[11] La Difficile Strada Per I Diritti Umani

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LA DIFFICILE STRADA PER I DIRITTI UMANI (STANDARD, PEACE/JUSTICE)

I diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo sono una questione delicata e troppo spesso trascurata. A partire dal tuttora mancato chiarimento della maggior parte delle stragi, di congolesi e o di ruandesi, compiute a partire dal 1996. Oppure la sorte dei 1.150 soldati congolesi passati nelle fila della ribellione e catturati durante la battaglia di Kinshasa dell'agosto scorso. "Nessuno ne parla - spiega un esponente delle organizzazioni di difesa dei diritti umani del Congo-Kinshasa, - si sa solo che sono sotto giudizio presso il tribunale militare e che 20 di loro sono già stati condannati a morte". Proprio in questi giorni, d'altro lato, pare risolta la questione riguardante 140 fra donne e ragazzi tutsi rimasti intrappolati nella capitale congolese e, per un certo periodo, ospitati dal Centro Béthanie. "Hanno ottenuto asilo da Stati Uniti e Canada - spiega con soddisfazione l'esponente della società civile di cui si mantiene l'anonimato - e presto partiranno". "C'è però un aspetto di questa
vicenda - aggiunge con amarezza - che lascia profondamente perplessi. Giustamente queste persone hanno trovato rifugio o asilo e, tutto sommato con una certa rapidità. Perché, invece, i profughi provenienti dalle zone sotto il controllo della ribellione hanno pochissime speranze e, comunque, faticano molto di più ad ottenere attenzioni e protezione dalla comunità internazionale? È un dato a dir poco riprovevole se si considera che i 140 che partiranno sono tutsi e lo schieramento ribelle è ugualmente a matrice tutsi. Viene pertanto da chiedersi: esistono forse due pesi e due misure o un rispetto dei diritti umani unidirezionale?" (BL)



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