Atto di Consacrazione dei malati alla Madonna dei Miracoli
Immi n. 3 del 2005
O Mamma nostra dolce e cara, con
quanto amore siamo venuti a prostrarci
davanti al tuo Trono con tutte le nostre
necessità d'anima e corpo.
Tu lo sai, o Madonnina, che noi siamo
con Te sul Calvario sotto la Croce
di Gesù; lo sai che noi siamo tuoi figli
e lo vogliamo essere per sempre. A te
consacriamo il nostro cuore afflitto, il
nostro corpo martoriato, il nostro spirito
assetato di pace e amore.
O Mamma celeste, Tu vedi le debolezze
della nostra carne e del nostro spirito,
deh!, presentale a Gesù perché
le guarisca. Rendici capaci, Ti supplichiamo,
di soffrire con merito e porta al
caro Gesù tutte le anime che ne sono lontane.
Fa' che l'apostolato della nostra
inazione sia veramente fecondo di conquiste
per la Chiesa, e infine facci sentire come
ad Alessandro la tua soave voce di Mamma:
"State tranquilli, figli fedeli,
verrete in Cielo a ricevere il premio di tutte
le vostre dolorose rinunzie ed immolazioni"
(Indulgenza 100 giorni)
+ G. B. Bosio Arc.
Tutti siamo in cammino per le vie del mondo, verso la nostra ultima destinazione, che è la patria celeste. Quaggù siamo solo di passaggio. Per questa ragione, nulla può darci il senso profondo della nostra vita terrena, lo stimolo a viverla come una breve fase di sperimentazione e insieme di arricchimento, quanto l'atteggiamento interiore di sentirsi pellegrini. I santuari mariani, sparsi in tutto il mondo, sono come le pietre miliari poste a segnare i tempi del nostro itinerario sulla terra: essi consentono una pausa di ristoro nel viaggio, per ridarci la gioia e la sicurezza del cammino, insieme con la forza di andare avanti, come oasi del deserto, nate ad offrire acqua ed ombra
Giovanni Paolo II, 19/03/1982