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Angelus
- il magistero della Pace - |
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GIOVANNI PAOLO II
Domanderemo la pace per il mondo "Disponiamoci, cari Fratelli e Sorelle, a vivere con intensa partecipazione la Giornata di preghiera e di digiuno per la pace, che celebreremo mercoledì prossimo. Domanderemo la pace per il mondo, in particolare per l’Iraq e la Terra Santa, specialmente mediante la recita del Rosario, che coinvolgerà santuari e parrocchie, comunità e famiglie." (Vaticano - Angelus 2.03.2003) Preghiera e digiuno per la Pace "Invito, pertanto, tutti i cattolici a dedicare con particolare intensità la giornata del prossimo 5 marzo, Mercoledì delle Ceneri, alla preghiera e al digiuno per la causa della pace, specialmente nel Medio Oriente"... (Vaticano - Angelus 23.02.2003) Un Rosario per la Pace "Alla preghiera del Rosario desidero ancora una volta affidare la grande causa della pace. Siamo davanti a una situazione internazionale gravida di tensioni, a tratti incandescente. In alcuni punti del mondo dove lo scontro è più forte - penso in particolare alla martoriata terra di Cristo - si tocca con mano che a poco valgono i tentativi della politica, pur sempre necessari, se gli animi restano esacerbati e non si è capaci di un nuovo sguardo del cuore per riprendere con speranza i fili del dialogo." (Vaticano - Angelus 29.9.2002) "La data del 14 dicembre coincide altresì con la fine del Ramadan, durante il quale i seguaci dell'Islam esprimono col digiuno la loro sottomissione all'Unico Dio. Auspico vivamente che il comune atteggiamento di religiosa penitenza accresca la comprensione reciproca tra cristiani e musulmani, chiamati più che mai, nell'epoca attuale, ad essere insieme costruttori di giustizia e di pace." (Vaticano - Angelus 9.12.2001)
APPELLO DEL SANTO PADRE PER LA TERRA SANTA Sento il bisogno di esprimere il mio sentito cordoglio per le nuove vittime dell’assurda violenza che continua a insanguinare la regione medio-orientale. Ancora una volta ripeto con animo accorato che la violenza mai risolve i conflitti, ma soltanto ne accresce le drammatiche conseguenze. Lancio un nuovo pressante appello alla Comunità internazionale, affinché con sempre maggiore determinazione e coraggio aiuti Israeliani e Palestinesi a spezzare questa inutile spirale di morte. Siano ripresi immediatamente i negoziati, perché si possa finalmente giungere alla tanto desiderata pace. (Vaticano - Udienza generale 5.12.2001) Sappiamo che la preghiera acquista forza se è accompagnata dal digiuno e dall'elemosina. Così insegna già l'Antico Testamento ed i cristiani, fin dai primi secoli, hanno accolto questa lezione e l'hanno applicata, particolarmente nei tempi di Avvento e di Quaresima. Da parte loro, i fedeli dell'Islam hanno appena iniziato il Ramadan, mese consacrato al digiuno e alla preghiera. Noi cristiani ci avvieremo tra poco nell'Avvento per prepararci, nella preghiera, alla celebrazione del Natale, giorno della nascita del "Principe della pace". In questo tempo opportuno chiedo ai cattolici che il prossimo 14 dicembre sia vissuto come giorno di digiuno, durante il quale pregare con fervore Dio perché conceda al mondo una pace stabile, fondata sulla giustizia, e faccia sì che si possano trovare adeguate soluzioni ai molti conflitti che travagliano il mondo. Ciò di cui ci si priva nel digiuno potrà essere messo a disposizione dei poveri, in particolare di chi soffre in questo momento le conseguenze del terrorismo e della guerra. Vorrei inoltre annunciare che è mia intenzione invitare i rappresentanti delle religioni del mondo a venire ad Assisi il 24 gennaio 2002 a pregare per il superamento delle contrapposizioni e per la promozione dell'autentica pace. Ci si vuol trovare insieme, in particolare, cristiani e musulmani, per proclamare davanti al mondo che la religione non deve mai diventare motivo di conflitto, di odio e di violenza. (Vaticano - Angelus 18.11.2001) Si tratta di un'emergenza mondiale, che non può tuttavia farci dimenticare che in altre parti del mondo permangono purtroppo condizioni di grave indigenza e impellente necessità. 3. Dinanzi a queste situazioni, non è sufficiente limitarsi ad iniziative straordinarie. L'impegno per la giustizia richiede un autentico cambiamento dello stile di vita, soprattutto nelle società del benessere, come pure un più equo governo delle risorse, sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri. Gli attuali pesanti squilibri, infatti, alimentano conflitti e minacciano in modo irreversibile la terra, l'aria, le acque, che Dio ha affidato alla custodia dell'umanità. (Vaticano - Angelus 11.11.2001) Non possiamo non ricordare che ebrei, cristiani a musulmani adorano Dio come l'Unico. Le tre religioni hanno, perciò, la vocazione all'unità e alla pace. Voglia Dio concedere ai fedeli della Chiesa di essere in prima linea nella ricerca della giustizia, nel bandire la violenza e nell'essere operatori di pace. La Vergine Maria, Regina della Pace, interceda per l'umanità intera, affinché l'odio e la morte non abbiano mai l'ultima parola! (Vaticano - Angelus 30.10.2001) Ottobre è il mese in cui si venera Maria Santissima, Regina del Santo Rosario. Nell'attuale contesto internazionale, invito tutti - singole persone, famiglie, comunità - a recitare il Rosario, possibilmente ogni giorno, per la pace, affinché il mondo sia preservato dall'iniquo flagello del terrorismo. La terribile tragedia dell'11 settembre scorso sarà ricordata come un giorno buio nella storia dell'umanità. Di fronte a ciò la Chiesa intende di essere fedele al suo carisma profetico e richiamare tutti gli uomini al loro dovere di costruire un avvenire di pace per la famiglia umana. Certo la pace non è disgiunta dalla giustizia, ma essa deve sempre essere alimentata dalla clemenza e dall'amore. (Vaticano - Angelus 30.10.2001)
(Vaticano - Angelus 21 ottobre 2001) I extend a special greeting to the groups of young people from various
countries present Rivolgo un augurio speciale ai gruppi di giovani, presenti a questa udienza da vari paesi. Vi invito tutti a pregare per la pace ad impegnarvi nella costruzione di un mondo senza violenza, fondato sul rispetto della dignità di ogni essere umano. (Vaticano - Udienza 10 ottobre 2001) Il Grande Giubileo dell'anno Duemila, sollecitando i cristiani ad un intenso risveglio spirituale, li ha anche invitati ad essere testimoni dell'amore per rispondere alle sfide del terzo millennio. Siatelo senza sosta anche voi! Siate pronti a dare corpo al bisogno "di pace, spesso minacciata con l'incubo di guerre catastrofiche" (Novo millennio ineunte, 51). Siate sentinelle vigilanti attente al "rispetto della vita di ciascun essere umano" (ibid.). (Astana, 25 settembre 2001) E' in questa prospettiva che il Kazakhstan, con coraggiosa iniziativa, ha deciso già nel 1991 la chiusura del poligono nucleare di Semipalatinsk e successivamente ha proclamato la rinuncia unilaterale all'armamento nucleare e l'adesione all'Accordo per il totale divieto degli esperimenti atomici. Alla base di questa decisione vi è la convinzione che le questioni controverse debbano essere risolte non con il ricorso alle armi, ma con i mezzi pacifici della trattativa e del dialogo. Non posso che incoraggiare questa linea d'impegno, che ben risponde alle fondamentali esigenze della solidarietà e della pace a cui gli esseri umani aspirano con crescente consapevolezza. (Astana Sabato, 22 settembre 2001) I extend warm greetings to all the English-speaking pilgrims and visitors, especially those from England, Canada, Malta, Japan, Indonesia and the United States of America. I invite you to pray in these days that Almighty God will guide the minds and hearts of world leaders so that the ways of justice and peace may prevail. Upon you and your families I invoke abundant divine blessings (Mercoledì 19 settembre 2001) |
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