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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali

Il primo Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra per la protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali è stato adottato l’8 giugno 1977 dalla “Conferenza Diplomatica per la riaffermazione e lo sviluppo del diritto internazionale umanitario applicabile nei diritti armati”.

E' entrato in vigore il 7 dicembre 1978, in base a quanto previsto nell’art. 23.
Il testo è stato, insieme al secondo Protocollo aggiuntivo, ratificato dall’Italia con la legge n. 762/85 del 11 dicembre 1985.

Il documento è composto da un breve preambolo e da 102 articoli, oltre a 2 allegati.
Il testo originario è stato presentato in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, russo, arabo, cinese).

Nella definizione di conflitti internazionali rientrano anche quei conflitti armati in cui le popolazioni stiano combattendo contro la dominazione coloniale, un’occupazione esterna o regimi razziali (art. 1.4).
La parte seconda del Protocollo (artt. 8-34) implementa quanto stabilito nella prima e seconda Convenzione di Ginevra sulle condizioni dei militari feriti o malati. Estende la protezione al personale civile medico, all’attrezzatura e ai rifornimenti, alle unità e trasporti civili, prevedendo, inoltre, dettagliate disposizioni riguardo ai mezzi di trasporto sanitari. La terza e alcuni capi della quarta parte (artt. 35-60) trattano della condotta delle ostilità (questioni regolate dalle Convenzioni dell’Aja del 1899 e 1907 e da norme consuetudinarie di diritto internazionale). Gli artt. 43 e 44 danno una nuova definizione di forze armate e di (legittimi) combattenti. Tra le norme più rilevanti, ve ne sono alcune dirette a tutelare la popolazione civile contro gli effetti disastrosi dei combattimenti e che contengono una definizione di obiettivi militari e proibizione di attacchi contro le persone e gli obiettivi civili. Gli artt. 61-79 si occupano della protezione della difesa di organizzazioni di difesa civili, delle azioni di soccorso e del trattamento di persone sotto il potere di una parte del conflitto. La quinta parte (artt. 80-91) apporta nuovi elementi riguardo all’esecuzione delle Convenzioni e del Protocollo in questione.

Attualmente 163 sono gli Stati che hanno ratificato il testo del primo Protocollo. 5 sono gli Stati firmatari.

Allegati

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