Proposta di documento sul genocidio perpetrato nello Zaire

 

 

Cari amici di tutte le organizzazioni che sono attivamente interessate alla

pace

 

Siamo arrivati a un punto in cui scambiarci le notizie e cercare di farle

circolare non basta piu'.

 

Ormai le testimonianze sul destino tragico di centinaia di migliaia di

rifugiati si moltiplicano: nessuno puo' ormai piu' dire che queste notizie

non sono certe "perche' non provengono da fonti imparziali"; quali sono le

fonti imparziali, come si puo' essere imparziali di fronte a questa cosa

disumana?

Ormai e' nota l'ubicazione di centinaia di fosse comuni, piene di corpi di

persone inermi, donne, bambini, vecchi.

Ormai e' dimostrato (ma non ancora di dominio pubblico, grazie al silenzio

di tanti giornali, organizzazioni etc, che sanno o che potrebbero benissimo

sapere se solo lo volessero) che in questa fase della storia africana ci

sono dei responsabili identificabili per un ennesimo genocidio: questa

volta tocca agli hutu, ad essere massacrati, in questa orrenda faida

collettiva alimentata, con ferocia e cinismo che e' tipico della parte

peggiore degli esseri umani, dalle potenze occidentali e dalle

multinazionali che hanno enormi interessi di sfruttamento di questo immenso

e multiplo giacimento di importanti materie prime che e' la regione dei

Grandi Laghi, in particolare lo Zaire: diamanti, oro, cobalto, niobio,

uranio.

 

In questa vicenda intricatissima e complicatissima da dipanare sul piano

dei singoli avvenimenti, schieramenti, avvicendamenti, alleanze etc,

emergono chiaramente poche e semplici cose:

- oggi gli Stati Uniti d'America si stracciano le vesti per la violazione

dei diritti umani, avendo prima impedito all'ONU con il loro veto di

intervenire per tempo (e quando finalmente l'ONU si liberera' da questa

tragica palla al piede?), e avendo nascosto deliberatamente le notizie in

loro possesso sulla localizzazione, entita' etc delle masse di profughi

hutu in fuga senza speranza e senza respiro attraverso lo Zaire

- oggi gli Stati Uniti prendono il controllo della regione in maniera

indiretta, finanziando e appoggiando Kabila con le sue cosiddette forze di

liberazione

- oggi Kabila, in cambio dell'aiuto ricevuto si fa intermediario per la

stipula dei nuovi grandi affari, e svende lo Zaire per miliardi di

dollari, trattando direttamente con le compagnie diamantifere

multinazionali, e preparando la nuova poverta' di questo gia' poverissimo

popolo, in un paese che potrebbe dare, con le sue risorse, benessere a tutti

- tutto questo avviene sulla pelle degli uomini, delle donne, dei bambini,

dei vecchi, profughi e civili zairesi, che continuano a essere uccisi in

massa, o messi in condizioni di morire di stenti, a centinaia di migliaia,

con la complicita' piu' o meno diretta anche di parti di certi organismi

internazionali che dovrebbero essere li' per compiere un dovere prima di

tutto morale, e trovano ogni scusa e ogni impedimento per prendersela

comoda, o peggio, per avallare ulteriori uccisioni.

 

Dobbiamo fare qualcosa subito, fare piu' chiasso possibile, fare di tutto

per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, degli organi di

informazione, di chi ci governa, su questa immensa e insopportabile

tragedia.

 

Proponiamo, oltre che di moltiplicare gli sforzi perche' questo genere di

informazione passi il piu' possibile e il meglio possibile, di farci tutti

insieme promotori di una conferenza stampa pubblica, magari supportata da

una manifestazione politica, per spingere la stampa a riaccendere i propri

riflettori su questa vicenda (perche' questa e' una cosa che fa paura agli

assassini di turno), e per spingere il Governo italiano ad intervenire a

tutti i livelli possibili: per suscitare interventi umanitari di urgenza,

per fare pressioni di tipo diplomatico sugli organismi internazionali

governativi e non, perche' ognuno faccia immediatamente ed efficacemente la

propria parte, disprezzando una buona volta questi criminali veti, formali

e non, diretti e indiretti, di quella che sempre piu' si afferma la potenza

unica mondiale, e si afferma montando sui corpi di centinaia di migliaia di

esseri umani, con un disprezzo totale per la vita e la dignita' umana,

senza incontrare significative resistenze.

 

Non possiamo permettere che venga versato ancora sangue innocente.

Organizziamoci per farci vedere, oltre che sentire: facciamo un incontro

per organizzare la manifestazione, e la conferenza stampa, e per mandare

una delegazione delle organizzazioni interessate alla pace a Ginevra, alla

Commissione Internazionale per i Diritti dell'Uomo.

 

il gruppo Jeremie della societa' civile del Sud Kivu

il comitato di solidarieta' Palermo - Bukavu

il C.I.S.S. (Cooperazione Internazionale Sud - Sud)