Subject: Mozambico 7 marzo
Date sent: Tue, 7 Mar 2000 16:36:20 +0100
Organization: aifo
Bologna, 7 marzo 2000
COMUNICATO STAMPA
MOZAMBICO: ANZITUTTO SOPRAVVIVERE
In poche ore le acque hanno spazzato via i sacrifici di decenni. Bisogna sopravvivere
alla furia delle acque, alla denutrizione, all'epidemia di colera, alla malaria e alle
parassitosi, al dolore per la perdita della casa e di ogni bene, alla lacerazione per la
perdita di familiari.
Accanto a chi riuscira a sopravvivere a tutto questo c'e la solidarieta internazionale.
L'AIFO, da vent'anni in Mozambico, e sul posto con i suoi medici. Ecco quanto
comunica il dr. Catalini:
"Dire che la situazione e drammatica e dire poco. Stime ufficiali indicano
attualmente in 230.000 le famiglie che hanno perso tutto a causa delle inondazioni ed a
quasi due milioni le persone colpite; gran parte di queste sono a rischio di epidemie come
colera, malattie diarroiche ed anche malaria. Il colera già falcia dalle 15 alle 20
persone al giorno nella sola citta di Beira.
In tutte le province sono stati installati centri di accoglienza ma cominciano a
scarseggiare tende, coperte, farmaci, viveri e vestiario. Piu di 150 ettari di
coltivazioni di alimenti di prima necessita sono andati completamente distrutti.
Almeno 30.000 capi di bestiame sono morti. Nei mercati mancano gli articoli di prima
necessita ed il combustibile.
In Chokwe (Gaza) sono state evacuate 2.000 persone che ora si trovano in vari centri di
accoglienza. Quasi la meta dei 60.000 abitanti di Chokwe hanno abbandonato la citta.
Negozi e magazzini sono stati saccheggiati. Il ponte sulla strada per Xai-Xai, che
attraversa il fiume Limpopo, e completamente sommerso e non sono visibili nemmeno i
parapetti. In questo punto il livello del fiume e salito di piu di otto metri e l'acqua ha
raggiunto i primi piani degli edifici della citta. Si sta cercando di evacuare, con
imbarcazioni, circa 500 persone che sono isolate nella zona bassa della citta.
Nella provincia di Inhambane, isolata da nord e da sud, mancano i viveri e non c'e piu
combustibile. Si cerca di fare arrivare i rifornimenti per via mare. Una nave ha
attraccato, nel porto di Inhambane, con un carico minimo di combustibile e 5 tonnellate di
farmaci urgenti. Un'altra nave non ha potuto entrare in porto per mancanza di fondale.
Nella provincia di Sofala, particolarmente nella citta di Machanga, una delle zone piu
colpite dalle inondazioni del fiume Save, la situazione si e aggravata con la comparsa di
casi di denutrizione, malaria, anemie".
Il dr. Nicola Catalini e raggiungibile telefonicamente a Maputo. Il dr. Leonida
Compostella e sua moglie Giovanna sono isolati ad Homoine nella provincia di Inhambane.
Stanno attivamente collaborando con le autorita locali in questa fase di primo soccorso e
soprattutto stanno tentando di raccogliere il maggior numero di elementi possibili per
pianificare le attivita di ricostruzione ed uscire quanto prima dalla fase di emergenza.
Per informazioni:
AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau - tel. 051 433402
Per contributi:
CCP n. 7484 intestato a : AIFO, via Borselli, 4-6 40135 BOLOGNA
specificando nella causale: "SOS MOZAMBICO"
oppure C/C 505050 Banca Popolare Etica - Padova ABI 5018 CAB 12100
Ufficio Stampa AIFO - Michela Di Gennaro, 051 433402 - 0328 6223901
AIFO in Mozambico
L'AIFO e presente in Mozambico dal 1981, quando la guerra civile ancora devastava il
paese.
La collaborazione ha avuto inizio su proposta del Ministero della Sanita della Repubblica
del Mozambico a sostegno del programma nazionale di lotta alla lebbra (ELAL). A partire
dagli anni '90 l'AIFO ha sostenuto programmi di sanità di base ed interventi alimentari
di emergenza in particolare nella provincia di Nampula. Tra le province del sud del Paese,
e sempre stata data particolare attenzione alla provincia di Inhambane, dove viene
anche fornito appoggio alle attivita di fisioterapia e di riabilitazione dei malati con
handicap. Nel distretto di Homoine, si sta dando sostegno ad alcune attivita di sviluppo
sociale e sanitario, in collaborazione con la Direzione Distrettuale di Sanita e la locale
Missione Cattolica. Scopo del progetto e quello di migliorare lo stato di salute e la
qualita della vita delle popolazioni del distretto di Homoine con particolare attenzione
alla prevenzione e alla cura delle malattie piu comuni (malaria, polmonite, tubercolosi,
diarrea, malnutrizione, anemia). Condizione necessaria alla riuscita di qualsiasi
programma sanitario e poter disporre di strutture sanitarie in buone condizioni: per
questo e stato previsto un intervento di ristrutturazione dell'ospedale principale di
Homoine ed il suo arredamento. E' stata anche prevista la ricostruzione dei posti sanitari
sul territorio del distretto. Per far fronte alla necessita di acqua potabile era
anche stata avviata la costruzione di un pozzo, accanto all'ospedale di Homoine, per gli
ammalati e la popolazione circostante. Le strategie d'intervento dell'AIFO privilegiano la
formazione di personale locale e la promozione di processi di autosviluppo a tal fine si e
avviata la collaborazione con alcune ONG locali: ADEMO e Obra Dos Leprosos nella loro
opera di reinserimento sociale dei disabili. Un particolare sostegno e offerto a gruppi
informali di donne per progetti di microcredito finalizzati allo sviluppo rurale, alla
sanita di base ed all'alfabetizzazione degli adulti. Ecco perche a fronte di un intervento
impegnativo sia sul piano finanziario che sul piano delle attivita realizzate sono solo
nove le persone espatriate che si sono avvicendate fino ad oggi.
Attualmente sono presenti il dr. Leonida Compostella e la sig.ra Giovanna Rozza per
il programma di salute di base nel distretto di Homoine e Funhalouro (provincia di
Inhambane); il dr. Nicola Catalini a Maputo come consulente al programma nazionale di
lotta all'hanseniasi; la dr.ssa Vincenza Lo Russo a Nampula per coordinare le attivita di
lotta all'hanseniasi e tubercolosi in quel distretto. A testimoniare i rapporti di
reciproca stima costruiti nel corso di questi anni tra l'AIFO e le istituzioni e la
popolazione mozambicana e la nomina del dott. Compostella a responsabile sanitario della
sua provincia. Unico medico straniero ad avere un incarico di questo tipo.
L'AIFO e un Organismo Non Governativo (ONG) di cooperazione sanitaria internazionale riconosciuto idoneo a realizzare progetti nei paesi in via di sviluppo dall'Unione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri. Collabora attivamente con alcune agenzie delle Nazioni Unite, in particolar modo con l'Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) di cui e partner ufficiale. E attualmente presente in Africa, America Latina, Asia e Oceania con 180 progetti d'intervento. L'AIFO realizza i suoi interventi senza alcuna discriminazione di credo o cultura. Si ispira al messaggio di giustizia e di amore di Raoul Follereau.
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