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N. 123 - 27 Settembre 2001

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EDITORIALE

Un po' di propaganda di Olivier Turquet

Di fronte alla propaganda guerrafondaia che ci circonda rispondiamo con una sana propaganda nonviolenta e pacifista.
Cosi' e' pensato e fatto questo numero di Buone Nuove e cosi' siamo intenzionati ad andare avanti fino alla cancellazione della violenza e della stupidita' da questo pianeta.
Ovviamente abbiamo pubblicato tutto quello che ci e' capitato a tiro ma saremmo felici di ricevere molte altre iniziative contro la guerra e la violenza.


INDICE

Cile: esperienza di pace in piazza
USA: mobilitazione generale pacifista
Afghanistan, internet: le donne afghane contro terrorismo e guerra
USA, Francia: primo bisturi transoceanico
Coree: riprendono le riunificazioni
Brasile: i Deni delimitano la terra
BUONE NUOVE ITALIA
Italia: manifestazioni per la pace
Genova: un'ora in silenzio per la pace e non dimenticare
Padova: premio letterario sulla disabilita'


NOTIZIE

Luogo: Cile
Tema: esperienza di pace in piazza
Data: 20/9/01
Fonte: Buenas Nuevas
Varie decine di persone si sono riunite nel centro di Santiago realizzando insieme la pratica di lavoro personale del Movimento Umanista conosciuta come esperienza di pace".
L'iniziativa e' stata realizzata dagli umanisti cileni come risposta nonviolenta ai fatti di New York. La pratica ha coinvolto i passanti che pasavano vicino alla manifestazione che hanno ringraziato i partecipanti con applausi.

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Luogo: USA
Tema: mobilitazione generale pacifista
Data: 9/01
Fonte: agenzie
Il passaparola e' girato da campus a campus; dopo un primo momento di smarrimento e rabbia di fronte all'apparente unanimismo guerrafondaio, i pacifisti statunitensi si sono organizzati e, nonstante le provocazioni e le risposte violente, hanno alzato le loro voci per protestare contro la risposta violenta al terrorismo.
Lo slogan "occhio per occhio si diventa ciechi" ha cominciato a girar per numerosi campus universitari, diventando il simbolo della nuova protesta pacifista.
Innumervoli petizioni contro la guerra girano gia' con migliaia di firme su internet sotto forma di una pacifica catena di S. Antonio.

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Luogo: Afghanistan, internet
Tema: le donne afghane contro terrorismo e guerra
Data: 16/9/01
Fonte: PeaceLink
Il gruppo femminista Lemanja' sta diffondendo su internet un appello della associazione di donne afghane RAWA di solidarieta' alle vittime degli attentati in USA e di condanna di ogni risposta di guerra.
Dopo un analisi della situazione del terrorismo nel paese l'appello conclude dicendo: "Mentre noi manifestiamo ancora una volta la nostra solidarieta' e il profondo cordoglio al popolo degli Stati Uniti, crediamo anche che  attaccare l'Afghanistan e uccidere la sua gente piu' derelitta e sofferente, non alleviera' in alcun modo il lutto del popolo americano. Speriamo sinceramente che il popolo americano sia in grado di distinguere tra la gente dell'Afghanistan e un pugno di terroristi fondamentalisti. I nostri cuori si rivolgono alla gente degli Stati Uniti. abbasso il terrorismo!".
Ulteriori materiali dell'associazione sono disponibili all'indirizzo:
http://www.ecn.org/reds/donne.html

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Luogo: USA, Francia
Tema: primo bisturi transoceanico
Data: 19/9/01
Fonte: Internazionale
Primo bisturi transoceanico
Un'equipe medica ha operato da New York una donna a Strasburgo, distante oltre settemila chilometri. I chirurghi hanno guidato un robot collegato a una console da fibre ottiche ad alta velocita'.
L'intervento di rimozione della cistifellea tramite laparascopia e' durato meno di un'ora. La tecnica potrebbe essere usata per allargare l'accesso alla chirugia specializzata e per la formazione dei medici. Il resoconto dell'intervento su Nature del 27 settembre.

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Luogo: Coree
Tema: riprendono le riunificazioni
Data: 18/9/01
Fonte: Internazionale
Dopo quattro giorni di negoziati a Seul i governi di Corea del Nord e Corea del Sud hanno raggiunto un accordo sulla ripresa delle riunificazioni delle famiglie separate dopo la divisione del paese, nel 1953. Nuove riunificazioni sono in programma a Seul e Pyongyang dal 16 al 18 ottobre. Il governo nordcoreano aveva sospeso i negoziati in marzo a causa di tensioni con gli Stati Uniti, il principale alleato della Corea del Sud.

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Luogo: Brasile
Tema: i Deni delimitano la terra
Data: 11/09/01
Fonte: Internazionale
La comunita' degli indios Deni ha cominciato a segnare i confini della sua terra (1,530mila ettari) nella foresta amazzonica a sud est di Manaus. La demarcazione, effettuata senza l'assistenza del governo, dovrebbe impedire alle industrie di legname lo sfruttamento delle risorse naturali.

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** BUONE NUOVE ITALIA **

Luogo: Italia
Tema: manifestazioni per la pace
Data: 27/9/01
Fonte: Internazionale
Nelle principale citta' italiane decine di migliaia di persone sono scese in piazza contro la risposta guerrafondaia all'attacco alle Torri Gemelle.
Le manifestazioni sono state organizzate da comitati studenteschi, comitati per la pace insieme a numerosissime associazioni.
Tra numerose iniziative quella di una dichiarazione del Partito Umanista che riportiamo qua sotto:

Dichiarazione
Per un mondo senza guerre e senza violenza
Per la costruzione della Nazione Umana Universale

- Di fronte all'orrore del massacro terroristico del11 settembre2001 che ha ucciso e straziato migliaia di persone innocenti e ferito la coscienza dell'umanita' intera;
- Di fronte alla follia della guerra dichiarata dal governo Bush e sostenuta dai governi appartenenti alla NATO, che sotto la giustificazione della "giustizia infinita", andra' ad innescare, invece, una spirale di "violenza infinita" in cui, non solo "il terrorismo" non sara' sconfitto ma anzi trovera' ulteriore motivazione nel suo rafforzamento e diffusione e in cui l'unico risultato certo sara' lo strazio, la sofferenza, la morte d'altre migliaia d'innocenti o lo sconvolgimento definitivo delle loro vite e delle loro terre;
- Di fronte alla pressione psicologica, esercitata anche con l'uso violento delle immagini e dell'informazione pilotata, con cui cercano di far schierare e di far scegliere tra false opzioni: "civilta' dell'occidente contro la barbarie islamica"; "guerra di giustizia contro guerra terroristica"; "violenza necessaria contro violenza sanguinaria";
- Di fronte all'indignazione senza speranza, alla perdita di valori e all'annullamento di riferimenti etici, morali, che sta spingendo milioni di persone ad invocare l'utilizzo di quella stessa violenza che e' stata l'origine di tanto dolore e sofferenza;
- Di fronte alla rabbia accecante che offusca la mente e fa individuare il nemico "in tutti coloro che sono diversi da me" ed addossare colpe e responsabilita' ad interi popoli o religioni, quando, invece, andrebbero circoscritte e identificate con maggiore lucidita', cercando di "vedere" le reali connessioni e i veri "mandanti" (forse molto piu' vicini ed "occidentali" di quanto si crede).
- Nel costatare che nell'attuale, rapido processo di globalizzazione, cio' che succede in un luogo si ripercuote immediatamente da altre parti e che non esisteranno "luoghi di pace" senza una risposta ai bisogni d'ogni essere umano, in ogni angolo del pianeta.
- Nel costatare che il nostro pianeta non e' in grado di supportare una terza guerra mondiale (in nessuna delle sue varianti: "nucleare", "chimica", "batteriologica", o semplicemente "infinita") per la limitatezza delle sue risorse, per la delicatezza dei suoi equilibri ambientali, per il processo evolutivo della vita stessa.
- Con la profonda consapevolezza che, nella storia dell'umanita', le guerre non hanno mai ne' risolto i problemi e ne' rimosso le cause che n'erano all'origine; che sono sempre state la massima fonte di dolore e di sofferenza per il popolo e che gli unici "vincitori" sono sempre stati gli interessi economici e finanziari legati al commercio d'armi e di tecnologie di morte.
- Di fronte alla rinuncia da parte dei potenti della terra, nel dare risposte e soluzione ai problemi dell'umanita' (poverta', fame, epidemie, distruzione ambientale, flussi migratori, conflitti etno-religiosi).
- Con la piena certezza che, l'intenzionalita' di milioni d'esseri umani, puo' fermare la follia di pochi potenti e ridare speranza e risposte a tali problemi.

Noi,
Uomini e Donne  testimoni storici di questo controverso e drammatico inizio XXI secolo dichiariamo e ci impegniamo a sostenere:

1. La dignita' ed unicita' d'ogni vita, propria ed altrui e pertanto il valore assoluto d'ogni essere umano, al di sopra del quale nulla puo' essere posto e giustificato.
2. Il rifiuto della violenza nelle sue diverse forme (fisica, psicologica, economica, ecc.) ed espressioni (terrorismo, guerra, discriminazione, razzismo) per qualsiasi causa invocata (religiosa, economica, vendetta).
3. L'affermazione della non-violenza come forza morale orientatrice, mediante la quale un uomo, un gruppo o un popolo mostrano ai contemporanei e alle generazioni future, la propria forza morale e l'elevatezza della propria coscienza, unica strada percorribile nella costruzione della nascente "nazione umana universale" .
4. Il riconoscimento della diversita' come il massimo contributo e ricchezza che le persone singole od organizzate in comunita', popoli, nazioni possono portare a tale costruzione attraverso il lavoro solidale, la creativita', l'interscambio, la reciprocita'.
5. Il riconoscimento del diritto ad ogni bambino, giovane, anziano, uomo e donna, non importa il colore della sua pelle, la sua religione o la sua nazionalita', a costruire la sua vita senza il timore di una morte che altri decideranno per lui.
6. Il riconoscimento del diritto, nonche' responsabilita' e necessita' morale di decidere se si vuole continuare a vivere e in quali condizioni si vuole farlo, nel tentativo di trasformare il mondo nella dimora di una nuova umanita' e non in una minaccia di morte permanente che altri organizzano in nostra vece.
7. La nostra irrinunciabile intenzione di fermare questa guerra, per realizzare un "mondo senza guerre", per impegnare i governi a trasformare gli investimenti nelle tecnologie di morte nella risoluzione dei problemi che affliggono lo 80% della popolazione del pianeta.
8. Il nostro fermo impegno personale e d'insieme per creare ambiti di partecipazione e comunicazione, non solo per fermare le guerre ma per far "esplodere" la pace in ogni angolo del pianeta e far emergere tutte le piu' articolate forme di "voglia di vivere".
9. Il nostro fermo invito a tutti ad unirsi a noi e partecipare a questa costruzione, a rompere i muri del complice silenzio o della  frustrante solitaria indignazione, a riannodare i fili della comunicazione e solidarieta', a scoprire che preparare la strada della nuova umanita' e' molto piu' facile di quanto i "signori della morte" vogliono farci credere.
10. La piu' ampia diffusione, a partire da subito, ovunque, con qualsiasi mezzo e verso chiunque s'incontri, di questo messaggio: "si', si puo', fermare la guerra, interrompere la spirale di violenza, costruire ponti per una nuova umanita', di una Nazione Umana Universale!"

Partito Umanista (www.partitoumanista.it), 21 settembre 2001

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Luogo: Genova
Tema: un'ora in silenzio per la pace e non dimenticare
Data: 26/9/01
Fonte: PeaceLink
A Genova sui gradini del palazzo Ducale e in molte altre citta', su invito della rete contro il G8, numerose persone sono state un'ora in silenzio per non dimenticare i fatti di Genova del Luglio scorso e ricordare che con la guerra e con la violenza non si risolve nulla.
I manifestanti distribuivano materiali informativi e un volantino che iniziava cosi': "A chi vuol far dimenticare che la pace si prepara con la pace, ricordiamo che non ci rassegneremo alla normalita' della guerra, autentica follia.".

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Luogo: Padova
Tema: premio letterario sulla disabilita'
Data: 24/9/01
Fonte: Uguali nella diversita'
Il Premio Uguali nella diversita' 2001, giunto alla sua VII edizione, vuole far emergere storie significative legate al mondo della disabilita' e dell'handicap.
Per partecipare occorre raccontare, in circa 100 righe dattiloscritte, la propria vicenda di disabile o quella di un parente, amico o conoscente disabile. Le storie dovranno pervenire entro e non oltre il 15 ottobre 2001 alla Segreteria del Premio Uguali nella diversita' 2001, via e-mail (premio@uguali.it), via fax (049/9302800) o via posta ordinaria al seguente indirizzo: Premio Uguali nella diversita' 2001, c/o Centro Efesto, via dei Tigli 22, 35010 Loreggia (Padova).
Info: www.uguali.it

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BUONE NUOVE
http://www.peacelink.it/users/buone
http://www.umanisti.it/buonenuove
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