Centro di Educazione alla Pace di Rovereto

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NonviolenzaDAY Martedì 2 ottobre - h 18 - Rovereto

Momento di letture e testimonianza di Sara Ballardini al rientro dall'esperienza in Colombia con le Peace Brigate International PBI.

GALLERIA DI FOTO del Nonviolenza DAY
http://www.peacelink.it/gallerie/gallery.php?id=188

Promuovono le associazioni del Comitato per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto 

Nonviolenza DAY 2 ottobre martedì 2 ottobre ore 18 - piazzetta ‘Al Trivio’
sotto Piazza San Marco - Centro storico di Rovereto

Momento di letture e testimonianza di Sara Ballardini al rientro dall'esperienza in Colombia con le Peace Brigate International PBI.

Perchè in Italia si deve parlare di nonviolenza e disarmo
Il 2 ottobre si celebra la Giornata  Internazionale della Nonviolenza (indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite). La data è stata scelta in quanto anniversario della nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la libertà di tutto il mondo. È infatti con Gandhi che nasce la nonviolenza moderna. Il Mahatma è il profeta della politica nonviolenta, strumento collettivo di liberazione, metodo di lotta alternativo alla guerra.

Le ideologie del Novecento si sono frantumate alla prova della storia, sono state sepolte nelle tragedie dei campi di sterminio e nei gulag, sono morte nei massacri della prima e della seconda guerra mondiale. La nonviolenza è stata la vera, unica novità del secolo scorso e solo la nonviolenza resta ad indicare una nuova via per le giovani generazioni.

La crisi generale che stiamo vivendo (economica, sociale, politica) è sempre più forte. Oggi la vita stessa del pianeta è a rischio, crisi ecologica e crisi belliche rendono il futuro incerto.

Per uscirne c’è bisogno di una nuova politica che Gandhi ci ha indicato: il disarmo. Noi abbiamo chiesto al Governo italiano un gesto di disarmo, il taglio delle spese militari, la rinuncia ai cacciabombardieri F-35. Ma le richieste del popolo della pace sono totalmente disattese: dal taglio della spesa pubblica civile viene sottratta proprio la spesa incivile, quella militare e per gli armamenti. Anche in Italia, come in Grecia, mentre si svuotano i granai si riempiono pericolosamente gli arsenali. E il tema del disarmo è il grande rimosso dall’agenda della politica.

Dunque, vogliamo fare del 2 ottobre una nuova occasione di impegno, necessario e diffuso in tutte le città d’Italia, per la nonviolenza e per il disarmo. La sola riduzione dei programmi arma – spiega il dossier di Sbilanciamoci.org- tra cui la rinuncia all’acquisto dei 90 cacciabombardieri F-35 ad alta tecnologia prodotti dalla Lockheed, produrrebbe un risparmio di 12 miliardi di Euro in 15 anni; la riduzione d’organico delle forze armate da 190.000 a 120.000 unità ne produrrebbe uno di 3 miliardi di euro; il ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan restituirebbe al paese 616 milioni all’anno.

Incontriamoci per camminare sulle strade della nonviolenza!

2 ott 2012

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