A Natale ... tanti malauguri?
È Natale. Si ripercorrono le tappe della storia del popolo d’Israele che portano alla nascita di Gesù tra noi, il Dio fatto carne, venuto a comunicare a tutti gli uomini la grandezza e la potenza del Suo Amore. È sempre un tempo ricco di emozioni nel quale trova spazio il rinnovo di tante devozioni e tradizioni, tempo di euforia per le varie preparazioni e organizzazioni, tempo di vacanza da tanti impegni, tempo di slancio negli acquisti e nei regali… tutta la vita e la quotidianità di questo periodo sembra animarsi di una certa corsa organizzativa per qualcosa di grande che sta per succedere, sembra tutto sia teso ad un avvenimento straordinario che non deve passare inosservato nella vita di nessuno.
Arriva la grande celebrazione e tutto è pronto, tutti sanno casa indossare, tutti sanno cosa regalare ad ognuno dei propri amici e parenti e persino ai semplici conoscenti, tutti sanno come dividersi e ritrovarsi nei vari giorni di festa a pranzi, cene, giochi vari e passeggiate per far contenti tutti e non far lagnare nessuno… e tutto si svolge nello scorrere dei giorni finchè passate le feste, tutte le cose ritornano alla normalità. Quello che ieri ti ha fatto il regalo oggi nemmeno ti saluta, quello che ha mangiato allo stesso tavolo con te non ha nessun interesse a sapere come stai e cosa fai, la povera nonnina di turno aspetta con ansia il prossimo Natale per riavere tutti a casa perché per tutto l’anno non c’è tempo di vederla e di passare del tempo con lei.. qualcuno avrà la casa con più cianfrusaglie per sbraitare contro chi gliele ha portate, qualcuno mangerà dolci di Natale fino a pasqua per le tante visite di cortesia che ha ricevuto, qualcuno sarà ben soddisfatto per aver sfoggiato l’abito all’ultima moda lasciando tutti a bocca aperta e qualche donnina rimarrà con un pizzico d’invidia nel cuore per non aver potuto superare tanta apparenza.. E per tutto questo ci vogliamo anche sprecare a dire buon Natale?
Cosa c’è di buono? Buono a proposito di che e di chi? Si festeggia la nascita del Figlio di Dio che, in tutto questo correre per fare, è il più dimenticato, il più inascoltato, il meno invitato e accolto e tu ti sprechi anche a dire buon Natale? Non sapevo che quando nasce qualcuno si fanno dei regali a se stessi, non sapevo che nei raduni si invitano tutti meno colui che è nato (guardate i nostri pranzi fatti di persone che nemmeno ricordano il segno della Croce, che non pregano da non so quando, che criticano la Chiesa e forse non sanno bene nemmeno chi è nato e come mai è festa) e non sapevo che i desideri del festeggiato non contassero nulla rispetto a quanto si organizza e ci si spreca a fare. Se proprio la memoria non m’inganna, visto che dopo i quarant’anni tutto può succedere, a Natale si festeggia la nascita del Figlio di Dio tra noi il cui nome è Gesù, mi pare che Lui sia nato povero in una stalla, riscaldato alla meno peggio da qualche animale lì presente, curato e amato da Maria la Sua dolcissima Madre e da Giuseppe Suo tenerissimo Padre, visitato e adorato da gente povera come i pastori che si sono tolti di bocca il poco che avevano per vivere per offrirlo a Colui che era appena nato.
Che differenza di festeggiamenti… in quell’epoca al centro il festeggiato e tutto il resto indirizzato a Lui, oggi al centro noi col festeggiato fuori dalla porta..
Caro Gesù, non so se a te piace veramente venire in mezzo a un guazzabuglio del genere, forse preferirai il cuore e la vita di tanti popoli nella povertà e nella miseria che non possono offrirti nulla ma che almeno non hanno il potere economico e organizzativo per snaturare un avvenimento così bello e cosi ricco d’Amore, ti prego solo di non permettere che le cose vadano sempre e solo così, perchè tanti cuori vorrebbero e potrebbero essere diversi.
Se vuoi, per quest’anno fermati pure a casa mia, è la casa di tutti, di tutta la comunità. Non vi troverai molti addobbi, è piccola e non abbiamo tempo di riempirla di cianfrusaglie, non vi troverai molti invitati ci saranno quelli di ogni giorno e di ogni domenica come sempre, non tanti regali non abbiamo mai aspettato il Natale per regalarci quello che ci serve e per cose che non servono non abbiamo soldi da buttare via, ci sono i poveri da aiutare, troverai più di un prete, saranno stanchi per le celebrazioni in tuo onore intenti a non trascurare l’attenzione a Te nato tra noi, troverai che in questa casa non si aspettano le grandi occasioni per auguri e auspici di bene, sentirai ripetere tante volte che lo slogan dello stare insieme è “amarsi e volersi bene” sempre a tutti i costi.
Se vuoi puoi fermarti qui quest’anno, troverai una piccola dose di Amore che potrà riscaldare il tuo cuore di fronte all’indifferenza con cui questo mondo ancora una volta manca di accoglierti.
Anzi fermati, perché ne sono proprio contento, spero che tutto sia di tuo gradimento, correrò il rischio e vivrò il sogno che anche Tu possa un giorno invitarmi a casa Tua. A questa Comunità, a questo mondo, chiedo di dare un senso più vero alla festa del Natale con un coinvolgimento più grande del cuore all’Amore e alla Verità che Cristo è venuto a regalarci. Se l’intenzione è quella di festeggiare il Natale come sempre, credetemi non me la sento proprio di augurarvelo bello, perché direi di essere contento nel vedervi sciupare il dono più bello che Dio viene a fare alla vostra vita e al vostro cuore e allora non posso che dirvi per questo Santo Natale: Tanti malauguri!!!
Don Silvio