Home
 il progetto
 Resistenza
 Voltana
 immagini
 link
 contattaci
Picture
 il progetto

Recuperare la memoria

per progettare il futuro

Il Progetto Memoria vuole ricordare la liberazione dal fascismo e attualizzare la Resistenza.

Forte è la tendenza a ridimensionare la Resisenza ad un evento militare da inquadrare, ad esempio, nella galleria delle battaglie, accanto ai caduti della prima guerra mondiale e alle rievocazioni del 4 novembre.

Se questo dovesse accadere la Resistenza sarebbe ingessata all´interno della storia delle forze armate e della tradizione militare. E i partigiani verrebbero inquadrati fra i reduci di guerra nelle sfilate.

Ma la storia dell´antifascismo non è solo una storia di lotta armata, come siamo abituati a credere, ma anche e soprattutto la storia ideale di una disobbedienza civile, per molti aspetti non violenta, basata sul sacrificio gratuito e generoso di tante persone che hanno guardato oltre l'orizzonte della propria vita, per vedere la libertà e i diritti civili di cui noi oggi dovremmo cercare di essere degni.

Il fascismo crolla ufficialmente il 25 luglio 1945, la Resistenza vince il 25 aprile 1945, ma queste date solo indicative di un processo piu' profondo. In realta' la vittoria dela Resistenza e il crollo del fascismo vengono preparati molto prima, in tutte quelle occasioni in cui il regime mussoliniano registra la difficolta' di manifestarsi "vittorioso
e popolare" fra la gente. In tempi in cui era proibito portare un fazzoletto rosso, regalare un garofano, vegliare un compagno morto, tante persone hanno disobbedito civilmente obbedendo alla propria coscienza.

Il Progetto Memoria nasce da una serie di ricerche ed interviste realizzate negli anni Settanta a Voltana, un paese dove molto forte è stato il movimento partigiano. Tali ricerche, prima diffuse su carta, sono poi state inserite vent´anni dopo su PeaceLink, una rete telematica impegnata per la pace e i diritti umani. Questo archivio di memorie fu parzialmente inserito nel 1995 (in occasione del cinquantesimo anniversario del 25 aprile 1945) su PeaceLink all'indirizzo http://www.peacelink.it/25aprile/25aprile.html con il titolo di “25 aprile telematico”. Adesso si intende andare oltre e creare un apposito sito Internet articolato e collegato con altri siti simili.

Il Progetto Memoria ha quindi creato questo sito per raccogliere e diffondere materiali da utilizzare nella propria famiglia, nelle associazioni, nelle scuole; sono informazioni da stampare, fotocopiare e far leggere ad amici, parenti, colleghi. La memoria storica è basata anche su questo lavoro semplice e quotidiano che ognuno può fare.

Quali caratteristiche ha questo progetto?

Si è cercato di identificare, all´interno della Resistenza, i valori che raccondano l´antifascismo alla pace e ai diritti umani.

Il sito di PeaceLink ospita anche una "Storia della nonviolenza e dei diritti umani” per portare a scuola il punto di vista dell'educazione alla pace. Il testo di questo "libro di storia telematico" e' pubblicato online all'indirizzo http://www.peacelink.it/pace2000 e sta espandendosi nel settore educazione alla pace collocatoi attualmente su http://italy.peacelink.org/pace

Pertanto uno degli aspetti innovativi di questa iniziativa telematica sta nella ricerca anche di episodi della Resistenza non armata, basati su metodologie di difesa popolare nonviolenta. Recenti saggi e ricerche (come "La lotta non armata nella Resistenza", curata dal Centro Studi Civile di Roma, tel.06/61550768) mirano a sottolineare l'efficacia delle azioni di indebolimento del fascismo (regime autoritario che tuttavia non poteva fare a meno del consenso) attuate dalla popolazione mediante azioni di disobbedienza civile e di non collaborazione che hanno isolato e delegittimato il potere. "Questa ricerca - dice Giorgio Giannini, del Centro Studi Difesa Civile - e' non solo doverosa, ma anche impellente perche' la conoscenza dei fatti rischia di perdersi per sempre con la scomparsa dei protagonisti."

Cio´ non significa vedere la cultura della nonviolenza nell´intera Resistenza; molti episodi di nonviolenza si sono basati più sul buonsenso e sull´umanità di chi ne e´ stato protagonista che su una consapevole elaborazione della lotta nonviolenta.

Nella lotta al nazifascimo la violenza armata - sia nella lotta militare sia nella lotta civile - ha avuto una sua parte significativa e purtroppo non trascurabile nella svolta storica resistenziale. La storia è complessità e la dialettica di passioni e di idee ha creato lacerazioni dentro lo stesso fronte di liberazione.

Ecco perche´ nel nostro sito Bertolt Brecht fa capolino con i suoi versi:

   Eppure lo sappiamo
   anche l'odio contro la bassezza
   stravolge il viso.
   Anche l'ira per l'ingiustizia
   fa roca la voce.
   Noi che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza
   noi non si pote' essere gentili.
   ma voi, quando sara' venuta l'ora
   che all'uomo un aiuto sia l'uomo,
   pensate a noi
   con indulgenza."


                                                                                  Alessandro Marescotti

 

[Home] [il progetto] [Resistenza] [Voltana] [immagini] [link] [contattaci]