Un'eco dal Santuario
Pasqua 2011
Un’eco risale, lontana
da vecchie pietre della cripta,
s’aggira fremente, guizzante,
balza tra gli archi, le volte,
risuona potente, vibrante
ne l’ardente cupola sonora:
“Madonne, Madonne, Madonne!”.
Non più quell’urlo sguaiato
del barbaro libro del Vate,
ma grido sommesso del cuore
di figli gementi, piangenti,
famiglie divise, confuse,
di uomini in cerca di sé,
popoli in cerca di pace,
malati ormai respinti
dalla scienza inadeguata:
“Madonna, Madonna, Madonna!”.
Va’, potente eco dolente,
raggiungi quel Cuore Materno,
che muova il Cuore del Figlio:
da triste diventi gioiosa
l’eco che ancora risuona:
“Madonna, Madonna, Madonna!”.
Antonella Iannucci