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Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

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17 aprile 2014

In due anni si è passati dai 388 conflitti recensiti nel 2011 a 414 del 2013, dei quali 221 sono violenti. Ricordiamoli in questa Pasqua con la preghiera che invochi riconciliazione. Questo periodo pasquale ricorda ai cristiani e a tutti gli uomini che la pace nasce prima di tutto nei cuori; in questa occasione vorremmo invitare tutti alla preghiera proprio perché il Signore scavi nei cuori degli uomini e vi semini la gioia della conversione.

La fredda statistica dei ricercatori dell’Istituto di Heidelberg sui conflitti dà il quadro di questa Pasqua 2014. Una Pasqua di sangue, non solo per le violenze più note che occupano le prime pagine dei media, ma per tutte le migliaia e migliaia di vittime , che, se si accorgeranno di questa festa, sarà solo perché avranno vissuto il Venerdì Santo. Non ci fa inorridire che in oltre 200 territori di questo nostra tormentata terra si vive nella paura e si muore per atti di violenza? Non solo l’Ucraina, che sembra precipitare nell’abisso della guerra, ma anche lo stillicidio delle vittime e dei rapimenti perpetrati in Nigeria, le uccisioni in Siria, compreso l’inerme padre gesuita Frans van der Lugt, la ripresa del conflitto in Sud-Sudan, nel Mali, nella Repubblica Centroafricana. E poi le guerre della droga, che solo in Messico hanno causato più di 10.000 vittime nel 2013. Come non interrogarci sull’efficacia delle Istituzioni internazionali, quando, dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo il citato centro studi di Heidelberg, si è passati da 83 focolai di violenza agli attuali 414?

Ti preghiamo, Signore, per tutti quelli che si trovano
in mano a forze repressive, a torturatori, a sequestratori,
e che sono esposti a maltrattamenti fisici e psichici,
ai quali viene negata assistenza medica e legale.
Sostienili nelle loro pene
Sollevali nella loro disperazione.
Signore: esaudisci la nostra preghiera!
Ti preghiamo per le famiglie che devono temere
per un loro congiunto arrestato o sparito,
o che si angosciano per un familiare
sottoposto a trattamenti degradanti o inumani.
Il Signore sia speranza e conforto
a queste famiglie tanto provate,
e le aiuti a poter riabbracciare
presto i loro cari.
Ti preghiamo per i torturatori stessi
e per i regimi che basano il loro potere su questi metodi di repressione
e che permettono ai torturatori
di distruggere un loro simile e con ciò se stessi.
Signore illumini la mente dei governanti,
che possano capire il grave danno che recano alle loro popolazioni
reprimendo chi combatte per la giustizia,
per i diritti umani e contro la repressione,
o chi esprime opinioni differenti dalle loro,
e ti preghiamo perché tu smuova i cuori induriti
di chi usa violenza sullo suo stesso fratello.

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