Date sent:      Sat, 20 May 2000 13:22:26 +0200

PER LA LIBERAZIONE DI ALESSANDRO GERI / 1


Cari amici,
stiamo ricevendo molte adesioni al nostro appello per la liberazione di Alessandro Geri.
Trovate il testo in appendice a questa email e sulla pagina http://www.kerosene.3000.it con le prime adesioni.

- Ci scusiamo se queste email vi arrivano in piu' copie o se non siete interessati alla campagna. In questo caso segnalatecelo in modo da togliervi dalla lista.

- Invitiamo tutti a diffondere il piu' possibile il testo dell'appello e a farci pervenire adesioni e idee su come proseguire questa campagna che, per quanto ci riguarda, non avra' fine finche' Alessandro non sara' liberato e non saranno fatte pubbliche scuse nei suoi confronti.

- Per il momento abbiamo identificato come priorita' la raccolta di adesioni di quante piu' persone possibili al testo dell'appello, come segnale di solidarieta' nei confronti di Alessandro e per dimostrare ai mass media che non tutti approvano il loro sciacallaggio.

- Si puo' sottoscrivere l'appello tramite email a kerosene.comic@flashnet.it

- Per sostenere le spese legali per Alessandro e' stato aperto un conto corrente intestato a "Associazione culturale Zona Rischio", via De Dominicis 4, 00159 Roma - c/c n. 36786/08 presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma, Ag. 1, piazza Roselle 13, 00179 Roma. Cab 03201 Abi 8327

- Contattateci pure per ogni possibile informazione.

[la redazione di Kerosene]
info: kerosene.comic@flashnet.it
0328.6482527 (dario) 0339.1555302 (antonio) 06.4940886 (luisa)


APPELLO PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DI ALESSANDRO GERI

All'alba del 16 maggio la polizia ha tratto in fermo Alessandro Geri, ventisette anni, obiettore di coscienza e pacifista, con la terribile accusa di essere il telefonista delle Brigate Rosse, coinvolto nell'omicidio D'Antona.
Alessandro e' stato portato via dalla sua abitazione alle 6.00 del mattino, ammanettato, ed e' rinchiuso da giorni nel carcere di Regina Coeli senza avere da mangiare, ne' lenzuola, ne' un cambio di biancheria.
Contro Alessandro non vi sono prove, solo conferme della sua totale estraneita' ai fatti. Nonostante questo tutti i mass media senza alcuna eccezione si sono lanciati sulla succulenta notizia pubblicando in prima pagina la sua foto e scrivendogli accanto: "arrestato terrorista". La sua famiglia, i suoi amici e i suoi affetti sono stati ripresi dalle telecamere, fotografati e pubblicati. Sbattuti tutti in prima pagina, vivisezionati.
Alessandro e' un amico, una persona buona e sensibile e il dramma che vive in queste ore e' di una portata inconcepibile per chiunque, la sua vita travolta da cose piu' grandi di lui. Alessandro deve essere liberato subito, e i responsabili di questo misfatto devono rispondere dei loro errori o delle loro cattive intenzioni.