NOTIZIE
Luogo: Burundi
Tema: ritiro truppe dal Congo
Data: 9/01/02
Fonte: Misna
Il governo di transizione burundese, guidato dal presidente ad interim Pierre Buyoya,
rimpatrierà il suo contingente impegnato nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) e
riallaccerà i rapporti diplomatici con Kinshasa. È quanto emerso ieri sera, al termine
di una visita di due giorni compiuta nella capitale congolese dal ministro degli esteri
del Burundi, Therence Sinunguruza. Il ritiro delle truppe burundesi avrà luogo, è stato
precisato in un'apposita nota ufficiale, quando entrerà in funzione un
"meccanismo di monitoraggio reciproco" allestito congiuntamente con il governo
di Kinshasa. Le caratteristiche e le funzioni di tale "meccanismo" non sono
state per ora precisate. Il Burundi, come all'epoca denunciato dalla MISNA, aveva inviato
proprie truppe nel Sud Kivu (sudest dell'Rdc) a partire dal 5 agosto 1998, e cioè a meno
di 72 ore dall'esplosione della guerra attualmente in via di risoluzione grazie agli
accordi di pace firmati a Lusaka nell'estate del 1999. Il governo di Buyoya, leader del
Burundi dal 1997 e dal 1° novembre scorso presidente di transizione, in passato ha più
svolte smentito il suo coinvolgimento nell'Rdc. Già con Laurent-Désiré Kabila, padre e
predecessore dell'attuale presidente congolese, Buyoya aveva intavolato dei colloqui.
Kabila senior si era addirittura impegnato, insieme al leader gabonese Omar Bongo, nella
mediazione fra Bujumbura e la ribellione burundese. Il disimpegno dell'esercito del
Burundi dall'Rdc, rilevano fonti della società civile della subregione dei Grandi laghi
africani, costituisce un segnale positivo per i processi di pace in attuazione in entrambi
i Paesi.
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Luogo: Indonesia
Tema: distrutte ottomila armi
Data: 8/1/02
Fonte: Internazionale
La polizia ha annunciato di aver distrutto più di ottomila armi raccolte nell'isola di
Sulawesi nell'ambito di un piano di pace per porre fine a due anni di scontri tra
cristiani e musulmani. Entrambe le parti il mese scorso hanno firmato un accordo
accettando di consegnare le armi dopo nuovi attacchi dei musulmani ai villaggi cristiani
nella regione di Poso. In due anni le violenze hanno causato almeno mille vittime e
migliaia di profughi [8].
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Luogo: Giappone
Tema: creato un occhio
Data: 5/1/02
Fonte: Internazionale Ricerca.
Scienziati dell'Università di Tokyo hanno creato un occhio in laboratorio. Dopo aver
prelevato delle cellule da embrioni di rana, le hanno inserite nelle orbite vuote di
girini. Le cellule si sono moltiplicate formando un occhio, che è stato anche innervato
[5].
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Luogo: Marocco
Tema: tracoma eliminato entro il 2005
Data: 4/1/2002
Fonte: MISNA
L'eliminazione del tracoma dal Marocco per il 2005 è stata annunciata dal Comitato
internazionale per il tracoma, promosso dalla fondazione Edna Mc Connel Clark e dalla
Pfizer. Il Comitato sta lavorando attualmente in 6 Paesi in cui il tracoma è endemico:
Marocco, Ghana, Tanzania, Sudan, Vietnam e Mali. Presto opererà anche in Etiopia, Nepal e
Niger. Da quando l'organizzazione è attiva in Marocco (1999) la prevalenza dell'infezione
è scesa approssimativamente del 75%, passando dal 28% al 6,5%.
Il tracoma rappresenta la maggiore causa nel mondo di cecità precoce e si calcola
che a tutt'oggi circa 6 milioni di persone siano rimaste cieche a causa della malattia
trasmessa da un batterio, la Chlamydia trachomatis. L'infezione è facilmente
trasmissibile, specialmente nelle famiglie con bambini piccoli i quali contraendola per
primi la diffondono poi in seno alla famiglia, specialmente alle donne con cui hanno più
stretti contatti. Attraverso cicli di infezioni ripetute si giunge alla cecità intorno ai
40-50 anni. Infatti l'evoluzione della malattia fa sì che all'interno della palpebra si
formi una cicatrice che, con il ripetersi dell'infezione, porta ad una condizione
conosciuta come "trichiasis arises". In pratica, la palpebra si ruota
completamente verso la cornea, la quale viene poi danneggiata dalle ciglia inducendo così
la cecità.
Si calcola che, al momento, circa 6780 persone in Marocco soffrano di trichiasis e
necessitino di chirurgia correttiva.
La lotta al tracoma promossa dal Comitato si basa su quattro strategie denominate Safe.
"S" sta per "surgery" (chirurgia delle complicanze),
"A"indica gli antibiotici per il trattamento dell'infezione, "F" vuole
dire "face", lavaggio facciale per ridurre la trasmissione del batterio, e
infine "E" sta per "environment" (ambiente) e contempla i cambiamenti
ambientali necessari per aumentare la disponibilità di acqua pulita.
L'iniziativa in Marocco ha ricevuto un contributo straordinario dalla Pfizer (che produce
la azytromicina, un antibiotico attivo per il tracoma) ed è condotta in collaborazione
con il programma nazionale marocchino per il controllo della cecità. L'impegno e' stato
di coinvolgere insegnanti locali, specialisti e volontari in 5 province e di addestrare i
chirurghi locali a intervenire sulla trichiasis. I successi ottenuti nel controllo della
malattia confermano l'utilità e l'importanza del coinvolgimento e della
responsabilizzazione del personale locale. (di Pietro Amedeo Modesti e Riccardo Tavilla -
Clinica Medica e Cardiologia dell'Università degli Studi di Firenze - pa.modesti@dfc.unifi.it )
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Luogo: Angola
Tema: dopo anni, finalmente festivita' senza gravi lutti
Data: 3/1/2002
Fonte: MISNA
Nessun incidente di rilievo è stato segnalato in Angola in questi ultimi giorni di
festività. Lo riferiscono fonti della MISNA, spiegando che è la prima volta dopo tanti
anni che il periodo natalizio non viene funestato da nuovi lutti. È un segnale che dà
speranza, anche considerando l'auspicio formulato dal presidente Eduardo dos Santos
nell'ultimo discorso del 2001, quando ha invitato la popolazione angolana a costruire il
"sogno della pace" dopo oltre 26 anni di guerra civile tra l'esercito e i
ribelli dell'Unita (Unione per l'indipendenza totale dell'Angola).
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** BUONE NUOVE ITALIA **
Luogo: Isola di Lampedusa
Tema: abbattuto a lampedusa il villaggio Sindona
Data: 9/01/02
Fonte: e-gazette.it
Sull'isola di Lampedusa, il lembo più meridionale d'Italia, è stato abbattuto il
Villaggio Sindona, uno dei dieci ecomostri d'Italia, un complesso residenziale che sfregia
la splendida costa di Cala Galera. Le ruspe si sono messe in azione al termine di una
lunga vicenda giudiziaria, che si è conclusa con la vittoria del Comune: "Oggi è
una giornata storica per Lampedusa. Siamo riusciti dopo una lunga battaglia a liberare
l'isola da questo ecomostro. Ma adesso bisogna adoperarsi per valorizzare al massimo
quest'area e per fare di Lampedusa un punto di riferimento del turismo di qualità",
ha detto il sindaco, Salvatore Martello. "Lampedusa si riappropria finalmente una
della zone più belle dell'isola, svenduta negli anni sessanta. Non dobbiamo però
fermarci. Di concerto con la Regione Siciliana occorre ore rendere pienamente fruibile la
riserva". Soddisfattissima la direttrice della riserva di Cala Galera, l'ecologista
Giusi Nicolini, una degli esponenti più in vista della Legambiente e principale
ecologista dell'isola: "Ce l'abbiamo fatta dopo tanti anni torneremo a vedere Cala
Galera libera dell'insulto di quel villaggio".
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Luogo: Roma
Tema: tumori:scoperto come si suicidano le cellule
Data: 7/1/2002
Fonte: AGI
Ricercatori italiani del Regina Elena di Roma hanno individuato una proteina in grado di
attivare "l'interruttore" delle cellule, il gene P53 chiave nella regolazione
dei processi che portano alla formazione dei tumori.
La scoperta sara' riportata sull'editoriale del prossimo numero di "Nature Reviews
cancer e Nature cell biology". La nuova proteina HIPK2, secondo quanto anticipato
dalle autrici della scoperta, Silvia Sodu e Ada Sacchi del laboratorio di oncogenesi
molecolare dell'istituto Regina Elena di Roma, e' in grado di modificare l'attivita'
regolatrice del P53 nelle cellule cancerose, inducendo le stesse a suicidarsi. Questo
processo e' determinante per ottenere che le cellule tumorali possano essere uccise
contenendo la loro proliferazione incontrollata.
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Luogo: Italia
Tema: cresce in italia il ricorso a energia da fonti rinnovabili
Data: 7/01/02
Fonte: e-gazette.it
Cresce nel nostro Paese il ricorso a energia proveniente da fonti rinnovabili. Il dato
proviene dall'Enea, l'ente nazionale dell'energia e dell'ambiente, che ha registrato un
aumento dei consumi complessivi passati negli ultimi dieci anni dal 12,9 al 13,5%, ma
anche delle importazioni nette di energia elettrica passate da 9,7% al 10,7%. In Italia il
contributo delle fonti rinnovabili al bilancio energetico nazionale è aumentato da circa
12,7 Mtep (tonnellate equivalenti petrolio) del 1990 fino ai 16,7 Mtep del 2000, con un
incremento del 32%; nello stesso periodo l'energia prodotta dalle sole fonti rinnovabili
non tradizionali è aumentata del 72%.
L'Enea rivolge poi l'attenzione agli attentati terroristici dell'11 settembre che
"costringono a riconsiderare la sicurezza delle grandi infrastrutture energetiche,
vulnerabili ad attacchi con conseguenze che potrebbero essere catastrofiche". La
soluzione potrebbe essere rappresentata da "sistemi di generazione distribuita, che
richiedono infrastrutture di dimensioni più ridotte, aumentando per questa via, il
livello di sicurezza complessivo dei sistemi energetici". In quest'ottica "le
fonti rinnovabili ritrovano un valore addizionale e ulteriori opportunità di
penetrazione".
Nel 2001, ricorda sempre l'Enea, sono partiti tre progetti specifici relativi al programma
tetti fotovoltaici, per la realizzazione di impianti collegati alla rete elettrica e
integrati nelle strutture edili.
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Luogo: Roma
Tema: torna alla luce in Libia il tesoro delle monete romane
Data: 5/1/2002
Fonte: AGI
Torna in Italia uno dei piu' grandi "tesori" dell'Antica Roma: si tratta delle
oltre 100.000 monete in bronzo argentato di eta' imperiale, scoperte recentemente in
Libia, nei pressi della odierna citta' di Misurata. Un tesoro inestimabile, unico al
mondo, che il Dipartimento delle Antichita' della Repubblica Araba Popolare Socialista
Libica ha affidato, con l'obiettivo di svelarne i segreti, all'Istituto per le Tecnologie
Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma. "Possiamo
finalmente analizzare - spiega il Direttore dell'ITABC, Salvatore Garraffo, responsabile
di questo incarico - il piu' grande patrimonio di monete del mondo antico ufficialmente
noto, giunto miracolosamente intatto sino a noi grazie al particolare modo di
conservazione in grosse anfore od olle, che vennero sotterrate a gruppi intorno a un
piccolo edificio rustico per proteggerle, molto probabilmente, da un pericolo
imminente".
Una vera fortuna, che ha permesso di riportare alla luce un patrimonio archeologico di
incredibile valore storico, che copre un periodo databile tra la fine del III ed i primi
decenni del IV secolo, ovvero dall'eta' di Diocleziano a quella di Costantino il Grande, e
che permettera' di ampliare notevolmente il quadro di informazioni sulla circolazione
monetaria. Il lavoro di restauro, in parte gia' avviato, potra' avvalersi di un innovativo
set di strumentazione portatile per la caratterizzazione non distruttiva
della lega e della patinatura delle monete, sviluppato in collaborazione con il
Laboratorio del Sud (Catania) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, realizzato
nell'ambito del Progetto Finalizzato 'Beni Culturali' del CNR.
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