Centro di Educazione alla Pace di Rovereto

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In 13mila a Verona per una Liberazione nonviolenta

Quest'anno l'anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo ha avuto un valore aggiunto: i movimenti per la pace hanno festeggiato a Verona con l'iniziativa "Arena di pace e disarmo". Una giornata di resistenza e liberazione con migliaia di persone

arena di pace - centro pace rovereto Si è festeggiato il 69° anniversario del 25 aprile 1945 con un grande raduno nazionale che ha visto riuniti nell'anfiteatro veronese i movimenti per la pace, il disarmo, la nonviolenza, la solidarietà ed il volontariato; migliaia le persone che hanno partecipato.


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E' stata una giornata di impegno e di festa, con tante testimonianze di pace e musica di qualità. "E' l'inizio di un percorso comune - hanno detto i promotori - con il lancio della campagna per il disarmo e la difesa civile. L'Arena è stata promossa da un appello che ha raccolto migliaia di firme e adesioni. Decine di eventi, realizzati in molte città, hanno valorizzando il percorso "verso l'Arena di pace". E' cresciuta l'organizzazione da parte di gruppi locali, parrocchie e tanti altri per favorire il viaggio verso Verona. Il programma della giornata è stato denso, con tanti ospiti nazionali ed internazionali.

L'Arena è stata di tutti coloro che ne hanno condiviso lo spirito e gli obiettivi.

Bandiere, slogan, ombrelli colorati, striscioni che hanno vestito a festa gli spalti e la platea dell’anfiteatro veronese brulicante di persone, il popolo della pace tornato in Arena al grido, questa volta, di «La resistenza oggi si chiama nonviolenza, la liberazione oggi si chiama disarmo». Una grande festa consumata tra cori e applausi alimentata dai gruppi di pacifisti che, per adesione spontanea o come aderenti ad associazioni, da diverse zone del Belpaese hanno raggiunto l’Arena di Verona, in pullman, treno e alcuni anche in bicicletta. Dai No Tav ai siciliani No Muos, non è mancato nessuno.

“E’ una grande soddisfazione – ha dichiarato Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento e uno degli organizzatori – riscontrare tanto entusiasmo da parte della popolazione nei confronti di questi temi. Confidiamo che l’eco di questo segnale forte arrivi fino alle stanze del potere e induca i nostri governanti a rivedere le politiche di investimento militare prendendo atto che la volontà del popolo si esprime in tutt’altra direzione”.

“E’ un modo diverso di festeggiare la nostra festa della Liberazione – ha sottolineato Padre Alex Zanotelli, promotore dell’iniziativa – perché sono le politiche della guerra che oggi dobbiamo scrollarci di dosso. Gli F35 sono una spesa inutile che la maggioranza degli italiani non vuole”.

E dalla festa si passa ora all’impegno che chiama in gioco la volontà di ognuno a continuare su questa strada in vista di nuovi ambiziosi obiettivi. Per dare la spallata finale alle politiche di militarizzazione e accendere una speranza alla pace che apra nuove strade di solidarietà sociale, tolleranza e diritti per tutti in una società che chiede sempre più di cambiare e diventare migliore di quel che abbia mai mostrato di essere.