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Il treno di Natale

Pasqua 2006

La parola ai lettori


Una sera, in attesa che la cena fosse pronta, seduto in poltrona, decido di dare uno sguardo al vostro giornale. Lo sguardo mi cade sull'articolo "IL TRENO DI NATALE", titolo alquanto fiabesco. Leggo e rimango "senza parole", di fiabesco c'era ben poco, era tutta "VITA" vera. E' una delle rarissime volte che vedo affrontare un argomento così"delicato" con un realismo, una sensibilità, una tenerezza e una sottile vena di sofferenza, senza mai cadere nella retorica, nella banalità e nel forzato ottimismo che spesso accompagnano simili articoli. L'autrice riesce a sintetizzare in modo magistrale l'evolversi della "VITA", partendo da quella visione fiabesca regalataci dalle persone a noi più care, con il loro affetto e la loro protezione, per poi scoprire da adulti che quella visione era solo merito loro. I singoli flash di vita, riportati nell' articolo, sono tutti da sottoscrivere lettera per lettera. Indirettamente, aggiungerei, l'autrice ha evidenziato con molta finezza che in questa "VITA", avere una grande sensibilità umana , ha il grande vantaggio di riuscire a percepire tutte le sue più piccole sfumature meravigliose, ma per contro anche tutte le sue grandi sofferenze, che ai molti sfuggono. La "VITA" purtroppo, nonostante questo grande articolo, è e resterà questa, con tutte le sue brutte e belle emozioni, ma sapere che ci siano persone con una grande sensibilità umana, ci fa sentire "un po' meglio". BUON ANNO e complimenti a tutta la redazione per le motivazioni che vi spingono a lavorare per questo giornale. Senzaparole