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Si festeggia anche in Paradiso

Speciale 15 anni di Don Silvio a Casalbordino

Ehi voi laggiù, ci sentite? Se sintonizzate meglio il cuore riuscirete sicuramente a capirci. Siamo i Casalesi in Paradiso. O meglio, un gruppetto. Di Casalesi è pieno anche qui, ma noi siamo solo quelli arrivati negli ultimi 15 anni. Cioè da quando c’è Don Silvio in Parrocchia. Abbiamo saputo che state festeggiando il suo anniversario, che poi è anche il vostro.. e il nostro. L’ingresso di un nuovo Parroco in una Parrocchia fa nascere una nuova Comunità e ogni anniversario di questo evento è la festa anche della Comunità. E allora volevamo partecipare anche noi. Noi che Don Silvio ha accompagnato nel momento più difficile, il momento ultimo, quello in cui tutto è compiuto, in cui ti ritrovi da solo con la tua coscienza.. e hai tanta paura. Sappiamo di non poter parlare tutti..ci vorrebbero pagine e pagine di giornale. Quindi abbiamo eletto solo due fra noi, ma state certi che tutti hanno ricordi indelebili e si uniscono alla festa e al coro dei grazie.

Io sono Sandro, non so se vi ricordate di me. Ero il bidello delle scuole elementari. Quando è arrivato Don Silvio ero già in pensione e già non stavo tanto bene. Però a Messa non mancavo mai. Ci sono sempre andato, fin da piccolo e non potevo certo smettere adesso che Gesù mi stava facendo partecipe delle sue sofferenze. Il mio posto era sempre lo stesso: la sedia di legno a fianco alla Madonna dei Miracoli, vicino alla Sacrestia. Era il mio nido, mi sentivo come a casa mia lì. Don Silvio mi è stato simpatico fin da subito. Si fermava sempre a parlare con me. Mi ascoltava, anche quando ad ascoltarmi erano rimasti in pochi. Io rimanevo lì dopo la Messa e facevamo lunghe chiacchierate. Poi, quando non sono potuto più uscire, è venuto lui da me. E ha fatto per me cose che neanche un fratello.. Ma non c’è bisogno che ve le racconti: è tutto scritto nel Libro di Dio. Dategli un abbraccio da parte mia e ditegli che gli voglio bene.

Io invece sono Giovanna e quelli più grandicelli di sicuro si ricordano di me. Sono sempre stata fanatica e mi piaceva indossare qualche accessorio colorato. Abitavo vicino alle Suore ed ero un po’ lo spauracchio dei bambini che passavano sotto la mia finestra.. A volte buttavo anche l’acqua, ma era solo un modo per attirare la loro attenzione. Mi sono sempre piaciuti i bambini, anche se lo dimostravo a modo mio. Ho chiesto di parlare perché con Don Silvio ho sempre avuto un rapporto “frizzante”..diciamo che gli ho un po’ fatto passare i guai. Quando sono stata in ospedale per tanto tempo, lui veniva a trovarmi e io invece di ringraziarlo gli tenevo il broncio. Ma avrei voluto abbracciarlo. Perché mi aiutava sempre, c’era sempre per me e per ogni mio bisogno. Gli ultimi anni, poi, li ho passati alla Casa di Riposo. Ma non ho mai perso il mio caratterino. A volte lo respingevo. Lui però aveva capito che avevo solo bisogno di affetto e ci riprovava sempre. Con una carezza, un sorriso, uno sguardo di bonario rimprovero. Si è anche inventato il pranzo fraterno in oratorio per i lupi un po’ solitari come me. Che dire.. un grande. Le pensa tutte per far sentire le sue pecorelle accolte e amate. Fate un brindisi in suo onore da parte mia e ditegli che anch’io gli voglio tanto bene!