Comunicato stampa. Bologna 15 giugno 2001

ESERCITO PROFESSIONALE? 

ESERCITO DI POVERI CONTRO I POVERI

 Lo dicevamo da tempo che non ce l’avrebbero fatta a raccogliere i 190.000 soldati volontari per l’esercito professionale. Nella stessa difficoltà si trovano gli USA, l’Inghilterra, la Germania, la Spagna… Ma il Corriere della Sera del 6/6 dandone conferma, avanza le proposte circa i possibili rimedi, supportati dalla competenza del generale Luigi Callegaris. E si tratta di proposte, a dir poco, orripilanti, sempre con l’occhio rivolto ai paesi cosiddetti più avanzati (in che cosa?). Si tratterebbe di aprire le caserme ai carcerati (come già attuato in Inghilterra), ai gay dichiarati e agli extracomunitari, i quali, dopo cinque anni, potrebbero ottenere la cittadinanza italiana, come già facevano i romani con i barbari. In effetti i romani, arraffando ricchezze e soldati in tutto il mondo, erano più barbari dei barbari, proprio come stanno facendo i G8, in specie la NATO, con il resto del mondo: depauperare il terzo mondo con un esercito di poveri. Già ora, i pochi alpini volontari sono ragazzi poveri del sud. IL NUOVO MODELLO DI DIFESA della NATO è già finalizzato alla difesa dei propri interessi (leggi ). Più cinismo di così! Ma non ci interessa attizzare odio contro il G8, bensì proporre con forza l’urgenza che i politici si accordino per riformare l’ONU, vera autorità sovranazionale per un minimo di regole per tutti i popoli, a garanzia e pace davvero per tutti i popoli. La contestazione del G8 è segno che il gioco sporco del liberissimo mercato, che lascia liberi gli altri solo di morire di fame e di violenza, è troppo scoperto. Tra l’altro si tratta, per l’Italia di rientrare nella legalità costituzionale (art.11). Per i cattolici politici di tutti i partiti si tratta anche di un minimo di coerenza con il VANGELO dell’amore e dell’onestà: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. 

Per il GAVCI 

p. Angelo Cavagna 

presidente