Le due Parrocchie unite per la festa della Madonna dei Miracoli
Quest’anno, per la prima volta dopo tanto tempo, le celebrazioni per la festa della Madonna dei Miracoli hanno avuto inizio nella nostra Parrocchia il 9 giugno, con la S. Messa che don Silvio ha voluto fosse concelebrata dai sacerdoti nati a Casalbordino (il “clan dei casalesi”, come li chiama scherzosamente Padre Bruno). Il clima familiare che si è venuto a creare ha dato vita ad un’altra festa all’interno della festa. Dopo la Messa, l’antica statua della Madonna conservata nella nostra Chiesa è stata portata in processione per le vie del paese, addobbato a festa per l’occasione. E’ stato molto bello vedere la commossa partecipazione di tutti, accomunati dall’unico desiderio di rendere omaggio alla nostra Regina dei Miracoli. La devozione mariana da queste parti è sempre stata grande, ma forse nei momenti di crisi, come quelli che stiamo vivendo, il richiamo verso la Vergine si sente in maniera ancor più forte.
Il 10, come ogni anno, la statua della Madonna, quella conservata nella Cripta della Basilica, è stata trasportata su in paese, dove è stata accolta con tutti gli onori da una folla di fedeli e di autorità. Dalla piazza è partito alla volta della Basilica un corteo di pellegrini raccolti in preghiera, lungo come non si vedeva da anni. E’ una processione che si svolge ormai da circa trent’anni allo stesso modo, ma ogni volta si rimane stupiti per il religioso silenzio che l’avvolge. Chiunque si incammina per quella strada, con la fiaccola in una mano e la corona del Rosario nell’altra, ha la sensazione di stare partecipando a qualcosa di straordinariamente importante. La tradizione, poi, vuole che, arrivati quasi in prossimità del Santuario, si uniscano anche i pellegrini partiti da Pollutri, il paese che ha dato i natali ad Alessandro Muzio. Così è avvenuto anche quest’anno e il corteo si è allungato ancor di più, tanto che nel piazzale antistante la Basilica, già stracolmo di gente, sembrava non ci fosse spazio sufficiente per contenere tutti. Dall’arrivo delle carrozzelle dei disabili accompagnati dall’Unitalsi, che aprivano la processione, al rientro della statua della Madonna, sono passati più di quaranta minuti! Le campane suonavano a festa, la gente applaudiva e piangeva, i sindaci dei comuni presenti sembravano più fieri del solito di rappresentare le rispettive comunità. I sacerdoti, sia quelli che partecipano ogni anno, sia quelli che per la prima volta assistevano ad un tale spettacolo, e i monaci benedettini, padroni di casa, si giravano intorno a guardare, commossi, quella folla devota. La Santa Messa in Basilica è stata presieduta da don Giuseppe de Virgilio, insigne biblista innamorato della Vergine Maria, che con la sua omelia piena di fervore mariano ha incorniciato degnamente una serata davvero benedetta. L’11, infine, il giorno della festa, nel Santuario c’è stato un via vai continuo di devoti accorsi da ogni dove. Preghiere di lode, di ringraziamento, di richiesta e di supplica; ognuno aveva qualcosa da dire a Maria e voleva farlo di persona. Sono arrivati anche pellegrini a piedi da molto lontano, come vuole una tradizione ormai consolidata e tramandata da generazioni: da Capracotta, Montefalcone, Borrello e da tanti altri luoghi. Chi ha sostato un po’ in Chiesa durante la mattinata ha potuto assistere ad uno spettacolo edificante: giovani dalla voce possente, provenienti da paesi diversi, hanno fatto a gara a cantare stornelli antichissimi dedicati alla Madonna dei Miracoli! La Santa Messa pomeridiana, presieduta da Monsignor Forte, e la processione per le vie di Miracoli, alla quale l’Arcivescovo ha partecipato per la prima volta, hanno poi concluso le celebrazioni di quest’anno, così belle anche perchè vissute all’insegna dell’unità.
Raffaella