Lampedusa. I migliori auguri al nuovo sindaco! Non lasciamo sola Giusi Nicolini!
Il Comitato "Non laviamocene le mani", che riunisce associazioni e singoli in un lavoro di sensibilizzazione e attività concrete a favore dell'accoglienza e della convivenza con i migranti, esprime particolare soddisfazione per l'esito delle elezioni amministrative nel Comune di Lampedusa, "gemellato" con la città di Rovereto in occasione dello scorso Natale dei Popoli.
Come si ricorderà, lo scorso dicembre la presenza a Rovereto dell'allora sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, era stata apertamente criticata dal Comitato, che per diverse ragioni concrete riteneva inopportuna la scelta operata dagli organizzatori del Natale dei Popoli di invitare De Rubeis a "rappresentare" l'accoglienza. Come era stato sottolineato sia per iscritto sia a viva voce durante l'incontro pubblico all'Urban Center, la persona di De Rubeis non sembrava adatta a rappresentare l'atteggiamento di apertura, solidarietà, accoglienza, e pazienza, dimostrato in più occasioni dalla popolazione di Lampedusa, dalle associazioni di volontariato, dai gruppi parrocchiali, da Legambiente e da gruppi giovanili.
Le nostre obiezioni erano state accolte invece - dal sindaco De Rubeis ma con forza anche da chi lo aveva invitato - come una presunta ostilità nei confronti dei lampedusani e come una nostra mancanza di comprensione per quanto nella primavera del 2011 era avvenuto sull'isola. Il sindaco De Rubeis - ci è stato detto, ed è stato ribadito in consiglio comunale da qualche consigliere che ha liquidato la nostra protesta come "violenta" e "vergognosa" - sarebbe stato anzi il rappresentante più degno dei lampedusani, in quanto amato e apprezzato e difeso dai suoi concittadini.
In realtà, come ci avevano detto alcuni lampedusani attivi nell'accoglienza e come poi hanno dimostrato le urne pochi giorni fa, la situazione era tutt'altro che armoniosa fra De Rubeis e gli abitanti dell'isola.
Per la lista di De Rubeis - "Dino il sindaco buono - tre isole... un cuore" (sic!) - che ospitava anche l'ex vicesindaco e tuttora senatrice della Lega Nord Mara Maraventano, non si prospetta neppure l'ingresso in consiglio comunale: quarto su cinque candidati sindaco, De Rubeis ha racimolato 672 voti, contro i 702 di Salvatore Martello, gli 801 di Bruno Siragusa e i 1005 di Giusi Nicolini: è lei, la direttrice della Riserva Naturale di Lampedusa e combattiva esponente di Legambiente, che si batte da anni per la legalità e il rispetto delle regole, il nuovo sindaco di Lampedusa! Sono stati i lampedusani a scegliere di cambiare rotta.
Vero è che Bernardino De Rubeis ha avuto nei mesi scorsi qualche altra preoccupazione:
- il commissariamento del Comune da parte della Regione con il blocco dei fondi delle spese fuori bilancio;
- le perquisizioni della Guardia di Finanza nell'ambito di indagini a suo carico per concussione, abuso d'ufficio, riguardo diverse licenze edilizie concesse in cambio di favori e di contanti. Come riportano diversi organi di stampa, il sindaco e alcuni funzionari del Comune di Lampedusa avrebbero richiesto "il pagamento di indebite somme di denaro per il rilascio di autorizzazioni e concessioni edilizie in favore di privati cittadini". Il dirigente dell'ufficio tecnico, nel cui ufficio sono stati trovati 112mila e 500 euro in contanti, il responsabile dello sportello unico per le attività produttive e De Rubeis, secondo le conclusioni degli investigatori, in cambio di denaro avrebbero "intenzionalmente rilasciato negli anni 2011 e 2012, in violazione della normativa urbanistica e ambientale, e in conflitto di interessi, numerose autorizzazioni, autorizzazioni in sanatoria, permessi di costruire illegittimi";
- già arrestato nel 2009 per accuse attualmente oggetto di un processo dove De Rubeis è imputato di concussione, processo la cui prossima udienza sarà il 13 giugno, l'ex sindaco avrebbe intessuto un sistema di favoritismi e veri e propri ricatti ("Puoi pagare a rate", si legge nella trascrizione di una telefonata di De Rubeis con un imprenditore, intercettazione ora agli atti del processo), un sistema che in realtà opprimeva i lampedusani.
E ora i lampedusani hanno detto basta.
Questo era il personaggio (protagonista anche di dichiarazioni e azioni di chiaro stampo razzista) che come Comitato Non laviamocene le mani abbiamo criticato. Altri sarebbero stati ed erano i rappresentanti della Lampedusa dell'accoglienza, di quella Lampedusa che proprio grazie ad una nostra proposta era stata indicata come meritoria di un simbolico riconoscimento di Città della Pace sul colle di Miravalle nella primavera 2011.
Da parte del Comitato Non laviamocene le mani, quindi, i migliori auguri di buon lavoro al nuovo sindaco di Lampedusa, che ha già garantito di lavorare per una nuova politica dell'accoglienza, della tutela ambientale, del rispetto delle regole.
E che ai nostri auguri si uniscano l'impegno e il sostegno di tutti. Non lasciamola sola!