Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali

Il secondo Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra per la protezione delle vittime di conflitti armati non internazionali è stato adottato dalla Conferenza Diplomatica a Ginevra l’8 giugno 1977 ed è entrato in vigore il 7 dicembre 1978.

Il testo, composto da 28 articoli, è stato scritto in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, russo, arabo, cinese).

Prima dell’entrata in vigore del secondo Protocollo, l’unica norma che veniva applicata nel caso di conflitti armati interni era l’art. 3 comune alle quattro le Convenzioni di Ginevra, nel quale sostanzialmente vengono prescritti:
·il divieto di attaccare i non combattenti;
·il divieto di misure volte ad intimidire la popolazione civile;
·la proibizione di prendere in ostaggio persone civili;
·il divieto di compiere rappresaglie che possano ledere l’incolumità dei non combattenti;
·i civili - sospettati di sostenere la parte avversa - che vengano rinchiusi in campi di concentramento devono essere trattati con umanità.

La finalità del secondo Protocollo è di garantire che, in caso di guerre civili, i combattimenti tra i governi nazionali e gli insorti vengano svolti secondo il rispetto di determinate regole di diritto.

163 Stati hanno ratificato il secondo Protocollo, mentre 4 sono firmatari del medesimo.

Allegati

• Secondo Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra (40 Kb - Formato pdf)
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