Bloccato in commissione l'iter di approvazione della legge delega
stavano discutendo gli eventuali emendamenti al testo della Legge delega
al governo per la riforma dei codici militari di pace e di guerra, a
sorpresa, e' passato a maggioranza l'emendamento relativo alla abrogazione totale dell'art. 4 della legge delega, ovvero quello riguardante la possibilita' di riformare il codice
di procedura militare di guerra.
Ieri sera, durante la riunione delle commissioni della Camera che
stavano discutendo gli eventuali emendamenti al testo della Legge delega
al governo per la riforma dei codici militari di pace e di guerra, a
sorpresa, e' passato a maggioranza uno degli emendamenti dell'on.
Deiana, quello relativo alla abrogazione totale dell'art. 4 della legge
delega, ovvero quello riguardante la possibilita' di riformare il codice
di procedura militare di guerra.
L'evento inatteso ha portato alla sospensione dell'incontro in
commissione, e la costituzione di una commissione ristretta per la
revisione/riformulazione del provvedimento.
Per quanto e' dato sapere (oggi alla conferenza stampa presso l'FNSI
speriamo di avere ulteriori delucidazioni in merito), conseguenza di
questo evento sarebbe la presentazione alla Camera di un testo
modificato, relativo al solo codice di procedurapenale militare di pace.
Su tale testo, la maggioranza dovrebbe far passare emendamenti che
reintroducano anche quello di guerra e quanto previsto originariamente
dal testo del Senato.
Comunque si registrera' un prolungamento dell'iter, perche' dalla Camera
la proposta di legge dovra' necessariamente tornare in Senato per una
nuova discussione.
Si tratta di una vittoria parziale, quindi, ma pur sempre una vittoria,
dovuta alla capacita' dei parlamentari dell'Unione presenti in
Commissione, di cogliere l'attimo fuggente con una proposta unitaria.
Non credo che sia immodesto pensare che questa attenzione sia stata
anche uno dei risultati della campagna di sensibilizzazione attivata in
queste (poche) settimane.
Vi informeremo quanto prima dei nuovi passi previsti. Resta fermo il
fatto che, nelle missioni di pace dei nostri militari in Afganisthan ed
Irak, e' attualemente applicato il codice di procedura penale di guerra,
con le limitazioni alle liberta' di informazione previste dagli art. 72,
73, 74 e 75.
Si tratta, quindi, di mantenere comunque l'attenzione sul provvedimento
- anche per gli aspetti relativi al codice di pace e il mantenimento
della giurisdizione militare - e sulla effettiva liberta' di informare e
di essere informati in essere in queste due missioni "di pace" in zone
di guerra, che sono quella di Enduring Freedom e Antica Babilonia (il
cui rifinanziamento e la cui proroga, dopo l'approvazione del Senato,
stanno ora attendendo l'approvazione alla Camera).
A presto, quindi