NOTIZIE
Luogo: La Terra
Tema: in vigore il Protocollo Onu contro l'impiego dei minori nei conflitti armati
Data: 12/2/02
Fonte: Coalizione italiana "Stop all'uso dei bambini soldato!" (www.bambinisoldato.it)
Entra in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia. Il Protocollo, firmato da 94 stati e ratificato da 14, stabilisce che gli
stati parte non potranno piu' impiegare nei conflitti armati i minori di 18 anni.
Approvato il 25 maggio 2000 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Protocollo
segna un passo storico.
"La giornata odierna rappresenta un'altra pietra miliare nella nostra lotta contro lo
sfruttamento dei bambini da parte dei militari" ha dichiarato Rory Mungoven,
coordinatore della Coalizione internazionale "Stop using child soldiers".
"Il numero crescente di governi e gruppi armati che hanno adottato questo divieto
internazionale dimostra come la tendenza dell'opinione internazionale sia mutata contro
questo spaventoso abuso di bambini".
La Coalizione internazionale stima che mezzo milione di minori siano oggi impiegati negli
eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi; piu' di 300.000 di
questi prendono parte ai combattimenti in 35 paesi. Il problema, come descritto nel Global
Report 2001 della Coalizione internazionale, e' particolarmente grave in tutta l'Africa,
ma anche in Afghanistan, Sry Lanka, Colombia, Peru', Medio Oriente, Cecenia, Paraguay.
Della Coalizione Italiana "Stop all'uso dei bambini soldato!", nata il 19 aprile
1999, fanno parte Amnesty International, Unicef-Comitato Italiano, Societa' degli
Amici-Quaccheri, COCIS, Terre des Hommes-Italia, Jesuit Refugee Service-CentroAstalli,
Coopi-Cooperazione Internazionale, Volontari nel mondo-FOCSIV, Telefono Azzurro, Alisei,
Save the Children-Italia, Intersos.
Per ulteriori informazioni: Coalizione italiana "Stop all'uso dei bambini
soldato!" www.bambinisoldato.it
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Luogo: Israele
Tema: i soldati israeliani disertano
Data: 11/2/02
Fonte: Agenzia di base (www.altracitta.org)
Sono gia' piu' di 200 i soldati e ufficiali israeliani che si rifiutano di prestare
servizio nei territori occupati: "Non vogliamo essere gli aguzzini dei palestinesi.
Non obbediremo piu' agli ordini illegali" che hanno "il solo scopo di dominare,
espellere, affamare e umiliare un intero popolo", dopo che "con i nostri occhi
abbiamo visto il prezzo di sangue che l'occupazione impone su entrambe le parti di questa
divisione".
Questo si legge nel loro sito web che raccoglie adesioni e solidarieta'. I disobbedienti
rischiano il carcere per insubordinazione e 48 di loro sono gia' stati rimossi.
Info su: www.seruv.org
La petizione firmata dai riservisti israeliani e' online all'indirizzo: http://seruv.nethost.co.il/
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Luogo: Sudan
Tema: annullata condanna a morte
Data: 11/2/02
Fonte: MISNA www.misna.org)
11 febbraio (MISNA) - Nel pomeriggio di sabato, il governo sudanese, sollecitato
ripetutamente dalla Comunita' di Sant'Egidio, ha annunciato l'annullamento della condanna
a morte per lapidazione nei confronti della diciottenne Abok Alfa Akok. La giovane donna,
di religione cristiana, era stata condannata alla pena capitale per lapidazione, secondo
quanto prescritto dalla shari'a (legge islamica) con l'accusa di adulterio per essere
rimasta incinta in seguito a un rapporto extraconiugale. Abok Alfa Akok, del gruppo etnico
Dinka, era stata giudicata da un tribunale di Nyala (Darfur del Sud), senza avere avuto
modo di difendersi ne' durante le fasi dell'interrogatorio ne' in quelle del dibattimento,
avvenute in arabo, lingua che lei non comprende. "Si tratta di un fatto
importante", ha commentato padre John Antonini, direttore della Comboni Press, che ha
espresso apprezzamento per l'intervento delle autorita' di Khartoum in favore della
giovane donna. "La struttura decentrata dei tribunali islamici, messa a punto nel
passato da Hassan el Turabi, ideologo del fondamentalismo sudanese, e' purtroppo ancora
operativa, il che rende difficile il monitoraggio da parte delle autorita' centrali",
commenta il religioso. "Molti di questi casi giudiziari -prosegue- vengono notificati
a Khartoum solo attraverso l'azione delle agenzie per la difesa dei diritti umani".
Info: Segreteria Campagna Sudan Via Porpora, 26 - 20131 Milano
E-mail: segreteria@campagnasudan.it - http://www.campagnasudan.it
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Luogo: La Terra
Tema: Globalizzare i Diritti Umani
Data: 10/2/02
Fonte: AceA (www.consumietici.it)
La Piattaforma Internazionale per la Globalizzazione dei Diritti Umani prosegue nel suo
cammino di promozione mondiale dei diritti e delle liberta' di ogni uomo e di ogni popolo.
Ad oggi, la domanda sociale di Globalizzare i Diritti Umani riceve l'adesione di 2830
entita' di 115 Paesi per un complessivo appoggio che supera i dieci milioni di persone. Le
ultime adesioni arrivano fondamentalmente dall'India, dall'Italia e dalla Spagna;
sottolineiamo quelle del Commissario Europeo per i Diritti Umani, Álvaro Gil-Robles,
della Asian Human Rights Commission, de la Confederación de Asociaciones de Vecinos de
España e della citta' spagnola di Albacete.
Lista abbreviata delle entita' che aderiscono: www.spglobal.org/plataforma/lista.htm
Lista delle personalita' che aderiscono: www.spglobal.org/plataforma/listaperso.htm
Info e contatti: mkravina@hotmail.com (per
l'Italia) administracion@spglobal.org
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Luogo: Brasile
Tema: concluso il Forum di Porto Alegre
Data: 5/2/02
Fonte: Internazionale
La seconda edizione del Forum sociale mondiale si e' conclusa il 5 febbraio a Porto Alegre
con una grande festa che ha coinvolto l'intera citta' dello Stato brasiliano del Rio
Grande do Sul. Almeno 70mila persone provenienti da 154 paesi hanno partecipato a sei
giorni di seminari ufficiali e autogestiti. Lo slogan "Un altro mondo e' possibile,
se la gente lo vuole" e' diventato l'inno del forum. Il documento conclusivo,
approvato dal forum, e' centrato su tre punti: resistenza al neoliberismo, al militarismo
e alla guerra. Alcuni degli interventi piu' interessanti sono online sul sito www.portoalegre2002.org.
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Luogo: Madagascar
Tema: sciopero silenzioso contro i brogli
Data: 5/2/02
Fonte: Internazionale
L'opposizione malgascia ha organizzato uno sciopero silenzioso nella capitale Antananarivo
per protestare contro presunti brogli elettorali nel primo turno delle elezioni
presidenziali, che si e' svolto il 16 dicembre. Negozi, uffici e locali pubblici sono
rimasti chiusi. Il leader dell'opposizione, Marc Ravalomanana, rivendica la vittoria al
primo turno elettorale, nel quale avrebbe ottenuto il 52 per cento dei voti. L'Alta Corte
del Madagascar ha invece attribuito a Ravalomanana il 46,25 per cento
dei voti e al suo avversario e attuale presidente, Didier Ratsiraka, il 40,89 per cento
dei voti. Il ballottaggio e' fissato per il 24 febbraio.
Da un mese l'opposizione organizza ogni giorno marce pacifiche a cui partecipano centinaia
di migliaia di persone.
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** BUONE NUOVE ITALIA **
Luogo: Italia
Tema: campagna per il controllo sull'esportazione di armi
Data: 2/02
Fonte: Vita (web.vita.it), Amnesty International (www.amnesty.it)
In Italia esiste una legge, la 185/90, che favorisce il controllo sull'esportazione di
armi e che, tra l'altro, vieta il commercio verso i Paesi i cui governi sono responsabili
di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell'uomo.
In questi giorni il parlamento sta discutendo un decreto di legge che ne limiterebbe molto
l'efficacia, diminuendo i controlli e favorendo di fatto la produzione e l'esportazione.
Numerose associazioni hanno aderito alla campagna promossa dal settimanale Vita
"Difendiamo la 185". A questo indirizzo potrete trovare tutte le informazioni in
merito: http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=13497.
Le associazioni che aderiscono stanno anche preparando un appello da inviare ai
parlamentari affinche' la legge non venga modificata.
Sul tema si e' levata anche la protesta di Amnesty International: "Il Parlamento non
deve modificare la legge 185/90 sul commercio di armi" ha dichiarato oggi Marco
Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. "Dovrebbe
invece chiederne al Governo la piena applicazione, valorizzare le misure di trasparenza e
i divieti di esportazione verso quei paesi in cui armi e tecnologie militari potrebbero
essere utilizzate per consentire massicci abusi di diritti umani".
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Luogo: Italia
Tema: a settembre in commercio l'auto ad aria compressa
Data: 4/2/02
Fonte: m-list news@peacelink.it (www.peacelink.it)
E' prevista per il prossimo settembre la comparsa del primo modello fabbricato da un
impianto italiano della vettura ecologica ad aria compressa "a inquinamento
zero",
inventata e brevettata dall'ingegnere francese Guy Negre, un ex progettista della Renault.
L'impianto italiano - il primo di quelli francesi ha aperto i battenti a Nizza in questi
giorni - si prevede che sforni circa 3000 automobili nell'arco di tre mesi.
Il motore della Eolo "utilizza l'aria come unica energia imbarcata, in grado di far
muovere l'autovettura alla velocita' di 110 chilometri orari, con un'autonomia garantita
di 200 chilometri, al solo costo di 0,8 euro", e' scritto nel depliant che presenta
la nuova vettura. E' l'iniezione di aria a causare l'aumento della pressione nel motore, e
dunque il movimento del pistone.
Per fare un "pieno" basta un compressore a 300 atmosfere, che secondo il
progetto sara' integrato nei veicolo, e una presa di energia elettrica. Per immagazzinare
l'area nei quattro contenitori posti sotto il pianale del veicolo occorrono dalle 4 alle 7
ore, secondo il tipo di compressore.
Il przzo di una vetura si aggirera' tra i 10.000 e gli 11.000 Euro.
Secondo i costruttori la Eolo, che prende il suo nome dal Dio dei venti, non produce
inquinamento, espellendo solo aria a una temperatura di 20 gradi sotto zero.
www.eoloauto.it
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