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PARIGI: "CHIRAC L'AFRICANO" (STANDARD, POLITICS/ECONOMY)
Un discorso quello di ieri, del presidente francese Jacques Chirac al 20esimo
vertice Franco-africano, teso a rilanciare la sua proposta di una conferenza
“sulla pace, la sicurezza e la stabilità nella Regione dei Grandi Laghi”. Il
Capo dell'Eliseo ha quindi precisato che le cause del conflitto congolese sono
complesse, serie ed interdipendenti e che esse devono essere affrontate in
un'assise aperta al dialogo e all'adozione di soluzioni durature. Dal canto suo
il presidente congolese Laurent D. Kabila ha definito “possibile” un incontro
con i suoi avversari del Rwanda e dell'Uganda. In questo contesto negoziale, il
ministro degli esteri del Burkina Faso, Ablasse Ouedraogo, ha annunciato di aver
convocato una riunione a Ouagadougou il 17 e 18 dicembre a cui dovrebbero
partecipare almeno una ventina di capi di stato dell'Oua (Organizzazione per
l'Unità Africana) con l'intento di trovare una soluzione alla crisi congolese.
Intanto, nella capitale francese imperversano le polemiche per la partecipazione
al
summit di personaggi “scomodi”. “Pinochet agli arresti, Kabila all'Eliseo”.
Questo il titolo d'apertura di ieri del quotidiano francese “Liberation”. Un
titolo che provocatoriamente denuncia la presenza al vertice di Parigi del
presidente congolese. Ma Kabila non è l'unico “bersaglio” della stampa parigina.
Sempre ieri “France Soir” ha pubblicato una pungente vetrina dei presidenti
padroni dell'Africa contemporanea. Da Teodoro Obian Ngema Mbasogo, della Guinea
Equatoriale al keniota Daniel arap Moi, ambedue con una storia personale che con
la “democrazia” ha ben poco a che spartire. (CO)