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S come... SOGNO

"Sì, è vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostante tutto oggi voglio concludere dicendo che io ho ancora dei sogni, perché so che nella vita non bisogna mai cedere.

Se perdete la speranza, in un modo o nell'altro perdete quella vitalità che rende degna la vita, perdete quel coraggio di essere voi stessi, quella qualità che vi fa continuare nonostante tutto.

Ecco perché io ho ancora un sogno...

Ho ancora il sogno che un giorno la giustizia scorrerà come l'acqua e la rettitudine come una poderosa corrente (Amos 5,24)...

Ho ancora il sogno che un giorno la guerra cesserà, che gli uomini muteranno le loro spade in aratri e che le nazioni non insorgeranno più contro le nazioni, e la guerra non sarà più neppure oggetto di studio (Isaia 2,4)...".

Martin Luther King

 

S come... SERENITÀ

C'era una volta un pescatore che portava un filo di perle intorno al collo. Un giorno il filo si spezzò e le perle rotolarono tutte per terra. Disperato, il vecchio provò a cercarle con gli occhi: ma erano troppo stanchi e non le trovò. Provò con le dita: ma erano troppo inaridite. Provò con la lingua: ma era troppo tempo che non sentiva i sapori. Sempre più disperato, continuò a cercare usando tutti i suoi sensi. Ma ogni sforzo fu inutile. Quando ormai aveva smesso di sperare, inaspettatamente ritrovò, una dopo l'altra, tutte le sue perle.

Finalmente si riscoprì sereno. Ma subito si rese conto che non avrebbe mai più potuto portare al collo il suo filo di perle. Gli occhi stanchi e le sue dita inaridite non gli avrebbero permesso di riinfilare le perle ritrovate. Persino la sua lingua non sarebbe riuscita a bagnare il capo del filo. Pensò che i suoi occhi non avrebbero più potuto vedere il filo di perle intorno al suo collo. Lentamente allargò le dita e lasciò che le perle ad una ad una corressero per la loro strada, sapendo che ci sarebbe poi stato chi le avrebbe trovate per caso. Fu allora che incontrò la vera serenità perché consapevole che avrebbe reso felice qualcuno. A lui, per vivere, in fondo bastava una collana di perle inventata.

Mino Rosso

S come... SCUOLA

«Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica.

Sbagliano la domanda; non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare  scuola, ma solo di come bisogna essere  per poter fare scuola.

Non si può aspettarsi che riescano le cose in cui non si crede con tutta l'anima.

Bisogna essere... Non si può spiegare in due parole come bisogna essere.

Bisogna aver le idee chiare in fatto di problemi sociali e politici. Non bisogna essere interclassisti, ma schierati. Bisogna ardere dall'ansia di elevare il povero a un livello superiore. Non dico a un livello pari a quello dell'attuale classe dirigente. Ma superiore: più da uomo, più spirituale, più cristiano, più tutto.

Non vedremo sbocciare dei santi finché non ci saremo costruiti dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensando all'ingiustizia sociale. A qualcosa cioè che sia al centro del momento storico che attraversiamo, al di fuori dell'angustia dell'io, al di sopra delle stupidaggini che vanno di moda».

Don Lorenzo Milani

 

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