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A L'Aquila la Marcia per la Pace

Natale 2009

terremoto abruzzo


La Giornata Mondiale della Pace è stata istituita da Papa Paolo VI l’8 dicembre 1967 con l’augurio che sia la nobile aspirazione dell’umanità “con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire”. Una iniziativa, scrive ancora nel messaggio istitutivo il Pontefice, che “vorrebbe incontrare l’adesione di tutti i veri amici della pace, come fosse iniziativa loro propria, ed esprimersi in libere forme, congeniali all’indole particolare di quanti avvertono quanto bella e quanto importante sia la consonanza d’ogni voce nel mondo per l’esaltazione di questo bene primario, che è la pace”. Accogliendo la proposta di Paolo VI, e facendo proprie le riflessioni che negli anni hanno accompagnato la Giornata (che viene celebrata il 1° Gennaio), Pax Christi, insieme con la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la Pace della CEI e la Caritas Italiana, realizza una Marcia che coinvolge ogni anno una diocesi diversa. Quest’anno la Marcia si realizzerà a L’Aquila, nei luoghi devastati dal sisma del 6 aprile scorso. Un percorso che, oltre a riprendere il cammino per la Pace e la salvaguardia del Creato (al centro del messaggio di quest’anno di Sua Santità Benedetto XVI), vuole esprimere solidarietà e vicinanza alle sorelle e ai fratelli aquilani. L’idea della Marcia affonda le radici nel racconto biblico e nella storia del Popolo d’Israele. Il patriarca Abramo abbandona Ur dei Caldei e s’incammina verso la Terra Promessa da Jahvé, Mosé guida Israele fuori dall’Egitto e dall’oppressione del Faraone, Gesù Cristo attraversa la Galilea delle Genti per predicare la lieta novella del Padre.
Marciare per la Pace non è soltanto un gesto puramente rituale, ma vuole essere un accostarsi a tutti gli uomini e le donne di buona volontà (riprendendo le parole di papa Giovanni XXIII) per intraprendere un cammino comune, un impegno che non si ferma alla notte del 1° Gennaio, ma prosegue tutto l’anno. Nei nostri luoghi quotidiani, dal lavoro alle parrocchie e a tutti gli ambiti dell’agire sociale. Un impegno a “liberare la Pace” dalle strutture di morte e di peccato, come le definì nel 1986 Giovanni Paolo II che invitò gli scienziati a disertare i laboratori di morte, che opprimono l’umanità e mettono a rischio il suo futuro.
Il programma e le informazioni logistiche per chi vuol partecipare sono disponibili online sul sito di Pax Christi Italia, http://www.paxchristi.it