Strumenti di animazione

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Peacebuilding: un manuale formativo Caritas

Aggiornamento del "Manuale di formazione alla pace", pubblicato nel 2002 da Caritas Internationalis, traduzione in italiano a cura di Caritas diocesana di Roma - Servizio Educazione Pace e Mondialità (S.E.P.M.).

Ultime novita'

Il diritto internazionale? È sul viale del tramonto

Alberto Bobbio
Fonte: "Italia Caritas" maggio 2003

Il diritto della forza è la sovversione giuridica della forza del diritto. La guerra preventiva apre la stagione di un “internazionalismo squisitamente americano”. Le Nazioni Unite e il sistema della legalità da esse garantito sono arrivati al capolinea?


La guerra all’Iraq è stato un atto illegale.

E questa analisi resta valida, sul piano giuridico, anche dopo la sua conclusione. Il diritto internazionale è stato maltrattato, anzi si può dire che sia stato violato e scardinato. Il danno, neppure tanto collaterale, della campagna irachena è consistito nel ribaltamento della dottrina circa l’uso della forza contenuta nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare all’articolo 2 comma IV: “I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite”.

La dottrina statunitense della guerra preventiva abbatte l’intero impianto del diritto internazionale e riduce al silenzio l’Onu, fino a oggi l’unica istituzione in grado di far osservare il diritto internazionale. Il “ministro degli esteri” della Santa Sede, il vescovo Tauran, non ha esitato, pochi giorni prima dello scoppiodella guerra, a mettere il mondo di fronte alla scelta tra la forza del diritto e il diritto della forza. Si tratta di due diritti incompatibili. E il secondo è la sovversione giuridica del primo e dell’intero sistema che lo sorregge. Il diritto internazionale può essere fatto osservare solo da un’istituzione sovranazionale. Gli stati, quando decidono che è ora di opporsi alla forza del diritto, fanno saltare il sistema. Era accaduto in passato anche con la Società delle Nazioni. E accade di nuovo oggi, quando qualcuno decide di aspirare al titolo di imperatore del pianeta.

Il concetto di guerra preventiva è un’estensione del concetto di legittima difesa. Qualche volta nel passato è già stato applicato. Gli israeliani, per esempio, lo hanno fatto con la guerra dei Sei Giorni e poi con l’attacco al reattore nucleare iracheno di Orsiraq nel 1981. Si è molto discusso attorno a tale estensione, ma la maggior parte degli stati, nei maggiori consessi internazionali, ha sempre cercato di evitare questa evoluzione. Con la guerra in Iraq si è scelto esattamente l’opposto: legittimità della dottrina della guerra preventiva e scardinamento del diritto internazionale.

Gli Stati Uniti non ci sono arrivati con un colpo di mano. Fior di studiosi, fior di pensatoi americani hanno elaborato, negli ultimi anni, la teoria della “pax americana”, l’unica in grado di offrire al mondo la stabilità che interessa agli americani. La “pax americana” si regge sull’uso strategico della forza e sull’idea che il diritto della forza debba essere accettato come legittimo dalla comunità internazionale. Ne seguono alcuni corollari che scardinano ancora di più l’attuale sistema del diritto internazionale.

Per esempio, si stabilisce il monopolio, da parte solo di uno stato e dei suoi fedelissimi, delle armi di distruzione di massa. Nel documento di Bush che illustra la strategia per la sicurezza nazionale, pubblicato l’anno scorso a settembre, si legge che la nuova grande stagione di opportunità per il futuro si basa su “un internazionalismo squisitamente americano, che rifletta l’unione dei nostri valori e dei nostri interessi nazionali”. È il tramonto definitivo del principio dell’eguaglianza sovrana tra gli stati, cardine e pilastro del diritto internazionale. È il tramonto del diritto internazionale.


articolo tratto da IC logo

Footer

A cura di Caritas Italiana (tel. +39 06 66177001 - fax +39 06 66177602 - e-mail comunicazione@caritasitaliana.it) e Pax Christi (tel. +39 055 2020375 - fax +39 055 2020608 - e-mail info@paxchristi.it)