[20] Emergenza Kivu, E' Il Martirio Dei

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http://www.misna.org

EMERGENZA KIVU, E' IL MARTIRIO DEI CIVILI (STANDARD, PEACE/JUSTICE)Secondo fonti della MISNA sarebbero già oltre 2.500 i morti causati dalle gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate negli ultimi 4 mesi nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Un territorio in cui la popolazione, dal 2 agosto scorso sotto il dominio dei ribelli-invasori ruando -ugando-congo-banyamulenge, sta vivendo giorni terribili e notti ancora peggiori. Questo quanto viene ormai quasi quotidianamente, e coraggiosamente, denunciato da organismi della società civile congolese, come il Collettivo delle Organizzazioni e delle Associazioni Giovanili del Sud Kivu. Al loro fianco molte fra le stesse vittime di abusi o familiari di civili assassinati senza ragione specifica. Dossier in cui vengono riportati quanti più nomi e riferimenti possibile nonostante i rischi che sovrastano chi opera contro tali inammissibili crimini. Ecco alcuni drammatici esempi oltre il già 'noto' massacro di Kasika, 48 chilometri a sudoves t di Bukavu. Sponde e corso del Fiume Rushima: 326 corpi rinvenuti, Luvungi: 138, Bwegera (fossa comune): 547, Mwenga centro: 43. Al contempo sono frequenti stupri di ragazze e sparizioni. Ad esempio "a Bukavu, il capoluogo del Kivu meridionale, prelevano le persone durante la notte - spiegano autorevoli fonti congolesi di cui la MISNA mantiene l'anonimato, - e le portano in Rwanda passando per Cyangugu. Nessuno di loro è stato più rivisto". E' presumibile quindi che si tratti di autentici 'desaparecidos' destinati a non tornare mai più ai loro cari. "Hanno ucciso mio marito, i miei figli e tutti i parenti... sono rimasta sola" incalza una rifugiata dell'Urega di cui vengono omessi nome e provenienza precisa, sempre per ragioni di sicurezza. E' del resto emblematico quanto accaduto a Kasika. Il villaggio è stato letteralmente annientato il 24 agosto scorso ma, in realtà, la strage è proseguita lungo la strada per Kilungutwe. La maggior parte dei corpi sul terreno erano di donne, violentate e poi sventrate co i pugnali dall'inguine all'ombelico, e bambini. I morti accertati del massacro ben oltrepassano gli 800 (alcuni aggiornamenti portano la cifra a 1096). Per quanto riguarda la sola Kilungutwe, comunque, sarebbero 127 gli uccisi. Un bilancio che non comprende i cadaveri dei bambini più piccoli, gettati direttamente nelle latrine. (CO)



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