Delega per la revisione dei Codici Penali Militari: ancora una volta la maggioranza di governo è stata sconfitta alla Camera
Dopo molti rinvii, e nonostante le molte altre urgenze, oggi è stata riproposta al voto della Camera la legge delega per la riforma dei Codici Penali Militari.
La maggioranza è stata però immediatamente battuta per 25 voti nella prima votazione a scrutinio segreto, riguardante un emendamento presentato dall'opposizione che pone pesanti vincoli alla operatività in situazioni di conflitto armato.
L'emendamento presentato dagli/alle parlamentari (Pisa e Deiana et altri/e) prevede infatti che:
- l'applicabilità anche di alcune norme del Codice Penale Militare di Pace, nel caso di conflitti armati, siano applicabili solo dopo la votazione delle Camere e la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica;
- che le stesse norme, in caso di conflitto armato, non siano comunque applicabili ai civili (giornalisti e operatori umanitari);
- che nel riformare il Codice di Pace si debba far esplicito riferimento a quanto previsto dall'art.8 dello Statuto del Tribunale Penale internazionale ed agli altri accordi siglati dal nostro Paese in tema di azioni umanitarie.
Tutto ciò comporta, tra l'altro, la non applicazione degli articoli 72 e 73 sulla raccolta e la diffusione di notizie riguardanti le truppe, con pene per i trasgressori che potevano arrivare fino a venti anni di carcere militare.
Per ora, si può quindi dire che è stato bloccato il tentativo di attivare una vera e propria censura preventiva e di "normalizzare" la guerra attraverso un'ambigua legificazione sul coinvolgimento delle nostre forze militari in "missioni di pace" durante conflitti armati.
E' un ulteriore, anche se non definitivo, importante risultato raggiunto, anche a seguito della crescita della sensibilità dei/delle parlamentari su un tema tanto importante. Quanto prima si daranno nuove notizie ed ulteriori dettagli su tutte le conseguenze di questo risultato.
Il testo dell'emendamento:
http://www.ostinatiperlapace.org/ostinati/articles/art_11218.html
Campagna contro la riforma dei Codici Penali Militari di Pace e di Guerra
Per informazioni:
Manuele Messineo 3495705059, Daniela Degan 3382144489
email: artundici@libero.it