ostiNATI per la PACE

Trento, saluto di pace al monumento al disertore

La Rete di Lilliput del Trentino e il Gruppo di Azione Nonviolenta si appellano per una forte partecipazione in occasione del ritorno in piazza del monumento al disertore, previsto per sabato 12 febbraio dalle ore 16.00 in Largo Carducci, nel centro storico di Trento. Richiamando il valore storico della figura del disertore, il monumento vuole far riflettere su come viene riprodotta nella nostra società la cultura della guerra.
9 febbraio 2005 - Andrea Trentini

La Rete di Lilliput del Trentino e il Gruppo di Azione Nonviolenta si appellano per una forte partecipazione in occasione del ritorno in piazza del monumento al disertore, previsto per sabato 12 febbraio dalle ore 16.00 in Largo Carducci, nel centro storico di Trento. Richiamando il valore storico della figura del disertore, il monumento vuole far riflettere su come viene riprodotta nella nostra società la cultura della guerra.

La presenza in piazza cade all'interno della giornata di sensibilizzazione e di inform-azione sul tema degli armamenti e sull'impatto che hanno per lo sviluppo nel mondo, promossa dal Network italiano sul Disarmo (http://www.disarmo.org). Solo nel 2003 le spese militari mondiali sono cresciute, in termini reali, dell'11%: un tasso di incremento quasi doppio rispetto al comunque già notevole 6,5% registrato nel 2002. Prendendo a riferimento l'ultimo biennio si arriva ad un aumento del 18% che fa lievitare il valore complessivo dei fondi assegnati all'ambito militare fino a 956 miliardi di dollari (correnti). A livello locale da segnalare l'adesione della cooperativa del commercio equo Mandacarù che esporrà nelle botteghe dei materiali informativi.

La giornata sarà anche l’occasione per informare sul riforma delle leggi penali militari (di pace e di guerra) che il prossimo 21 febbraio si discuterà alla Camera dei deputati. L'approvazione della delega comporterebbe, fra l'altro, che in paesi dove i militari italiani sono presenti, ad esempio in Iraq, il Codice Penale Militare di Guerra verrebbe applicato anche per i civili (ad esempio volontari di ONG in missione umanitaria e giornalisti), con grosse ricadute in tema di libertà di informazione. Per questo viene promosso l'appello ad attivarsi per fermare l'approvazione della delega (http://www.ostinatiperlapace.org). Risulta, quindi, urgente reagire alla sistematica compressione delle garanzie costituzionali (basti pensare alla violazione dell'art. 11 della Costituzione), affermando e salvaguardando con forza la libertà di informazione ed il diritto ad informare ed essere informati, soprattutto riguardo a fatti di forte drammaticità e peso civile, nei quali una corretta informazione è principio della capacità di controllo e valutazione dell'operato delle istituzioni a governo del Paese.

Per tutto il pomeriggio sarà presente un presidio-gazebo in Largo Carducci, in centro a Trento per sostenere la Campagna Controllarmi del network disarmo e presentare le prossime serate di confronto organizzate sulla visione della figura del disertore nella storia e sulla privatizzazione dei nuovi eserciti. A breve ci sarà una conferma del programma generale.