[32] UCCISIONI QUOTIDIANE NEL KIVU (Trad. It.)

Text:

Subject:

UCCISIONI QUOTIDIANE NEL KIVU (trad. it.)
Date:
Thu, 4 Mar 1999 20:31:49 퍝 (MET)
From:
"serv. informazioni Congosol" <congosol@skyol.it> To:
gruppi 1 2 3 4 <congosol@skyol.it>




fonte: anonima per ragioni di sicurezza
traduzione nostra

Tutto il mondo prova ancora difficolta' a risollevarsi dalla terribile emozione provocata dalla barbara uccisione, all'inizio della settimana, di una decina di turisti occidentali rapiti da exFAR/ Interahamwe da un campo di turismo in Uganda.

Il messaggio che segue, uno in piu' inviato da alcuni gruppi della difesa dei diritti dell'uomo del Kivu, attira l'attenzione sul fatto che in Kivu, sotto l'occupazione della coalizione RCD / eserciti rwandese e ugandese, delle uccisioni cosi' barbare vengono commesse OGNI GIORNO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE, che vengono incendiati i villaggi con il pretesto della lotta contro dei resistenti armati, che delle "operazioni di pulizia" mandano ogni giorno alla morte famiglie intere.

Non si puo' non rilevare il contrasto, con uno sbalordimento disgustato, tra l'attenzione che i media internazionali hanno con ragione accordato all'assassinio dei turisti occidentali in Uganda, e il silenzio che, salvo alcune eccezioni, accoglie i massacri delle popolazioni civili nel territorio congolese controllato dall'RCD e i suoi alleati.



Riportiamo il messaggio ricevuto il 2 marzo:


Caro...
ecco ancora qualche nome delle vittime dell'RCD nel periodo da gennaio a febbraio 1999:

  1. le persone uccise in gennaio e febbraio 1999

NB: moltissime persone rapite a Burhale, Mushinga, Lubona e Mulambada piu' di un mese non hanno piu' dato segni di vita.



  1. Spoliazioni dei beni e distruzioni

Abbiamo appreso poco fa che un' operazione di "pulizia" dei villaggi di Mushinga e' stata scatenata dal 27 febbario all'1 marzo. I soldati dell'RCD, a partire dall'una del mattino, si sono messi a bruciare le case e ad uccudere la popolazione civile.
Il bilancio non e' ancora disponibile a Bukavu.

Nella settimana dal 22 al 27 febbraio, le rare case ancora in piedi tra Bitale e Kampegete a Buryakiri sono state a loro volta incendiate dai soldati dell'RCD, una cvolonna dei quali veniva direttamente da Kisangani per ricongiungersi con quella che risaliva da Bukavu.
Si calcolano una cinquantina di vittime.

A Kamituga, la popolazione civile e' fuggita all'arrivo dei soldati dell'RCD. Tutti gli abitanti si sono nascosti nella foresta.
Sono rimaste in tutto 20 persone e il curato della parrocchia, in questa citta' di piu' di 30.000 abitanti (...)


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