L'apparizione della Madonna in Casalbordino
Nel luogo ove sorge l'Altare Maggiore del Santuario dedicato alla Madonna dei Miracoli, in C.da Pian del Lago di Casalbordino, ad un vecchietto della vicina Pollutri, di nome Alessandro Muzio, apparve Maria S.S. Aconferma della storicità di tale apparizione (a differenza di molte altre che sono basate sulla tradizione) esiste un documento scritto consistente nel suo dettagliato racconto redatto da Don Giuseppe Muzio, figlio di quell'Alessandro che aveva ricevuto l'Apparizione, quand'era Parroco di Pollutri, in un libro di detta Parrocchia detto "Unico" (siccome comprendente i Battezzati, i Morti, i Confermati ed i Matrimoni). La detta relazione è stata ora pubblicata in fotocopia nel volumetto "Devozione alla Madonna dei Miracoli", scritto recentemente da P. Giuseppe Febbo, Monaco Benedettino, e stampato a cura della Editrice Il Nuovo di Vasto. Orbene tale documento fotocopiato, per le cattive condizioni di conservazione dell'originale, allorchè menziona l'anno dell'apparizione, mentre è molto chiaro sulle prime due cifre (15.....), non lo è altrettanto per la terza e la quarta (anche se quest'ultima sembra un " 7 "). E poichè in precedenza il detto Parroco aveva parlato del lunedì successivo alla Pentecoste (ricaduta il 10 giugno), tale anno è stato inteso come "1527" (tant'è che nel 1927 si svolsero grandissimi festeggiamenti per il quarto c e n t e n a r i o dell'Apparizione). Però la detta "Memoria Muziana", che occupa la terzultima e penultima pagina del detto Libro Parrocchiale, poichè seguita dall'ultima pagina certamente redatta il 7.2.1614, farebbe ritenere che al momento della sua redazione il suo autore (nato certamente prima dell'Apparizione quando suo padre aveva 70 anni, per stessa attestazione del detto figlio) avesse un'età di più di ... cento anni, ed addirittura 120 anni alla data della morte avvenuta certamente nel 1631. Il che non sembrava possibile, cosicchè gli storici più recenti hanno ritenuto doveroso, spostare la data dell'Apparizione ad epoca di molto successiva, e quindi all'11.6.1576, anche perchè il 10 dello stesso mese di quest'anno era ricaduta la festività della Pentecoste. Senonchè questa Redazione è venuta in possesso di un manoscritto originale, redatto circa cento anni fa, dal Sac. Nicola Cieri, di Pollutri, che tratta l'Apparizione in questione da un punto di vista storico, teologico, e scientifico (manoscritto da cui sono state tratte le seguenti notizie), il quale torna alla vecchia data del 1527 superando l'ostacolo dell'età di Don Giuseppe Muzio con il precisare e dimostrare (citando altri Libri anche delle vicine Parrocchie) che all'epoca non erano "infrequenti....casi d'una vita meglio che secolare" (ad es. nella stessa Pollutri un cittadino "homo di 102 anni...morse il 29.9.1602, ed un altro" di 97 anni ... morse ... ad hora di magnare" il 10.10.1625; ed a Villalfonsina, in appena 12 anni - dal 1705 al 1712 -, morirono tre persone di 100 anni, ed una quarta addirittura di 115!...). Ma, e forse anche per la mancata pubblicazione e divulgazione del detto manoscritto, ormai si accetta pacificamente il 1576 come anno dell'Apparizione che ne occupa. Orbene, era il 10.6.1576, festa di Pentecoste. Nel pomeriggio s'era scatenato un violentissimo temporale per tutto il territorio di Casalbordino e di Pollutri. Questo temporale dovette essere davvero eccezionale dal momento che, per attestazione della stessa Maria Vergine, il Suo Figliuolo per i peccati dei cristiani aveva determinato di distruggere il mondo con grandine e tempesta. Il giorno successivo (che allora era pure festivo e di precetto come il Lunedì di Pasqua, fino alla Costituzione " Ex quo divina " del 7.6.1780 di Papa Pio VI), da Pollutri, Alessandro Muzio che aveva in C.da Pian del Lago di Casalbordino un poderetto seminato a grano, volle recarsi su tale campo per controllarne i danni subiti. Secondo il manoscritto suddetto (che cita la Memoria Muziana), giunto in territorio di Casalbordino sentì il suono delle campane annunziare l'Elevazione della S. Messa, e "riconoscente a Dio "s'inginocchiò" per adorare quel S.S. Sacramento". Pregava con fervore quando, in mezzo ad uno splendore che vinceva di gran lunga quello del sole "una donna cui Dio stampò sulla virginea fronte il raggio della Sua inarrivabile bellezza", tutta spirante "grazia e misericordia" così gli disse: "Deh, mio devoto, non dubitare; sappi che iersera il mio unigenito Figluolo pei molti peccati che si commettono quotidianamente dai cristiani aveva determinato di distruggere tutto il mondo con grandine e tempesta" sopraggiungendogli: "Vai pure allegramente nel tuo campo che non v'è danno veruno; torna poi, e dì al tuo Arciprete a non far profanare i giorni festivi, che per tale causa alle volte il Figliuol mio manda sulla faccia della terra grandine, tempesta e venti nocivi". Detto questo la Madonna disparve ed il luogo dell'Apparizione rimase completamente asciutto mentre tutt'intorno rimasero acqua e fango, così pure il podere del Muzio rimase asciutto e senza danno alcuno a differenza dei campi confinanti che rimasero totalmente distrutti. Tali condizioni del terreno del Muzio e del luogo dell'Apparizione furono constatati da centinaia di testimoni e delle Autorità Ecclesiastiche, cosicché il "popolo fedele non si contenne e ben presto con argomenti palpabili diè sfogo alla sua pietà e al suo amore verso la gran Madre di Dio " costruendo su quest'ultimo una Chiesetta poi trasformata in Santuario e poi ancora nell'attuale meraviglioso complesso edilizio inaugurato nel 1962, che hanno richiamato da sempre immensa devozione e continui pellegrinaggi, anche per moltissime grazie ricevute.