Pubblica solo notizie sui progressi sociali, scientifici, culturali dell'essere umano.
N. 3, 23 Giugno 1999
MATERIALI
Pubblichiamo la bellissima prefazione dello scrittore Massimo Carlotto al libro Il
Tritacarne di Karl Guillen; la pubblicazione di questo libro da parte dell'Associazione
editoriale umanista Multimage si inquadra nella campagna per evitare che l'autore sia
condannato a morte nel processo che lo vede accusato di omicidio e che si svolgera' ad
agosto di quest'anno; e' anche una campagna per la giustizia e i diritti umani negli Stati
Uniti di cui e' promotrice anche la nostra agenzia stampa, insieme a una miriade di
associazioni, gruppi e persone diverse.
Tutte le informazioni sulla campagna le trovate sul sito: http://www.pegacity.it/cultura/sistampi/karl/
Prefazione al "IL TRITACARNE" di Karl
Guillen
di Massimo Carlotto
I secondini del carcere di Florence hanno spezzato le dita della mano destra di Karl
Louis Guillen per impedirgli di scrivere questo libro. Per un anno e mezzo la direzione
dello stesso Istituto gli ha sequestrato la macchina da scrivere. Per tre lunghi anni
appunti e manoscritti sono stati puntualmente distrutti nel corso di innumerevoli
perquisizioni arbitrarie e condotte con metodi assolutamente illegali.
Guillen, murato vivo in una sezione di isolamento, e' riuscito ugualmente a terminare il
dattiloscritto e a farlo uscire dal carcere.
Il tritacarne del titolo e' il sistema giudiziario dellArizona, stato del sud
arretrato e reazionario, privo della benche' minima cultura giuridica.
Guillen lo analizza in tutti i suoi aspetti e svela gli scandalosi meccanismi economici
che lo regolano. In Arizona (e in molti altri stati) la giustizia e' un grande business.
Politici, poliziotti e giudici si danno un gran daffare per procurare uomini e donne per
la grande fabbrica della prigione. Ovviamente non si tratta di persone in grado di pagarsi
un avvocato decente ma appartenenti a ceti marginali o minoranze etniche come lindigente
mezzosangue Cherokee Karl Louis Guillen. Il sistema investigativo-processuale si basa
quasi esclusivamente sulla concessione di benefici ai collaboratori in grado di accusare
altre persone.
Su queste premesse Guillen e' stato condannato a una lunga pena detentiva per le
dichiarazioni di un pluripregiudicato che lo ha accusato di aver pensato di
commettere un crimine. I reati che hanno portato Guillen in carcere sono
semplicemente inesistenti. Ma se Guillen oggi rischia la pena di morte e' per essersi
sottratto alla logica della delazione e per aver sfidato il sistema giudiziario dellArizona
cercando di far valere i propri diritti alla difesa. Guillen e' stato accusato di aver
ucciso un detenuto il 15 agosto del 93 nella sala mensa durante una rissa. In
realta' e' vittima di una trappola organizzata dallUnita' Speciale dIntervento,
sezione informazione e sicurezza, vale a dire la struttura che si occupa della rete di
spie allinterno dei carceri. La violenza tra detenuti, tra le gang e quella a sfondo
razziale sono fomentate e gestite dalle guardie e dalla direzione degli istituti di pena.
Servono a mantenere le strutture in perenne stato di allerta e a regime di massima
sicurezza, oltre che a spingere i detenuti piu' deboli a collaborare in ogni modo
e a ottenere continue sovvenzioni statali per le gratifiche del personale. Non a caso il
Dipartimento Correzionale dellArizona occupa la maggior parte degli impiegati
statali. Nel bilancio dello stato e' la voce piu' consistente: 400 milioni di dollari
annui. Una cifra da capogiro. Eppure i detenuti soffrono la fame: la loro dieta non supera
le duemilaottocento calorie giornaliere. Un detenuto in isolamento e' quotato
cinquantamila dollari allanno ed esperti superpagati si affrettano a diagnosticare
disordini antisociali per allungare pene ed esagerare livelli di pericolosita'
come e' successo a Guillen che si e' visto affiliare dufficio alla gang della
Supremazia Bianca, considerato un gruppo di minaccia della sicurezza,
nonostante la sua origine Cherokee.
Questo libro e' un atto daccusa preciso, circonstanziato e di grande valore
probatorio per difendere la causa di Karl Louis Guillen. Un uomo coraggioso, con un grande
senso della solidarieta', a cui sono negati da anni i piu' elementari diritti umani.
Possiamo salvargli la vita solo facendo sentire la nostra voce. Non solo per chiedere
clemenza. Karl e' un uomo innocente e attraverso il suo libro conosciamo gli errori, le
falsita', le reticenze e i nomi dei responsabili della sua allucinante odissea processuale
e carceraria. Karl ha bisogno di essere sostenuto nella sua battaglia contro Il
tritacarne, un sistema inumano, immorale e corrotto.
Salviamo la vita a Karl Louis Guillen restituendolo a una vita dignitosa. Un atto di
Giustizia. Nulla di piu'.
Distribuita su internet via e-mail e sul web:
http://www.peacelink.it/users/buone/
http://www.umanisti.it/buonenuove/
versione spagnola:
http://www.mdnh.org/buenasnuevas
Ci si puo' iscrivere alla mailing-list inviando un msg a: listserver@peacelink.it senza subject e con, nel
testo:
subscribe buone
oppure collegandosi al sito: http://www.onelist.com/subscribe.cgi/buonenuove
Si puņ ricevere solo il bollettino quindicinale scrivendo in una mail
voglio ricevere Buone Nuove
CONTRIBUTI SU INTERNET ALLE MAIL:
turquet@dada.it
Via telefono e fax: 055/580422
In caso di dubbi contattate il nostro caporedattore, Olivier Turquet