Maria che scioglie i nodi ci guida verso l’infinito Amore di Dio
Pasqua 2014
La sera del 13 Marzo 2013 il mondo conobbe Papa Francesco che, appena eletto, si affacciò per la prima volta su piazza San Pietro. Nella commozione di un momento vibrante ed emozionante, ne colpì immediatamente la semplicità e i primi gesti: la preghiera dell’Ave Maria per il Papa Emerito Benedetto XVI e una preghiera silenziosa per chiedere su di sé la benedizione del “popolo di Dio”. L’essenzialità e la centralità della preghiera sono stati in questi mesi compagni di viaggio del cammino di Papa Francesco e della Chiesa. Davanti ai drammi della Siria, dei cristiani rapiti, assassinati, perseguitati in tante parti del mondo e alle tantissime tentazioni e peccati che nel mondo purtroppo vivono, l’invito alla preghiera, lo sguardo sempre volto al Signore Gesù e alla Vergine Maria, sono stati incessanti. E la semplicità dei gesti e delle parole del Papa, così stridenti di fronte a come i mass media hanno affrontato (in maniera apparsa nettamente inadeguata) questi mesi e alla ricerca del clamore, del rumore, dell’apparenza spesso dominanti nella vita quotidiana, non sono dettagli poco significativi. Sono il cuore, l’invito più forte: la preghiera è tutto per il cristiano, la preghiera è il cuore del cammino quotidiano. E in questo cammino, il ruolo della Vergine Maria è importantissimo. Nel 1986 l’allora solo sacerdote Jorge Maria Bergoglio, durante un viaggio in Germania per i suoi studi, vide nella Chiesa di Sankt Peter ad Augusta(Baviera) il quadro, attribuito al pittore settecentesco Johann Georg Melchior Schmidtner, della “Maria che scioglie i nodi” e se ne innamorò all’istante. Tornato in Argentina, si prodigò per far conoscere questa venerazione alla Vergine Santissima, costituita da una novena accompagnata dalla recita del SS. Rosario. Questa novena ancora oggi è una delle preghiere più amate e recitate dal Santo Padre. Colui che vi si accosta si lascia prendere per mano dalla Vergine Maria, ponendo davanti a lei i nodi della propria vita. E’ una bellissima devozione nella quale si torna a scoprire l’essenza della preghiera a Maria e a Gesù. Mi perdonino i “puristi” della lingua italiana ma, con un’espressione quasi certamente non corretta ma che probabilmente rende l’idea, nella preghiera si rischia di cadere nella tentazione di passare dalla “credenza” all’apparenza. Ci capita di partecipare alla Santa Messa per abitudine, di recitare stancamente le preghiere, di essere presenti a riti importantissimi ma di lasciare il cuore altrove. Davanti all’Amore infinito che giunge a noi e che ci vuol rapire, l’apparenza è la più subdola delle tentazioni. La novena a “Maria che scioglie i nodi” ci costringe ad aprire il nostro cuore alla Vergine, a scavare nel nostro animo e affidarlo a Lei e a Nostro Signore. Non è possibile “pregare a metà”, non è possibile l’apparenza. L’Amore tutto vuole, l’Amore tutto può, l’Amore è infinito. E quando si ama non si ha paura di aprirsi, non si ha paura di chiedere aiuto, delle nostre fragilità e dei nostri limiti. Ci si apre interamente, in animo e spirito, senza che nulla venga nascosto. Ci si fida e affida. Ed è questo che avviene con la Novena a “Maria che scioglie i nodi”. Nello scorrere dei giorni e nel lasciarsi andare al tenero ma forte abbraccio di Maria, la nostra vita si apre a Lei e tutti i suoi nodi (le difficoltà, le tristezze, le fragilità, le debolezze, qualsiasi cosa ci impedisca di essere – per dirla con l’ormai prossimo Santo Papa Giovanni Paolo II – completamente Suo) vengono sciolti dalla Madre del Signore. Ci sono momenti, giorni, settimane, mesi ed anni interi in cui la speranza può abbandonare, in cui tutto è nero, e non riusciamo a trovare la strada. Da soli nulla possiamo, aprendoci all’Amore e lasciandoci avvolgere interamente la luce scaccia le tenebre. “Maria che scioglie i nodi” ci prende per mano, ci accarezza e lenisce le ferite e ci guida verso il Risorto, verso la luce dell’Amore infinito che scaccia le tenebre e ci guida verso la Vita vera, una vita Piena.
Alessio