Dal Diario di Missio Casalbordino
Consolata ... ed è Gioia
Viaggio in Tanzania, Gennaio 2012
Settembre 2012
“Consolata “, mi rendo conto che non è solo il nome della congregazione missionaria, nata nel 1911 dal Beato Giuseppe Allamano perché la “Consolazione di CRISTO “ si estendesse al mondo intero, ma mi rimanda a quanto colgo come effetto di cuori carichi di grande umanità, carichi di un amore piuttosto femminile, materno che sa riversarsi su questa parte d’Africa, la TANZANIA.
Cento anni e più di vita missionaria sono trascorsi in questo luogo, benedetto dalla presenza di queste suore. La loro vita è fatta di avventura, di passione missionaria: hanno percorso strade a piedi, sui muli, sulle biciclette, motociclette e macchine tutta la diocesi di Iringa. Hanno annunciato e insegnato la Parola di Dio, battezzato molte persone, soprattutto in punto di morte, preparato molte ragazze ad assumere il loro posto nella comunità come mamme e anche come persone consacrate fondando le TERESINE, una congregazione di suore locali. Hanno insegnato nelle scuole elementari, medie e secondarie mirando alla promozione umana come anche nelle scuole professionali di economia domestica ed infermieristica. Si sono prese cura degli orfani in tutte le loro missioni. Hanno prestato servizio nei dispensari, nelle infermerie, sparse nei villaggi, dove in tantissimi arrivavano, da lontano, bisognosi di tutto.
Ad oggi è ancora cosi … Che forza e che testimonianza queste suore! Sono tante, per lo più anziane, quelle che abbiamo incontrato; è stato interessante ascoltare la loro vita ricca di esperienze.. ogni suora è come un bel libro scritto in tanti anni con la propria dedizione al Signore.
Il mio istintivo affetto va a Suor Joyce, la fondatrice della Nyumba ya furaha ( “casa della gioia” ) e alle sue meravigliose bambine orfane, tutte ora serene e felici, che studiano, cantano e danzano …
Non è difficile cogliere che le suore della Consolata, comunemente chiamate “SISTERS” dalla gente, hanno generato in tante situazioni d bisogno, di umanità ferita, una vera gioia . Mi pare di rivedere in loro il passaggio di Gesù che toccando guariva i malati e li rilanciava nella vita, contenti di essere stati guariti.
C’è una gioia che si tocca con mano, la cogli dalla luce dei volti di tanti toccati dal loro amore, certamente da un amore autentico, perché esso trasforma tutto ciò che incontra, fa nuove le situazioni, sa generare vita nuova .
Consolata da queste suore, parte della Tanzania, oggi, è risorta a vita nuova com’è giusto per ogni creatura fatta ad immagine e somiglianza di Dio. Non è questo il Regno di Dio in terra ?
Rosanna Moretti