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La Proposta dell'Arcangelo Gabriele

Dicembre 2006

L'Arcangelo Gabriele


Bisogna riconoscere che la divina intelligenza dell’Arcangelo Gabriele ha saputo ben pre s e n t a re a Maria la proposta dell’Incarnazione! Infatti, diciamocelo chiaramente tra di noi, care amiche lettrici, quale donna oserebbe rifiutare di avere un figlio di cui si parla nei termini di Luca, 1, 32-33: “Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Quella, però, era solo una faccia della verità sulla futura vita di Cristo. L’altra faccia, quella terrena, dolorosa e sanguinante, Maria la venne a sapere solo a cose fatte, dopo la nascita del Bambino, al momento della Pre s e ntazione al Tempio per la Circoncisione, dal vecchio Simeone che, da uomo pienamente inserito in quello che era il maggior centro decisionale di Israele, evidentemente, ben conosceva la vita e la società di quel periodo e gli umori e le reazioni della sua gente, quando disse ciò che riporta sempre Luca, 2, 34- 3 5: “Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima””. Di fronte a queste osservazioni, mi sono sempre chiesta, ed ora voglio chiedere anche a voi: “ Se Maria fosse venuta a conoscenza, fin dal primo momento, di entrambe le verità sulla vita di Gesù, avrebbe accettato la proposta dell’Arcangelo?” Da parte mia mi sono risposta che siccome la Storia non si fa con i se e con i ma, benedetta sia quella mezza verità che ci ha portato la salvezza ed a cui, insieme a tutto ciò che costituisce la metà bella della vita, si sarà aggrappata anche Maria nei momenti difficili. Come forse dovremmo fare tutti noi. PERPETUA