ostiNATI per la PACE

Il 4.10 concerto al presidio con alcuni musicisti della Fenice di Venezia

Lunedì 4 ottobre alle ore 19.30, presso il presidio nonviolento davanti a Palazzo Chigi a Roma, si terrà il concerto per il ritiro delle truppe dall'Iraq di alcuni Musicisti del Teatro La Fenice di Venezia. "Sara, che suona alla Fenice di Venezia, legge del presidio sulla mailinglist, parla con i suoi amici musicisti e propone di venire a suonare a Roma... questa è una bellissima energia messa a disposizione... un vero esempio di lavoro di rete" dice Luigi Pirelli, uno dei coordinatori del Gruppo di Azione Nonviolenta romano che sta animando il presidio dallo scorso mercoledì 22 settembre.
30 settembre 2004

Per contatti:
e-mail: artundici@libero.it
web dei presidi permanenti in Italia: www.ostinatiperlapace.org

Presidio Permanente - Massimo Dall'Olio: 3394422245
Laura Gentile: 3475168116
Luigi Pirelli: 0687090966

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CONCERTO

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Nicola Boscaro, violoncello
Sara Michieletto, violino
Gix, violino
Roberta Rapparini, flauto

brani tradizionali Klezmer, Palestinese e
contemporanea della scuola veneta

Parte I
- Balada para un loco
- Khosid dance
- Uen-a-Ramallah
- Khasene March
- Tillaat-ia-ma

Parte II
- Gabriella Zen: "L Angelo protettore come compagno dell'uomo"

- Johann Sebastian Bach, Preludio dalla Suite n. 1
- Nildo Sanvido, "Bordone 3"
- W. Gluck: "Danza degli spiriti beati"

Parte III
- Maramaros
- Bint shalabya
- Khosid wedding
- Al-haluadi
- Khusidlekh

Finale:

- Balada para un loco-2

*********** Dettagli ***********

PARTE I
"Balada para un loco" (ossia, Ballata per un pazzo), scritto da Astor Piazzolla

Un popolo errante, il popolo ebreo. E ogni luogo in cui gli ebrei sono passati
ha lasciato segni indelebili nella musica che essi hanno scritto. "KHOSID Dance"
risente di melodie della Transilvania e l'intero pezzo sembra più quasi una
musica ungherese, una ciarda, che una musica klezmer.

"Uen-a-Ramallah" è la canzone tradizionale più conosciuta in Palestina.
Un tema tipicamente orientaleggiante verrà interpretato e trasformato dal
violino, in un vortice che richiama i profumi di spezie e il canto dei muezzin
di Ramallah.

In "Khasene March" la musica klezmer abbandona per un attimo il suo tocco
orientaleggiante per avvicinarsi ai giochi armonici della musica occidentale.

Una canzone che parla di sole e che ricorda la vita pastorale che i palestinesi
conducevano un tempo è questa bellissima "Tillaat-ia-ma...".
Eccola in un arrangiamento inedito, eseguito specialmente per voi da Sara,
Nicola, Gix e Roberta.

PARTE II

Di stampo più classico ed europeo, questa seconda parte del concerto si carica
di significati allegorici e musicali complessi da esprimere.

Alcuni brani sono stati partoriti da artisti contemporanei veneziani e saranno
eseguiti stasera per la prima volta a Roma. Altri sono stati scritti da autori
tedeschi che hanno fatto la storia della musica occidentale: Bach e Gluck.

Apriamo una porta che si affaccia su un tempo e uno spazio diversi, dunque.
Dopo questo breve viaggio tra Israele e Palestina ci spostiamo in Italia, nella nostra Italia del 2004, un Italia un po' rarefatta e un po' stordita.
"L Angelo protettore come compagno dell'uomo", scritta recentemente dalla
compositrice veneziana Gabriella Zen, è una musica che può rappresentare sogni e incubi dell'italiano di oggi.
Sarà eseguita stasera per la prima volta a Roma dalla splendida violinista Gix.

Una delle composizioni più belle mai scritte per violoncello solo è il Preludio dalla Suite n. 1 di Johann Sebastian Bach, sintesi di antico e moderno, gioiello di purezza ed equilibrio. La ascolteremo oggi nell'interpretazione di Nicola Bòscaro.

Anche il "Bordone 3" di Nildo Sanvido viene eseguito per la prima volta a Roma.
Un'occasione speciale per ammirare la capacità drammatica ed espressiva che il
compositore riesce a conferire ad un unico strumento: il violino.
(Questo brano richiede l'uso della spazialità come componente fondante del
pezzo. Viene perciò chiesto di chiudere gli occhi e ascoltare il suono, da
ovunque esso provenga, senza voltarsi, ascoltando anche la direzione del suono, oltre che il suo contenuto.) Ecco il Bordone n.3 nella esecuzione di Sara Michieletto.

Una consolazione purificatrice è l'idea che Gluck ha della musica, ed è forse
anche ciò di cui noi tutti abbiamo un po' bisogno in questi tempi. Nella "Danza degli spiriti beati", tratta dall'opera Orfeo ed Euridice, ascolteremo Roberta Rapparini al flauto accompagnata dagli archi Gix, Sara e Nicola.

PARTE III
E dopo questa parentesi lirica, ritorniamo ai ritmi della musica klezmer con
"Dance from Maramaròs", che si infuocano nei vortici tzigani e nei movimenti
rutilanti della "musica giudea di Transilvania".

E dopo tanto fuoco, si passa ad una musica araba-palestinese di chiaro influsso orientale, che parla d'amore e di struggimento. "al-Bint shalabiya"!

"Khosid Wedding Dance" è una musica klezmer suonata durante le feste di
matrimonio: scoppiettante e da ballare, è proprio un invito ad alzarsi in piedi e danzare.

Come "Uen-a-Ramallah" anche la musica che ascolteremo ora è celeberrima in
Palestina. Se andrete nel West Bank quasi certamente vi capiterà di ascoltare
"al-Heluadi", musica molto caratteristica sia melodicamente che ritmicamente.

Tornando alla cultura cassidica, ecco "Khusidlekh", un brano delizioso che
invita ad accompagnare con danze e battiti di mano, seguendolo nel suo vorticoso
accelerare!

Il concerto è arrivato alla fine. E in questa magica atmosfera il saluto come la presentazione non sara' nè con musiche mediorientali, nè europee, ma col tango argentino del geniale Piazzolla.
Non sappiamo chi sia il "loco", il pazzo, al quale lui ha dedicato questa
Ballata, ma a noi piace dedicarla al pazzo che c'è in ognuno di noi, che ci
tiene svegli e vivi!