Cecenia le radici dell’odio
È triste riconoscerlo, ma sui giornali la vita umana non ha sempre lo
stesso valore. Per i media tre ostaggi italiani valgono più dei tre milioni di
vittime della guerra in Congo, tremila vittime delle due torri valgono meno dei
quarantacinquemila bambini che ogni giorno muoiono per fame e malattie
evitabili. In questo “borsino” delle vittime la quotazione della Cecenia ha
un valore oscillante. Le vite umane stroncate da questa guerra valgono una prima
pagina quando si tratta di azioni eclatanti dei gruppi armati legati al
fondamentalismo, ma diventano meno interessanti quando vengono scoperte fosse
comuni sui territori controllati dall’esercito della Federazione Russa, come
è effettivamente accaduto nel 2001 in mezzo a un assordante silenzio dei media.
Carlo Gubitosa, Paecelink