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I Berretti Bianchi in Palestina


Notizie, testimonianze, informazioni

19 gennaio 2003

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Il muro del villaggio di Anen
Domenica, 19 gennaio 2003


Oggi siamo arrivati a Jenin, dopo aver superato quattro check point lungo la strada proveniente da Gerusalemme.

In tarda mattinata siamo andati a visitare il villaggio di Anen che sorge sulle colline a nord di Jenin. Qui il muro separerà alcuni insediamenti illegali dal territorio palestinese. Uno di questi era una vecchia cittadina palestinese, prima dell'invasione del 1967, ma oggi completamente abitata da coloni israeliani.
Gli insediamenti sono stati costruiti su terre palestinesi confiscate arbitrariamente.

Prima di costruire il muro, i militari israeliani hanno disseminato i filari di ulivi e i campi con volantini su cui era scritto l'ordine militare di esproprio per la costruzione del muro, con la possibilità di protestare presso l'alta corte israeliana.

Sono 4.250 le piante di ulivo sradicate per fare spazio alla strada e al muro che dovrebbe proteggerla. Piante vecchie di centinaia d'anni, alcune delle quali erano note per essere di epoca romana, come del resto il villaggio stesso, i cui abitanti a volte trovano vetuste monete dell'antico impero.
Oltre alle piante, anche i pascoli per le greggi di pecore sono stati resi inutilizzabili. La pastorizia è la principale fonte di reddito per gli abitanti del villaggio.

L'unica strada che da Jenin porta al villaggio di Anen viene spesso bloccata da un check point che impedisce il transito alle persone. Non potendo muoversi con facilità, anche i prodotti agricoli non possono trovare sbocchi appropriati sui mercati vicini.
680 sono i lavoratori di questo villaggio che hanno perso il lavoro a causa della costruzione del muro che, nella zona di Jenin, ha ritagliato almeno 1.500 ettari di terreno palestinese a favore dei coloni che vivono negli insediamenti.

Per quanto riguarda l'acqua, i coloni ne hanno a disposizione cinque volte di più dei palestinesi, che hanno perso il controllo delle loro falde acquifere.

Molti sono i palestinesi che tentano di attraversare la nuova linea di demarcazione per andare a lavorare nei loro campi, o anche semplicemente per andare a recuperare alcuni dei loro beni rimasti dall'altra parte, ma vengono fermati e picchiati duramente dagli stessi coloni.
Non abbiamo visto militari che presidiassero i lavori di fondazione del muro e della strada.
Non si può accedere ai campi neppure dalla parte palestinese del muro e una fascia che varia dai 50 ai 90 metri sarà spianata per ragioni di sicurezza.

In queste condizioni di grande difficoltà vivono gli abitanti del villaggio di Anen, che nonostante tutto dichiarano che non abbandoneranno mai la loro terra, rivendicando una pace giusta che permetta loro di vivere in dignità sul loro territorio, secondo le risoluzioni dell'ONU.

Queste informazioni sono state fornite dal comitato locale del villaggio di Anen contro la costruzione del muro, chi volesse contattarli direttamente può scrivere in inglese a: hanoosh50@yahoo.com

 

Un piccolo show
Domenica, 19 gennaio 2003


A voi tutti un abbraccio e salute.

Sono arrivato oggi a Jenin, la situazione per ora è tranquilla, la settimana scorsa ho fatto due spettacoli a Ramhalla e sono andati bene.

Oggi al chek point di Qalandia c'era la fila perché era chiuso e con un taxista burlone ho messo su 5 minuti di show: anche i burberi soldati israeliani sghignazzavano. Sono andato a visitare i villaggi dove stanno costruendo il muro "for security": hanno espropriato e distrutto ettari di oliveti centenari, diviso famiglie...
La stupidità umana non ha limiti!

Per il momento vi saluto

Grampied