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Maria Maddalena

Marzo 2008

Forse l’unico merito che può giustamente vantare il contestatissimo romanzo di Dan Brown, Il codice Da Vinci, è quello di aver riportato l’attenzione su una delle figure femminili più discusse dei Vangeli come Maria Maddalena (o di Màgdala, come vuole più precisamente l’aggettivo latino Magdalena, che indica appunto l’omonimo villaggio di provenienza, nei pressi di Tiberiade, sullo stesso lago). E se è innegabile che questa donna ha avuto un rapporto speciale con Gesù, se non altro perché, come si vedrà, ebbe il singolare privilegio di essere stata probabilmente la prima a vederLo risorto, ecco allora che diventa particolarmente interessante tracciarne il ritratto (siamo anche nel mese della Festa della Donna), basandosi naturalmente, più che sulle fantasiose e furbacchione elucubrazioni dello scrittore statunitense, sui passi a lei dedicati, in verità piuttosto scarni, nelle Scritture canoniche.

Tre sono dunque i momenti della narrazione evangelica in cui compare, da sola o, molto più spesso, insieme ad altre donne:

- all’inizio della predicazione pubblica di Gesù, in cui si tratta di lei solo in Luca, 8,1-3:

    [...] In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.[...];


- durante la Crocifissione e la Sepoltura, a cui lei e le altre donne assistono, da lontano o da vicino, a seconda delle versioni: in Luca, 23, 49 e 55 si dice che


    [...] Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti. [...]

    Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.[...];

in Giovanni, 19,25 invece: « [...] Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. [...] »; mentre in Marco, 15,40-41 e 47 si ribadisce che


    [...] C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. [...]

    Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. [...],


così come in Matteo, 27, 55-56 e 61:


    [...] C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo. [...]

    Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.[...];


- al momento della Resurrezione, in cui, secondo almeno due Vangeli su quattro, alla Maddalena apparve per prima il Risorto dopo che i discepoli ebbero constatato il sepolcro vuoto e se ne furono tornati a casa ancora increduli: nel capitolo 20 di Giovanni, versetti 11-18, si legge infatti che


    [...] Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto. [...],


versione confermata in parte da Marco 16,9-10, in cui si attesta che Gesù,


    [...] Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. [...];


per gli altri due Vangeli, invece, Gesù apparve alla Maddalena e ad altre donne che erano andate insieme a lei al sepolcro o ne ricevono l’annuncio della Risurrezione dagli angeli (circostanza, questa, comunque presente in vario modo in tutte le versioni): in Matteo 28,1-6 e 9-10, si legge che

    [...] Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. [...] Ma l'angelo disse alle donne: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; [...]

    Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: "Salute a voi". Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno". [...],


mentre in Luca 24, 1-6 e 9-10 si dice che

    [...] Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, [le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea] si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. [...]

    E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. [...].

La storia della Maddalena che i Vangeli canonici ci restituiscono si può dunque riassumere più o meno in questi termini: durante il regno dell’imperatore Tiberio viveva a Màgdala, un villaggio della Galilea sul lago di Tiberiade, una donna di nome Maria. Non era affatto una prostituta, come una certa maliziosa tradizione artistica e letteraria ci ha tramandato (tradizione derivante peraltro dalla identificazione, operata nella XXXIII delle Omelie sui Vangeli di Gregorio Magno, tra Maria e la “peccatrice” del vasetto di profumo e dalla lettura, nel corso dei secoli, del termine generico di “peccatrice” nel suo significato particolare di “peccatrice carnale” e quindi di “prostituta”), ma semplicemente una persona che ad un certo punto della propria vita si venne a trovare in uno stato di profondissima depressione psicologica e morale (i “sette demoni” saranno stati entità diaboliche, ma anche le infinite forze oscure che affliggono l’umanità di allora e di oggi: disagio mentale, solitudine, diversità di ogni genere, incomunicabilità, egoismo e quant’altro).

L’incontro con Gesù le cambia la vita, perché la libera da ciò da cui nessun altro avrebbe potuto guarirla e soprattutto perché entra a far parte di quella comunità solidale di donne che segue, affianca e sostiene, anche economicamente, Lui e gli Apostoli (oggi scrivere “solidarietà femminile” è usare un bell’ossimoro, un’espressione composta di termini con significati opposti tra loro, come “ghiaccio bollente”) e che comprende componenti della famiglia terrena di Gesù (la Madonna e Maria di Cleofa), le madri di alcuni discepoli (il forte attaccamento delle donne ebree ai loro figli è proverbiale ed è stato oggetto anche di alcuni film satirici di Woody Allen) e persino donne dell’alta società come Giovanna, moglie di un funzionario della corte erodiana.

All’interno di questa comunità Maria stabilisce, secondo l’evangelista Giovanni, un legame umano molto forte con la famiglia terrena di Gesù (tanto da stare molto vicino ad essa durante la Sua Passione) e con Gesù stesso, visto che si reca da sola al sepolcro il primo giorno dopo il sabato guidata da quella sensibilità intuitiva che è tipicamente femminile, che piange amaramente quando vede che il Suo corpo è scomparso e tuttavia se ne mette tenacemente alla ricerca implorando in modo davvero commovente quello che crede il guardiano del cimitero e che, quando finalmente Gesù le si rivela, si sente addirittura intralciato dal suo slancio d’affetto nel ritorno al Padre, come se la sua parte umana volesse tanto restare con lei.

A tutto ciò fa da contraltare, purtroppo, il meschino atteggiamento degli Apostoli che, sputando tra l’altro, come si suol dire, anche nel piatto in cui mangiano, sono vittime della mentalità maschilista del tempo e non credono a Maria quando porta loro, insieme alle altre, la notizia della Resurrezione, per la natura incredibile della stessa notizia, certo, ma soprattutto perché è una donna e come tale capace solo di fantasticherie e perché la etichettano ancora come posseduta dal male oscuro (così scrivono infatti Luca, 24,11 e Marco, 16,11: « [...] Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. [...] »; « [...] Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.[...] »).

Ma Gesù censura severamente il comportamento degli Apostoli, come testimonia Marco, 16,14 («[...] li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. [...]»), fornendo così anche uno spunto importante di riflessione per la gerarchia ecclesiastica di oggi, loro erede, nei confronti degli impulsi che vengono dalla “base” dei fedeli.

Tra questa storia, comunque, e le pindariche (senza far rivoltare nella tomba appunto il poeta greco Pindaro) – e ben pagate – fantasie di Dan Brown, c’è una bella differenza!!! Non trovate?