ostiNATI per la PACE

La cronaca di Sagitta

Una serata al presidio in compagnia delle Donne in Nero e di amici che vengono da lontano.
17 febbraio 2005 - Sagitta

Dopo la riunione sulla riforma del codice penale militare di pace e di guerra, Daniela, Ilaria,Anna, Stefano, Stefania e Chiara vanno forse a casa dalle famiglie che li attendono (come hanno detto per cacciarli dalla sede della federazione nazionale della stampa, dove secondo l’italica abitudine si attardavano un po’)?
Nooo! C’è il presidio davanti Palazzo Chigi, come tutti i giorni, dalle sette e mezza alle nove e mezza circa 10 di sera.
I nostri quindi sono andati, chi in macchina e chi valorosamente a piedi.
Del resto, al presidio c’erano anche le donne in nero con le loro fiaccole!
Lì hanno conosciuto Emilia, un’amica di Giuliana, che augurando una “buona lotta” ha gentilmente offerto loro una bottiglia di vino rosso per scaldarsi un po’.
Quando le donne in nero, infatti sono andate via, Chiara, Daniela, Ilaria,Anna, Massimiliano e Stefania sono rimasti seduti su un bel tappeto, tipo nomadi del deserto (ma faceva freddino), a bere e a mangiare la pizza.
Si è fermato lì con loro un giovane americano studente di scienze politiche e un incuriosito giovane giornalista francese.
Lo studente americano ha detto che anche lui era stato alla grande manifestazione per la pace a New York (evviva!), ma ora negli Stati Uniti, la rielezione di Bush aveva creato un certo sbandamento nel movimento pacifista…
Il giornalista francese ridacchiava sulle affermazioni di Daniela circa “la nostra stampa serva”.
Atmosfera anche un po’ internazionale, quindi (i nostri sono stati costretti a rispolverare un po’ del loro inglese).
Alla fine, alle nove e mezza questa volta tutti sono tornati a casa, pensando però a Giuliana che a casa, dalla famiglia che l’attende, ancora non può tornare.