oggetto della presente
convenzione e, in caso di gravi inadempienze riscontrate, di rescindere
detta convenzione, con un preavviso di giorni 20, con conseguente sospensione
del contributo.
Esemplare di convenzione
con l’Amministrazione Provinciale. Proposta di intervento culturale
nel territorio provinciale per la crescita civile e sociale contro la cultura
mafiosa.
Il Centro Sociale S. Saverio, di concerto col Centro Culturale
di Casteldaccia e con l’Associazione socio-culturale di Misilmeri, propone
una serie di interventi di risanamento socio-culturale secondo l’ottica
dell’educazione permanente.
Premesso che i più autorevoli Organismi internazionali
preposti ai problemi dell’educazione e, più in generale, dello sviluppo
(come l’Unesco e la Cee) ritengono importante che si operi nel senso di
una formazione costante nel tempo e diffusa nello spazio, cioè di
una formazione che segue gli alunni anche oltre l’età infantile
ed adolescenziale e che sia capace di raggiungerli nelle concrete situazioni
di disagio in cui versino;
premesso, inoltre, che su 1.198.575 cittadini residenti nella
Provincia di Palermo coloro che sono privi di qualsiasi titolo di studio
sono il 28,4%, coloro che sono in possesso della licenza della scuola elementare
sono il 38,3% e soltanto il 19,9% è fornito di licenza di scuola
media inferiore (vedi “Archivio dati dell’economia siciliana 1985” del
Banco di Sicilia, p. 173);
premesso che, se alto è l’indice dei “bisogni” sociali,
non meno rilevante è il numero dei cittadini che potrebbero impegnarsi
attivamente nella soddisfazione di tali “bisogni”, dal momento che su una
popolazione in condizione professionale di 319.022 abitanti, ben 103.814
sono disoccupati e in cerca di prima occupazione; i suddetti Enti propongono
il seguente progetto ispirato al criterio di fornire simultaneamente sia
ad alcuni cittadini disoccupati che a molti cittadini indigenti (i primi
in quanto “soggetti”, i secondi in quanto “destinatari”) gli strumenti
e le occasioni per un recupero civile e sociale.
Finalità
Il progetto si propone una strategia articolata d’interventi in
alcuni quartieri “campione” della Provincia (ovviamente negli ambiti di
lavoro degli Enti promotori) al fine di promuovere:
a) processi di alfabetizzazione primaria;
b) educazione alla salute;
c) incentivi dell’igiene abitativa e del rispetto dell’ambiente;
d) formazione professionale per il recupero e la prevenzione
delle devianze;
e) modifica dei modelli di comportamento;
f) ricucitura dei rapporti tra i cittadini emarginati e in condizioni
di isolamento e le istituzioni civili e amministrative;
g) prevenzione di atteggiamenti “mafiosi”.
Metodologia
Per perseguire le sopra indicate finalità, si propone l’organizzazione
di “gruppi di lavoro itineranti” costituiti da specialisti dei seguenti
settori:
1) psico-socio-pedagogico (1 psico-pedagogista, 1 assistente
sociale,
1 ausiliario sociale);
2) igienico-sanitario (1 medico, 1 infermiere, 1 ausiliario sociale).
Tali operatori dovrebbero programmare il lavoro in comune e tenersi
costantemente in contatto per integrarsi a vicenda, ma dovrebbero distribuirsi
elasticamente in “sotto-gruppi” a seconda delle concrete esigenze individuate.
In particolare, essi dovrebbero, previo approccio preparatorio,
visitare le famiglie disagiate dei quartieri prescelti, rilavarne i bisogni
più urgenti ed attuare gli interventi opportuni (che saranno sia
di ordine immediato che di strategia più ampia consistente nel ricollegare
i cittadini indigenti alle strutture pubbliche o alle strutture private
che forniscano servizi per i quali le strutture pubbliche non sono attrezzate).
Tali interventi non vorrebbero limitarsi alla sfera puramente assistenziale
ma farsi occasione di stimolo culturale per la formazione di una coscienza
civica dei propri diritti e delle proprie competenze.
Preventivo di spesa
6 operatori per 6 mesi (compresi oneri sociali) L. 36.000.000
Servizi vari (segreteria, schedatura, schedari) L.
4.000.000
Locale (affitto, luce, acqua, telefono) L.
2.000.000
Trasporti (spostamenti anziani, ammalati etc.) L.
2.500.000
Interventi urgenti (coinvolgimenti tecnici addetti) L.
5.000.000
Totale L. 49.500.000
Si chiede pertanto un contributo finanziario di L. 49.500.000
e si precisa che i 6 operatori saranno impegnati, per 6 mesi, per 25 ore
settimanali (da distribuire, se necessario, anche in giorni festivi).
Si fa inoltre notare che l’attuale progetto avrebbe bisogno di
un finanziamento maggiore e viene dunque proposto “ad experimentum”.
Il Presidente del Centro Sociale “S. Saverio”
MODELLO DI RICHIESTA DI CONTRIBUTO PER UN PROGETTO
DI INIZIATIVA GIOVANILE E DI INFORMAZIONE PER I GIOVANI
Se ritenete il vostro progetto che coinvolge i giovani soddisfi i criteri stabiliti per erogare il finanziamento, riempite il modulo accluso e speditelo a:
PETRA ASSISTENZA TECNICA
IFAPLAN
Square Ambiorix, 32
B - 1040 Bruxelles
Informazioni generali:__________________________________
Nome del progetto:______________________________________
________________________________________________________
Nome dell’organizzazione o del gruppo che richiede il contributo:_____________________________________________
Indirizzo:______________________________________________
Numero di telefono:_____________________________________
La vostra organizzazione o gruppo ______________________
Fornite una breve descrizione della vostra organizzazione e delle sue
attività:____________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Il vostro progetto:_____________________________________
Da dove è scaturita l’idea del progetto? _______________
________________________________________________________________________________________________________________
Quali sono i suoi scopi? _______________________________
________________________________________________________________________________________________________________
Come funzionerà il progetto? ___________________________
________________________________________________________________________________________________________________
Quali sono i risultati che si spera di ottenere? _______
________________________________________________________________________________________________________________
Quanti giovani saranno coinvolti direttamente nella gestione del progetto?
_________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
Ragazze:___________________ Ragazzi:__________________
Quali sono i compiti che dovranno svolgere? (per esempio comitato direttivo,
gruppi di lavoro, membri del personale, operatori volontari)? _______________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________
Quali nuove conoscenze, abilità o qualità personali questi
giovani ricaveranno dal progetto (per esempio informazione, capacità
generali o particolari, confidenza in se stessi)? ______________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
Quanti altri giovani ricaveranno indirettamente beneficio dai servizi
che il progetto erogherà? ________________________________________________________
Siete pregati di inviare ogni altra informazione che possa aiutare
a descrivere il progetto. Se vi proponete di utilizzare media e nuove tecnologie,
fornite indicazioni sulle vostre attrezzature, in modo che altri progetti
possono scambiare audiovisivi o software. (vedi allegato 1)
Informazioni finanziarie
Spesa
Si prega di spiegare come sarà utilizzato il denaro utilizzando
le ripartizioni seguenti:
1. Spesa di personale (inclusi costi di viaggi
e di formazione)
...............
2. Attrezzature e materiali (incluso il noleggio
di attrezzature)
...............
3. Produzioni e pubblicazioni (spese per
preparare videocassette, opuscoli, ,ecc.)
...............
4. Attività di promozione e di pubbliche
relazioni
...............
5. Spese amministrative (incluso telefono,
posta, affitto e riscaldamento
...............
6. Altri costi (si prega di specificare) ...............
Costo totale _____________________
Finanziamenti
1. Finanziamento richiesto alla Commissione ...............
2. Si prega di specificare in quale modo si
otterrà il resto del finanziamento necessario
per il progetto: ___________________________________________
____________________________________________________________
ALLEGATO n. 1
AL MODELLO DI RICHIESTA DI CONTRIBUTO PRESENTATO DAL CENTRO SOCIALE
S. FRANCESCO SAVERIO DI PALERMO
a) Circa l’idea del progetto
Il Centro Sociale S. Francesco Saverio è ispirato alla
metodologia dell’autoeducazione popolare ed ha, tra i fini caratterizzanti,
la formazione di una coscienza civile anti-mafiosa (cfr. C. SCORDATO, Uscire
dal fatalismo, Edizioni Paoline, Milano 1991.
Per queste sue caratteristiche, i giudici del Tribunale dei Minori
di Palermo hanno ritenuto opportuno affidargli talora dei ragazzi con pendenze
penali. Tali esperimenti, alcuni dei quali ancora in corso, non hanno avuto
fortuna perché è difficile trovare delle motivazioni d’impegno
e di aggregazione per giovani che sono abituati a lavorare poco e a vivere
di espedienti più o meno leciti.
L’idea che si vorrebbe verificare mediante il progetto in questione
è duplice: che questi ragazzi possano essere incuriositi da un’impresa
per loro assolutamente inedita e che, per il perseguimento della medesima,
possano lavorare pariteticamente a contatto di gomito con coetanei di altra
estrazione culturale e sociale.
Circa il primo aspetto, qualcosa di simile si è già
realizzato con altri ragazzi del Carcere “Malaspina” di Palermo quando
sono stati impegnati nella realizzazione di due film su sceneggiature di
Aurelio Grimaldi e con la regia di Risi. Circa il secondo aspetto, è
ovvio che nessun lavoro di recupero con questi soggetti può portarsi
avanti in regime di ‘segregazione’: essi possono acquistare coscienza delle
proprie migliori risorse solo lavorando a fianco di coetanei di cui introiettare
modelli comportamentali diversi.
b) Circa le attrezzature
Per ovvie ragioni economiche, si cercherà di utilizzare
alcune attrezzature già disponibili a vario titolo che sono tutte
della Casa APPLE MACINTOSH: dunque tutto ciò che sarà prodotto
potrà essere socializzato mediante dischetti fruibili con apparecchi
di detta Casa o con altri apparecchi compatibili. Inoltre, con gli eventuali
contributi finanziari nuovi, si tenderà ad integrare i sistemi attuali
(per esempio acquistando una stampante-laser, una fotocopiatrice e un portatile).