Sul retro della croce abbandonati nelle mani del Padre
Pasqua 2015
“Staccai il crocifisso dal piedistallo, lo portai in mezzo ai malati, lo girai all'indietro e dissi: "Vedete, qui c'è un posto vuoto per voi". Soffrire significa essere inchiodati sul retro della croce di Gesù; basta dargli una voce e lui ti risponde. Sta lì dietro...” (don Tonino Bello)
Si, c’è posto per tutti sul retro della croce. C’è un posto che attende chiunque, qualsiasi donna e uomo. E’ il luogo di chi soffre, di chi vive nel dolore. Sono tante le croci, i dolori, le sofferenze, i calvari quotidiani che affliggono la vita umana. Plumbeo è il cielo, nero carico di nuvoloni e la terra è bagnata dalle lacrime che scendono giù. Ma tu, o Signore, una speranza la doni quotidianamente, in ogni momento, ogni secondo. Dietro quelle nuvole ci sono raggi di speranza che attendono di scaldare gli animi e i cuori, lì dove le lacrime che rigano i volti si trasformano in sorrisi di gioia.
Ma da soli nulla possiamo, da soli quella croce non potremo mai sopportarla, da soli mai riusciremo a giungere alla Pasqua nella quale tutte le nubi nere saranno spazzate via e le ferite del dolore diverranno le feritoie della gioia. Sul retro delle nostri croci c’è la tua Croce, ci sei tu in attesa. Perché solo in te riposa l’anima nostra, solo tu sei nostra Pace e gioia. Voler affrontare la vita da soli, pensare di bastare a noi stessi è superbia che può solo portarci ad esserne schiacciati. Le braccia spalancate sulla Croce son lì ad attendere di sorreggere e donare forza, così che solo insieme a Te può arrivare l’ora in cui sul Golgota è “divieto di sosta”.
La sofferenza di chi vive le miserie e le infelicità umane, i dolori impossibili di cui è impossibile a sopportare anche solo il pensiero, gli amori umani che non saziano il cuore o in quelli che appaiono troppo alti, troppo lontani, agognati, desiderati, persino intravisti all’orizzonte ma che non si trova la forza di raggiungere e afferrare, solo insieme a Te possono essere superati, affrontati, solo in Te c’è la forza necessaria. C’è posto per tutti sul retro della croce, ma solo abbandonandoci fiduciosi nelle Tue mani, solo lasciandoci guidare e prendere per mano potremo rimanervi attaccati, potremo vivere. Da soli non siamo capaci neanche di sopportare il peso di una canna piegata dal vento. Abbandonati fiduciosi nelle Tue mani spalancate sul Golgota, ogni croce potrà essere superata, ogni dolore, fatica, sofferenza sopportati.
Perché i giorni in cui sulla sabbia appare una sola orma non sono i giorni nei quali ci hai abbandonato, ma quelli in cui ci hai “portato in braccio”.
Alessio